Come sarà la biblioteca ecologica del futuro? Come quella inaugurata in Texas: senza carta…o meglio senza libri. La notizia sembra molto strana perché la biblioteca è il luogo in cui si conservano i libri, è il luogo fonte di cultura in cui studiosi, ricercatori e curiosi si ritrovano per apprendere e imparare da fonti cartacee. Da quando esiste il processo di stampa il veicolo per tramandare il sapere è sempre stato il libro di la carta ma i tempi cambiano e anche la sensibilità dell’uomo nei confronti dell’ecologia.
Texas
Cambiamenti climatici: a rischio il Texas
Ci siamo ormai abituati a pensare che, mentre i Paesi Occidentali inquinavano e favorivano l’accelerazione dei mutamenti climatici, soltanto i Paesi più poveri, alcuni africani e del Sudamerica, potessero pagarne le conseguenze. Ma chissà, forse se qualche Stato tra i più ricchi cominciasse a capire cosa significa il riscaldamento globale, forse le grandi potenze potrebbero far qualcosa per arginare il fenomeno. E’ il caso del Texas, uno degli Stati più ricchi degli USA, che già oggi sta facendo i conti con uno dei più importanti periodi di siccità della sua storia.
La Cina invade il mondo con la tecnologia verde
Girovagando nella rete veniamo a sapere che è in produzione un altro parco eolico cinese da record, con 240 turbine che producono 648 megawatt. Ma questo non avviene in Mongolia, ma in Texas. Questa fattoria eolica da 1,5 miliardi dollari, una joint venture cinese/americana pagata in parte dalle banche cinesi, non sarà costruita con le turbine dei soliti americani, ma con le macchine cinesi della A-Power.
Inutile dire che, la maggior parte dei posti di lavoro verdi del progetto sarà creato in Cina. Da qui si spera di ottenere il 30% (o 450 milioni di dollari) del finanziamento dai fondi di stimolo degli Stati Uniti. Insomma, per farla breve, tecnologia cinese, lavoratori cinesi, guadagno cinese, fondi americani. Non c’è niente di strano?
Il Texas inaugura la centrale eolica più grande al mondo
Se l’Europa può vantare il più grande impianto solare al mondo, costruito in Spagna (almeno finché non sarà ultimato quello in Cina), l’America può ora annunciare di avere la più grande centrale eolica del pianeta. Rientra nel metodo di pensare statunitense, e meglio ancora, in quello texano: “più grande è e meglio è”. Per rispettare la sua reputazione, il Texas può ora vantare il più grande parco eolico.
E. ON Climate & Renewables ha annunciato il completamento del complesso di 781,5 MW eolici di Roscoe, che si prevede potrà generare energia sufficiente per più di 230.000 case in media. Puntare sempre al più grande è il tema preferito degli ultimi tempi: E. ON, che vanta la realizzazione del parco eolico di Roscoe, ha sostenuto una spesa di oltre 1 miliardo di dollari, suddivisi con più di 300 singoli proprietari e che daranno impiego a 500 lavoratori. Non solo, ma l’azienda ora copre 100.000 ettari di terra in quattro contee – una zona che la stessa E. ON ricorda essere diverse volte l’area di Manhattan.
California: lo Stato più inquinato d’America
