Tutti sorridenti alla fine della tre giorni di Rio i capi di Stato e di Governo ed i loro rappresentanti riunitisi per il meeting di Rio+20. Ovviamente si tratta di sorrisi di facciata visto che più che per la soddisfazione di aver trovato l’accordo, la loro felicità sembrava dovuta al fatto che finalmente questa “seccatura” del vertice ambientale era finita. E’ andato tutto secondo i piani, con un testo firmato da tutti in cui ci sono tante belle parole ma nessun fatto concreto. Ed in tutto questo c’è persino lo zampino del Vaticano che rompe l’unico accordo decente che sembrava essere stato trovato.
testo Rio+20
Rio+20, inizia il meeting con un accordo sul nulla
Inizia questa mattina il meeting di Rio+20 che, almeno sulla carta, dovrebbe decidere il destino ambientale del mondo. Un accordo è stato trovato nella settimana precedente l’incontro, ma in sostanza è come se non si fosse fatto nulla. Il testo è stato dimezzato per portare a Rio soltanto la parte su cui si è trovato l’accordo, ma si tratta di soltanto 49 pagine di aria fritta, in cui tutti dicono di voler fare qualcosa, ma che in sostanza non costringe nessuno a prendere impegni precisi.
Rio+20, un accordo nato morto
A quanto pare, in questo periodo di crisi, forse è meglio che i Paesi europei risparmino quei soldi che serviranno per mandare i propri rappresentanti a Rio de Janeiro per la conferenza Rio+20 del prossimo 20 giugno. Secondo le voci provenienti dai gruppi ambientalisti e da quelli vicini alla politica, pare che non si debba fare alcun passo in avanti verso una seria politica ambientale, ed anzi in quell’occasione si corre il rischio di farne qualcuno all’indietro.