Il presidente dell’associazione CreaFuturo di Cremona lancia un avvertimento: l’inceneritore di San Rocco, vecchio impianto che almeno in teoria dovrebbe chiudere entro tre anni, potrebbe invece restare in attività, a causa del cambio di classificazione da R1 a D10.
termovalorizzatori
L’inceneritore di Torino spento a febbraio per problemi dell’impianto
Presto spento l’inceneritore di Torino: la società che gestisce l’impianto del Gerbido, la Trm, ha ammesso i problemi con il termovalorizzatore e l’eccesso di emissioni inquinanti, oltre il tetto massimo consentito. L’impianto tuttavia tornerà nuovamente in funzione, continuando senza dubbio ad alimentare le grandi proteste dei cittadini per l’inquinamento, i danni alla salute e il pessimo odore.
La seconda vita della plastica: visita a Montello, uno stabilimento per il recupero e il riciclo degli imballaggi
Ecologiae è entrata per voi lettori nello stabilimento di Montello, il più grande in Italia e tra i più grandi d’Europa, per spiegarvi cosa succede alla plastica dopo che viene
L’inceneritore di Parma bloccato dopo 3 giorni, manca l’agibilità
Dopo soli 3 giorni di attività l’inceneritore di Parma è stato bloccato: per l’amministrazione comunale manca l’agibilità. Si apre quindi una nuova clamorosa pagina per il forno di Ugozzolo, dopo la richiesta di procedere dell’Iren al Comune, con agibilità parziale, il rifiuto del comune e la decisione della società di precedere lo stesso.
Rifiuti Napoli, non discariche ma raccolta differenziata porta a porta
Termovalorizzatori e tre nuove discariche in Campania, questi gli ordini del giorno del tavolo fissato domani con il ministro Corrado Clini e la Regione per risolvere la crisi dei rifiuti a Napoli e nel territorio partenopeo. Davvero è questa l’unica soluzione?
Rifiuti, anche il non riciclato può divenire risorsa per l’edilizia sostenibile
Tutti sappiamo che i rifiuti si possono riciclare, diminuendo il quantitativo di spazzatura che finisce in discarica, abbattendo costi e consumi per la produzione di nuovi oggetti, ma anche per il recupero delle risorse non esauribili. Eppure una parte dei rifiuti finisce necessariamente in discarica: è il non riciclabile. Ma, dalla provincia di Pavia nel cuore della pianura Padana, arriva un’idea per riciclare anche il non riciclabile, come? Trasformando le ceneri dei rifiuti in mattoni per l’edilizia sostenibile, perché come spiega il professor Alessandro Greco dell’Università di Pavia
Il rispetto per l’ambiente rappresenta di sicuro il futuro di questo settore e sono convinto che l’impiego di materiali riciclati sarà sempre più consistente.
Inceneritore
Inceneritore
Gli inceneritori sono impianti per lo smaltimento dei rifiuti attraverso un processo di combustione ad alta temperatura, l’incenerimento, appunto. I rifiuti vengono così ridotti in effluenti gassosi, polveri e ceneri, ma anche usati per produrre energia elettrica, ottenuta dal vapore sprigionato durante la combustione o teleriscaldamento. In tal caso gli impianti sono detti inceneritori con recupero energetico, o termovalorizzatori.
I rifiuti che vengono smaltiti mediante inceneritore sono principalmente quelli che finiscono in discarica poiché non riciclabili: i RSU (Rifiuti Solidi Urbani), i rifiuti speciali ed in alcuni casi anche i fanghi di depurazione, i rifiuti dell’industria chimica ed i rifiuti medici. Prima di essere inceneriti, i rifiuti vengono sottoposti a trattamenti per eliminare i materiali non combustibili, come metalli, vetro e inerti, e la frazione umida, ossia la materia organica e gli scarti alimentari, agricoli. I rifiuti trattati sono detti CDR, combustibile derivato dai rifiuti, o ecoballe.
L’ecologia secondo Berlusconi: centrali nucleari e termovalorizzatori
Recentemente il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stato intervistato da Tessa Gelisio e Marco Gisotti nell’ambito della stesura del libro “Guida ai green jobs“, un manuale che serve a fare il punto della situazione in Italia sull’ecologia e sui lavori che in questo campo sono possibili. Visto il capitolo che riguarda Berlusconi, il punto della situazione più che verde è piuttosto nero.
Il punto centrale dell’intervista è basato sulla denigrazione dei principi ambientalistici, considerati dal Presidente del Consiglio “fondamentalisti” (manco fossero talebani), e anziché prendere in considerazione, come fanno in qualsiasi altra parte del mondo, le nuove tecnologie come quelle basate sull’eolico, solare, geotermico e quant’altro, Berlusconi lancia ancora una volta uno sguardo al passato, parlando ancora imperterrito di nucleare e termovalorizzatori.
Mettiamo subito in chiaro una cosa: i termovalorizzatori sono i vecchi bruciatori o inceneritori inquinanti. Gli hanno solo cambiato il nome. In linea di principio, un termovalorizzatore dovrebbe produrre energia elettrica dalla combustione dell’immondizia, come avviene in Germania. Il problema è che la tecnologia tedesca non esiste in Italia, e non possiamo di certo credere che un impianto che, per la sua costruzione, ha bisogno di diversi anni, possa essere tirato su e messo in funzione in pochi mesi come ha dichiarato il Premier in merito alla questione di Napoli.
Dove sono i raccoglitori di pile esauste? Batterie scariche e pirati della spazzatura

Il tetrapak è riciclabile?

Questa ditta ha aderito alla HCVF (High Conservation Value Forest), sorto nel 2006 per combattere la deforestazione illegale e sin dalla sua nascita si è schierata a favore dell’ambiente, partecipando ad iniziative del WWF, per diminuire le emissioni di CO2 favorendo un aumento della quota di energia verde e una riduzione dei consumi.
Allarme diossina in Campania: Rischio sempre più alto
