Stop al commercio d’avorio, la Thailandia lancia uno storico annuncio che avrà notevoli ripercussioni a livello globale in termini di salvaguardia delle specie a rischio. L’annuncio è stato lanciato in apertura della CITES, la Convenzione sul commercio internazionale di specie minacciate di estinzione, che proseguirà fino al 14 marzo.
Thailandia
Thailandia, carri armati gettati in mare per salvare la barriera corallina
Può sembrare un controsenso, ma gettare alcuni vecchi carri armati in mare potrebbe salvare milioni di pesci. Almeno questo è quanto sperano le autorità thailandesi, che hanno avuto quest’idea alquanto bizzarra.
Ventisette carri armati dell’esercito, aggiunti a 273 vecchi vagoni del treno e 198 camion dell’immondizia sono stati gettati in mare pochi giorni fa. E’ un bel po’ di metallo di scarto che raggiunge il fondo dell’oceano, e che a prima vista dovrebbe creare una gran quantità di inquinamento. Secondo gli scienziati asiatici tutto questo è uno sforzo per creare una barriera artificiale per risolvere il problema del sovrasfruttamento della pesca.
Emergenza idrica, fiume Mekong in Asia tocca livelli più bassi degli ultimi 50 anni
Una grave siccità nel Sud-est asiatico e nella Cina meridionale ha causato l’abbassamento del livello delle acque del fiume Mekong ai minimi storici degli ultimi 50 anni. In Thailandia il commercio via fiume non è più possibile e gli agricoltori dicono che non hanno abbastanza acqua per le loro colture. Molti accusano la Cina di aver sottratto ingenti quantitativi di acqua con le numerose dighe a monte, ma gli esperti dicono che le dighe non possono essere il problema.
Un gruppo di esperti della stazione di monitoraggio delle acque di Chiangsaen sta perlustrando il fiume, controllando con strumenti di precisione il livello dell’acqua.
Nappon Nampon, che è uno degli addetti alla misurazione dei livelli dell’acqua sul Mekong da 36 anni, ha dichiarato che quest’anno il fiume ha toccato il livello più basso che lui abbia mai visto.
“Alcune barche cinesi erano rimaste arenate sul letto del fiume. Poi la Cina ha rilasciato un po’ d’acqua (dalle dighe ovviamente ndr) e sono riuscite a risalire il corso del fiume”, ha spiegato.
De Boer: “il vertice di Bangkok è per ora un fallimento”
Gli sforzi per convincere le nazioni ricche ad inasprire i tagli alle emissioni non sono riusciti a fare molta strada nei colloqui sul clima nella capitale thailandese, Bangkok. A spiegarlo è stato il portavoce dell’ONU, che ha reso noto che delegati provenienti da circa 180 nazioni, riuniti in Thailandia per cercare di ridurre le differenze sui modi di ampliare e approfondire la lotta contro i cambiamenti climatici, non hanno trovato una soluzione globale al problema.
I colloqui, che si concluderanno il 9 ottobre prossimo, sono l’ultima grande sessione negoziale prima che i ministri dell’ambiente si incontrino a Copenhagen per tentare di sigillare un patto più severo a livello mondiale, per sostituire il protocollo di Kyoto.
I progressi verso la riduzione delle emissioni dei Paesi altamente industrializzati rimane deludente. Non stiamo vedendo progressi reali
ha affermato Yvo de Boer, capo della commissione cambiamenti climatici delle Nazioni Unite.
Terremoto in Cina: oltre novemila morti accertati
