Tullio Pepe, direttore generale dell’INGV, smentisce le dichiarazioni a lui attribuite nell’articolo “Il terremoto si può prevedere, ma siamo precari e senza fondi per la ricerca” pubblicato su “Il fatto” nella sua edizione online del 31 maggio, negando inoltre di aver fatto il nome del ministro Passera.
terremoto
Terremoto Emilia, le previsioni di Clini per la ricostruzione
Dopo giorni di assenza ingiustificata il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini è finalmente tornato a far sentire la sua voce. Purtroppo però non per dare buone notizie. In sintesi ci vorranno almeno altri 15 anni prima di poter dire che la zona colpita dal terremoto è al sicuro. Non c’è mai stato un piano d’emergenza nazionale per evitare le catastrofi, ed il sisma che ormai è quasi ininterrotto da un mese ha dimostrato quanto esso sia importante. Ma una domanda sorge spontanea: ma in tutti questi anni in cui Clini è stato al Ministero, cosa ha fatto?
Terremoto, nuove scosse nella notte. Rapporto ENEA sulla salute degli edifici
Le scosse di terremoto non abbandonano l’Emilia e questa notte 29 nuove scosse sono state percepite dalla popolazione e registrate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Alle 6,20 di questa mattina la scossa più forte con magnitudo 3.6 nell’area di Finale Emilia. Secondo i rilievi dell’Ingv le scosse di terremoto sono state percepite anche nel Nord del Paese dalla mezzanotte alle 5 di mattina, in territorio lombardo la più forte alle 4.16 con magnitudo 2.7.
Terremoto Emilia, come aiutare la popolazione
Dopo le ultime scosse di terremoto di questa notte, se ne sono registrate circa 50 con magnitudo fino a 3.4, l’Italia si mobilita per sostenere la popolazione colpita. Da ogni regione arrivano frasi di cordoglio e sostegni concreti. Le principali associazioni di volontariato, le forze dell’ordine, i singoli cittadini allertati dai Social network si stanno mobilitando per raggiungere le zone dell’Emilia colpite dal terremoto e per dare un loro aiuto.
Scosse di terremoto a Modena, scuole e ospedale evacuati. 3 vittime e nuovi crolli
Da soli non ce la faremo
Comincia a farsi sentire il disagio, la paura. Dopo 9 giorni di scosse di terremoto la provincia di Modena è in crisi. 7 le vittime, a cui se ne aggiungono almeno altre 3 tra cui un operaio finito sotto le macerie di un edificio in via Perossaro, a San Felice. Il primo cittadino ha dato l’allerta e ha fatto evacuare le scuole chiuse a tempo indeterminato, l’0spedale della città, seguito dalle amministrazioni comunali di Padova e di altri distretti della Lombardia dove, in via precauzionale, le scuole sono state chiuse.
Scosse in Emilia e Calabria, la terra continua a tremare
Nuove scosse in Emilia Romagna e in Calabria, dove la terra continua a tremare da diversi giorni. Non si registrano vittime o dispersi, ma tanta tanta paura. La scossa di terremoto che questa mattina attorno alle 9 è stata registrata a Parma, con magnitudo pari a 6.0, è stata avvertita in tutto il Nord Italia. Sale l’allerta tra la popolazione.
Terremoto a Cosenza. La terra continua a tremare in Calabria
Dopo il sisma della settimana scorsa che ha causato la morte di 7 persone in Emilia Romagna, e centinaia di dispersi e sfollati, la terra continua a tremare nel Sud del Paese. Questa mattina alle 4 si sono sentite diverse scosse di terremoto nell’area del Cosentino tra 4.3 e 3.2 di magnitudo. La zona più settentrionale della Calabria, al confine con la Basilicata, nell’ultimo anno ha registrato 550 scosse di terremoto. Un avvertimento?
Tsunami in Indonesia, ecco perché non c’è stato
Ieri pomeriggio si è diffuso il panico in mezzo continente asiatico per un possibile allarme tsunami. In seguito ad una serie di scosse di terremoto (di cui due superiori agli 8 gradi Richter) avvenute peraltro nella stessa zona del grande tsunami del 2004 che fece centinaia di migliaia di vittime, in molti hanno pensato che il fenomeno potesse ripetersi. Per questo tutti gli abitanti delle zone costiere di Indonesia, India, Sri Lanka e Thailandia sono scappati in cerca di un posto ad altezza elevata in cui rifugiarsi. Per fortuna non è accaduto nulla, ma come mai?
Terremoto in Piemonte: “Nessun danno a persone o cose”
La scossa di terremoto avvertita in Piemonte questa mattina alle 8:15 non ha recato alcun danno a persone e cose. I comuni più colpiti, Argentera e Acceglio nella provincia di Cuneo, hanno registrato un’intensità di magnitudo pari a 3,6 gradi della scala Richter calcolato dall’Istituto nazionale di Geofisica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato nelle Alpi Cozie, in zona francese a circa 15 km dal confine con l’Italia.
Terremoto nel Nord Italia, nessun danno al momento
Un terremoto di magnitudo 4.9 è stato registrato questa mattina alle 9.06 nel Nord Italia. L’epicentro è stato individuato nella provincia di Reggio Emilia, ma le scosse si sono sentite fino a Genova,Torino e Parma. Per sicurezza alcuni edifici sono stati evacuati, ma al momento non ci sono danni.
Disastri naturali, il 2011 è l’anno più costoso della storia
Tra tutti gli anni in cui si sono succeduti dei disastri naturali, se si potesse quantificare economicamente il costo di ognuno scopriremmo che il 2011 è stato quello più costoso di tutti. E l’aspetto peggiore è che quasi tutti c’entrano, direttamente o indirettamente, con l’uomo. Un esempio su tutti? Il disastro di Fukushima. I terremoti ci sono sempre stati, gli tsunami pure, ma mai nessuno era stato così devastante come quello giapponese del marzo di un anno fa, dato che è stato aggravato dall’incidente alla centrale nucleare presente sulla costa.
Terremoto a Roma 11 maggio: non uno, trenta!
Terremoto a Roma previsto (no comment) per l’11 maggio 2011, domani. La profezia di Raffaele Bendandi, morto nel 1979, l’uomo che prevedeva i terremoti, sta seminando il panico nella capitale, con fughe programmate dalla città eterna, in preda a quella che è una vera e propria psicosi.
L’INGV, L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha organizzato un open day, con l’obiettivo di vincere la paura appellandosi alla razionalità.
Dalle ore 10 alle ore 20 di domani la sala di monitoraggio H24 sarà aperta al pubblico e i ricercatori saranno a disposizione dei cittadini nella sede dell’istituto, in via di Vigna Murata 605. Domani in realtà non ci sarà un solo terremoto, ce ne saranno circa trenta in tutta Italia, spiegano dall’INGV.
Fukushima inabitabile per 20 anni…soltanto?
Dopo aver dichiarato il livello 7 per quanto riguarda la pericolosità delle radiazioni all’esterno della centrale di Fukushima, in Giappone, la Tepco, l’azienda responsabile della struttura, ha ammesso che i livelli di radioattività sono talmente elevati che l’area attualmente evacuata, un raggio di 30 km, sarà inabitabile per almeno 20 anni.
Ora, considerando che il livello 7 è lo stesso di Chernobyl, e che i tecnici hanno ammesso appena ieri di non riuscire a ridurre l’incremento di radioattività, i conti non tornano. Le radiazioni all’esterno di Chernobyl le conosciamo, sono passati 25 anni dalla catastrofe e ancora l’area circostante è disabitata, e lo sarà ancora per diversi decenni. Come si può pensare che, con un tasso di radioattività potenzialmente maggiore, appena nel 2031 si potrà tornare a vivere a Fukushima?
Giappone, un’altra centrale nucleare a rischio: Onagawa
Una nuova centrale nucleare desta preoccupazione in Giappone. Si tratta di quella di Onagawa nel distretto di Miyagi, lo stesso di Fukushima e quello che ha subìto le devastazioni peggiori a seguito del terremoto e dello tsunami dell’11 marzo scorso.
Il danneggiamento è stato registrato quando in Italia era già notte, a causa di 8-9 perdite di acqua dalla vasca di raffreddamento delle barre di combustibile in tutti e quattro i reattori. Per sua fortuna la Tohoku Electric Power, la società che controlla l’impianto, aveva già spento tutti suoi reattori dopo il terremoto del mese scorso, e per questo è stato molto più semplice controllare le fuoriuscite e ridurle ad una mera perdita senza conseguenze per l’ambiente.