Terzigno, inquinamento falda non legato a discarica Sari

Torniamo a Napoli per degli aggiornamenti sul fronte inquinamento. Sono stati resi pubblici i risultati delle analisi effettuate su tre pozzi spia della discarica Sari dai tecnici dell’ARPAC, l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania. Dati, quelli raccolti il 30-31 ottobre ed il primo novembre, alla presenza dei tecnici dei comuni di Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase, che escludono l’avvenuta contaminazione della falda imputabile alla cava.

Lo comunicano in una nota il direttore generale dell’Arpac prof. Gennaro Volpicelli ed il direttore tecnico dott.ssa Marinella Vito, spiegando che

Le analisi effettuate hanno riguardato i seguenti parametri: inquinanti inorganici, metalli pesanti, BTEX, alifatici clorurati cancerogeni, alifatici clorurati non cancerogeni, alifatici alogenati cancerogeni, cloro benzeni, IPA, Idrocarburi, PCB, ammine aromatiche e fitofarmaci.

Terzigno, rientra l’allarme limoni mutanti

I comitati contro l’apertura della nuova discarica di Terzigno dovranno trovare un altro logo. L’inquietante limone Frankenstein, dai deformi tentacoli ritorti su se stessi,  che ben fungeva da icona ed emblema della “natura morta” o peggio arrabbiata e del rischio ecologico rappresentato dalla discarica, è stato scagionato.
Si ricorda che il limone in questione è stato raccolto da Maria Rosaria Esposito, attivista contro la discarica, da una pianta che da venti anni produceva nel suo giardino e a detta di lei “ limoni gustosi e normali”.

Successivamente il limone-quasimodo è stato ritratto, come monito di congedo, nell’ultima slide  proiettata durante il convegno sulle malattie da inquinamento dell’Associazione Medici per l’ambiente tenutosi nella nella sala Consiliare di Terzigno. Il limone è stato poi portato all’attenzione della comuntà scientifica locale che lo ha “tenuto in osservazione” nell’ansia degli abitanti.
Finalmente è provato che quello stesso limone, assurto a prova inconfutabile e terribile della natura che si ribella con raccapriccio, non è il prodotto di una mutazione indotta dall’inquinamento bensì di una normale reazione alle punture di un acaro (come i più informati avevano già tentato di rassicurare).

Rifiuti, da Terzigno arriva il limone ‘mutante’

La foto del limone dalla forma abnorme raccolto in un frutteto vicino la discarica Sari, a Terzigno ha fatto il giro del web e oltre che molta curiosità, suscita parecchie domande. Quali rischi corriamo nell’abitare vicino ad una discarica?

Del limone deforme sappiamo che è stato oggetto di un convegno sulle malattie da inquinamento che si è tenuto nella sala Consiliare di Terzigno, dove sono intervenuti tra gli ospiti l’Associazione Medici per l’Ambiente.  E che è stato raccolto nel giardino di Maria Rosaria Esposito, attivista contro la discarica, che ha dichiarato

La pianta genera frutti da venti anni. Si trova nel giardino di casa mia e limoni così non ne ho mai visti. Ovviamente ora siamo preoccupati e temiamo per la nostra salute. Mia zia ha distrutto tutti gli altri, a vederli facevano impressione.

Rifiuti, la protesta di Terzigno si scarica su Napoli

Le proteste, i roghi e la guerra civile sfiorata a Terzigno cominciano ad avere effetti devastanti sul resto dell’area vesuviana. Nonostante Berlusconi continui a predicare che tra 3 giorni tutto sarà tornato alla calma, ne è passato già uno e pare che si vada di male in peggio.

Chi di certo non se la passa bene è Napoli, dove da settimane i rifiuti hanno ripreso a fare capolino anche tra le vie del centro, e dove si calcola che si accumulino qualcosa come 500 tonnellate al giorno in mezzo alle strade. Attualmente stiamo sfiorando le duemila tonnellate, e sicuramente questa soglia sarà superata entro la notte.

Rifiuti Terzigno, la Ue ammonisce l’Italia e Berlusconi promette un nuovo miracolo

Bandiere date alle fiamme, autobus e camion in fumo, Terzigno sembra sede di un campo di battaglia. E forse è proprio di questo che si tratta. La popolazione si lamenta dell’inefficienza dello Stato e dei media che omettono la verità, dando voce quasi esclusivamente al Governo e non alle migliaia di abitanti che non vogliono una discarica sotto casa.

In questa confusione interviene l’Unione Europea che ha definito la situazione “seria” e, tramite il portavoce del commissario all’ambiente, Janez Potocnik, fa sapere che auspica che le autorità italiane

risolvano la questione il più presto possibile ed in maniera adeguata. Si possono scordare di vedere sbloccare i 145 milioni di euro di fondi europei attualmente congelati dalla Commissione europea.

Rifiuti, raccolta differenziata e proteste per la discarica di Terzigno: è il giorno della spazzatura

Sono ben altri i rifiuti che fanno discutere nella Giornata del Riciclo, dedicata alla raccolta differenziata, celebrata oggi in 20 città italiane, ed organizzata dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con il Conai (Consorzio nazionale imballaggi).
A tenere banco sono le polemiche sorte dopo le proteste dei cittadini di Terzigno, Napoli, che si oppongono alla costruzione di una seconda discarica sul loro territorio che ricordiamo, dettaglio non trascurabile, fa parte del Parco Nazionale del Vesuvio.

Giovedì scorso Annozero ha dato voce ai manifestanti: c’erano uomini, donne, bambini, cittadini insofferenti per la puzza, il rischio di malattie e lo stato di degrado in cui versa l’attuale discarica. Il Governo imputa alla cattiva gestione di sinistra la mancata raccolta dei rifiuti dei giorni scorsi.