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Ambiente ed ecomafie, alcuni dati

traffico illecitoIl giro d’affari delle ecomafie nel nostro Paese ammonta a circa 16,6 miliardi di euro. Con un fatturato da multinazionale, il volume dei traffici illeciti copre gran parte dell’economia italiana a cominciare dalla raccolta e dallo smaltimento dei rifiuti, all’abusivismo edilizio, al traffico di animali esotici e a rischio estinzione, agli incendi dolosi, alla distruzione del paesaggio. E questi sono gli illeciti solo per quel che riguarda le tematiche ambientali.

Traffico di tartughe online sgominato dalla forestale

Molte tartarughe marine e terrestri rientrano nell’elenco delle specie a rischio estinzione, ma ad un commerciante senza scrupoli di Massa Carrara questo non interessava: per lui erano una merce come un’altra. La sua attività però non poteva passare inosservata, e così questa mattina il Corpo Forestale Italiano ha sequestrato oltre 60 esemplari di questi animaletti, e persino decine di uova in attesa di schiusa.

L’uomo teneva questi esemplari in casa propria, adibita a giardino zoologico, con le tartarughe già nate che scorrazzavano in giardino o negli acquari, ed in casa un’incubatrice per far schiudere le uova. Gli animali venivano poi venduti su internet (senza distinzioni tra specie in pericolo e non in pericolo) con dei normali banner pubblicitari, pubblicati come se si trattasse di un normale commercio legale. E proprio uno di questi annunci ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine che hanno indagato ed infine denunciato l’uomo.

Tigri, gufi, caimani: traffico mondiale di specie esotiche

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Si stima un commercio mondiale da 25 miliardi di euro: il fatturato derivante dal traffico mondiale di specie esotiche è inferiore solo a quello di armi e droga. Un terzo di questo traffico sarebbe illegale.

Procurarsi un lupo, un orso, un caimano non è difficile. L’ Organizzazione internazionale protezione animali ha reclutato dei volontari che, fingendosi studenti o potenziali acquirenti, si recano presso zoo, canili, capannoni, negozi di cuccioli chiedendo se è possibile acquistare questi animali. I volontari hanno scoperto che comprare un tigrotto o un lupo cecoslovacco non è tanto più difficile rispetto a un cagnolino. Nel Varesotto un capannone smercia pappagalli. Un canile offre tigri, civette delle nevi, gufi reali, procioni, caimani, moffette e un avvoltoio. Certo questi commercianti compiono un’illegalità, ma non sono più illegali coloro che alimentano questa domanda? Tenere in casa un caimano, una civetta o addirittura una tigre fa molto “in”, ma questi signori hanno pensato che queste povere bestie molto probabilmente preferirebbero vivere nel loro habitat naturale? Il collezionista purtroppo non si ferma davanti a nulla. Chi avesse visto qualcuno che vende questi animali può contattare:segnalazioni@oipaitalia.com o tel. 02.642.7882.