Treno Verde, torna l’iniziativa di Legambiente e Ferrovie dello Stato

Ferrovie dello Stato e Legambiente di nuovo insieme, per il venticinquesimo anno, nell’iniziativa Treno Verde, che porterà lo speciale convoglio a toccare 8 diverse città portando avanti l’importanza dei trasporti pubblici ma anche l’innovazione nelle aree urbane, l’informazione riguardanti l’inquinamento acustico e atmosferico e molto altro ancora.

Treno Verde Legambiente, l’Italia è sempre più inquinata

Se l’Italia è inquinata, la colpa è anche (e soprattutto) del trasporto su gomma. E’ l’ultima denuncia di Legambiente in seguito al primo stop per tirare le somme delle rilevazioni effettuate dal Treno Verde, il convoglio dell’associazione ambientalista che attraversa l’Italia per effettuare rilevazioni sulla qualità dell’aria. L’intento è chiaro: chiedere alle autorità di scoraggiare il trasporto su strada ed incoraggiare quello alternativo, come i mezzi pubblici ed in particolare i treni che inquinano poco o nulla.

Treno Verde Legambiente, PM10 oltre i limiti per 29 capoluoghi italiani

Il Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato giunge al capolinea e tira le somme sullo smog e l’inquinamento acustico nelle città italiane. Un bilancio finale infausto per ben 29 capoluoghi, soffocati dalle polveri sottili e off-limits, a soli quattro mesi dall’inizio del 2011, a causa dei livelli di PM10 che oltrepassano i limiti consentiti oltre i 35 giorni concessi dalla normativa UE.

I vagoni più neri di polveri sono quelli, dato ahinoi scontato, che hanno viaggiato sui binari di Milano e Torino, seguiti da Verona e Brescia. In tutto, le stime parlano di ben 6 milioni di italiani che respirano l’irrespirabile, con le nefaste conseguenze sulla salute che tristemente conosciamo, a scapito soprattutto di bambini, anziani, malati cronici e soggetti allergici ed asmatici.

Treno Verde, Legambiente e Ferrovie dello Stato sui binari della sostenibilità ambientale

Treno Verde di Legambiente, al via l’edizione del 2011, la ventiduesima per l’esattezza, con la presentazione dell’iniziativa che si è svolta questa mattina a Roma, alla presenza del Ministro Stefania Prestigiacomo, del direttore nazionale di Legambiente, Rossella Muroni, dell’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti e del direttore di Domestic Market Operations di Telecom Italia, Marco Patuano.
Dal sodalizio tra Legambiente e le FS parte un convoglio ambientalista, in marcia sui binari della penisola per incentivare, plaudere e sensibilizzare a politiche di riduzione dei gas serra, che si tratti dell’impegno di aziende, della responsabilità privata dei cittadini piuttosto che di iniziative promosse da enti pubblici.

Un Treno Verde per monitorare lo smog e l’inquinamento acustico nelle città italiane e che attraverserà binari a dir poco fuori dalla retta via, se consideriamo che ben 22 capoluoghi italiani hanno superato la soglia delle polveri sottili, esaurendo, a poco più di due mesi dall’inizio del nuovo anno, il bonus di 35 giorni per il PM10, concesso dalla normativa europea di riferimento, recepita a livello nazionale. La stazione più nera per il Treno Verde è quella di Milano, che ha sfiorato quota 56 superamenti, seguita da Torino con 54 e da Brescia con 51.

E’ Torino la città più inquinata d’Italia nel 2010

mole antonelliana inquinata

E’ finito il tour del Treno Verde di Legambiente, ed i primi risultati che arrivano sono molto poco incoraggianti. Secondo i dati raccolti dall’associazione ambientalista, in collaborazione con il sito www.lamiaaria.it, il 35% dei capoluoghi di provincia italiani ha già raggiunto il limite dei giorni consentiti per legge di superamento del limite delle polveri sottili (35 giorni). Considerando che siamo appena ad aprile, il dato desta molta preoccupazione.

Nelle prime 97 giornate dell’anno, la città che ha sforato più di tutti il limite è Torino, che ha superato la quantità consentita di Pm10 (50 microgrammi per metro cubo) per ben 59 volte. Non sorprende più di tanto, dato che il capoluogo piemontese è uno dei più industrializzati d’Italia. Quello che sorprende è il dato delle due città che seguono, che nell’immaginario collettivo non sembrano poi così inquinate. Si tratta infatti di Frosinone che ha superato il limite per ben 57 volte, e Padova, 56.