Si parla in tutto il mondo dell’Ice Bucket Challenge per le donazioni alla ricerca sulla SLA, la Sclerosi Laterale Amotrofica, nota anche come malattia dei motoneuroni o malattia di Charcot. Pamela Anderson ha rifiutato l’Ice Bucket Challenge con una motivazione degna di riflessione: i test sugli animali portati avanti dalla ALS Association non sono etici e rallentano considerevolmente la ricerca, rappresentando non solo una crudeltà ma anche un grave disservizio nei confronti di persone che hanno disperatamente bisogno di una cura.
test sugli animali
Test sugli animali, per l’Italia pronta la denuncia da parte dell’UE
Test sugli animali, la commissione europea è pronta a denunciare l’Italia alla corte di Giustizia europea a causa del mancato recepimento della direttiva 2010/63, per il quale il termine ultimo risaliva al novembre 2012. Ben 150 mila euro di multa al giorno stanno per abbattersi sulle casse italiane.
No ai test su animali per la pericolosità dei rifiuti, l’appello Enpa e Lav
Stop ai test su animali per la pericolosità dei rifiuti, questo l’appello lancio dall’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali e dalla Lav, la Lega AntiVivisezione. Dopo la lunga battaglia infine vittoriosa, in Europa, per bandire i test cosmetici, ora le associazioni puntano a fermare i test per determinare la pericolosità dei rifiuti per le discariche.
Test sugli animali, l’Europa li vieta definitivamente
Vittoria per tutti gli amanti degli animali. A partire da questa settimana nessun cosmetico potrà più essere testato su degli esseri viventi. La battaglia di civiltà promossa da associazioni come la LAV o altre a livello europeo ha ottenuto ciò che desiderava. L’Unione Europea ha emanato il divieto assoluto di testare prodotti cosmetici sugli animali. Per adesso rimangono fuori dal divieto i test sui farmaci, ma ci sono buone speranze che un domani anche questi possano essere inseriti.
Stop ai test cosmetici sugli animali: 350 mila firme a Bruxelles
Le 350 mila firme raccolte dalla petizione Cruelty Free 2013 per lo stop ai crudelissimi test cosmetici sugli animali sono state consegnate a John Dalli, Commissario Europeo per la Salute e la Politica dei Consumatori. Il 21 giugno, in occasione della consegna, la Lush, casa produttrice di cosmetici 100% animal free ed ecoresponsabili, ha organizzato una performance pacifica in costume: 27 attivisti di 27 paesi europei in costume da coniglio per ricordare all’Europa quanto previsto dalla Cosmetics Directive, ovvero l’entrata in vigore della messa al bando dei cosmetici testati su animali nel corso del prossimo anno.
Unione europea salva le scimmie, primati non più utilizzabili in ricerche scientifiche
Il problema dell’abuso di cavie animali, come conigli, roditori, gatti e scimmie nella ricerca scientifica, è da sempre un tema molto caro a noi di Ecologiae.
Se è inevitabile riconoscere l’utilità dell’utilizzare test sugli animali per sperimentare nuove cure contro le malattie più rare e mortali per l’uomo, non possiamo che scandalizzarci quando si fa soffrire un coniglio solo per testare l’efficacia dell’ennesima lacca per capelli o di un prodotto depilatorio, come vi abbiamo mostrato nelle raccapriccianti immagini diffuse da Petatv, la televisione che difende i diritti degli animali dai soprusi dell’uomo.
Dopo la mobilitazione di numerose associazioni, in primis la Lav (Lega Antivivisezione), di numerosi rappresentanti dello star system, dell’opinione pubblica mondiale, e più in generale di tutti gli animalisti, qualcosa sembra muoversi anche in Europa.
A Bruxelles, infatti, l’Unione si è pronunciata contro l’utilizzo delle scimmie nella ricerca scientifica, salvo in casi rari, previa autorizzazione speciale concessa a favore di ricerche che si rivelino effettivamente fondamentali per la sopravvivenza della specie umana e per debellare gravi malattie.
Test sugli animali, torture in nome della scienza
Tutti gli essere viventi sono creature di Dio. Così può essere più o meno sintetizzato il diritto alla vita di animali, piante, umani così come è concepito dal Cristianesimo. Ebbene, in questa sede non vogliamo certo arrogarci di riuscire ad interpretare il divino volere meglio dei suoi rappresentanti sulla Terra, però è insito nella curiosità propria degli essere razionali porsi degli interrogativi. Del tipo: Dio sarabbe d’accordo che invece di utilizzare cellule staminali sterminassimo migliaia di scimmie, conigli, topi, gatti, cani, orsi, condannandoli a morire tra le sofferenze più atroci per dei test che nel 90% dei casi falliscono?
I test sugli animali, di questo parliamo oggi, delle torture ai danni di centinaia di cavie, rese cieche, fatte ammalare di Aids, delle malattie più rare, che su di essi, non essendo umani, hanno conseguenze ancora più terribili, moltiplicando il dolore ai limiti del sopportabile. Tutto in nome della ricerca scientifica.