Rifiuti, la protesta di Terzigno si scarica su Napoli

Le proteste, i roghi e la guerra civile sfiorata a Terzigno cominciano ad avere effetti devastanti sul resto dell’area vesuviana. Nonostante Berlusconi continui a predicare che tra 3 giorni tutto sarà tornato alla calma, ne è passato già uno e pare che si vada di male in peggio.

Chi di certo non se la passa bene è Napoli, dove da settimane i rifiuti hanno ripreso a fare capolino anche tra le vie del centro, e dove si calcola che si accumulino qualcosa come 500 tonnellate al giorno in mezzo alle strade. Attualmente stiamo sfiorando le duemila tonnellate, e sicuramente questa soglia sarà superata entro la notte.

Rifiuti Napoli, Bertolaso: “Non viene applicata la legge”

Ancora emergenza rifiuti a Napoli. La scorsa notte a Terzigno sono stati dati alle fiamme due autocompattatori. E sale a 46 il bilancio dei mezzi di Enerambiente danneggiati all’interno del deposito della società municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti. Le autorità hanno deciso di far scortare gli automezzi dalle forze dell’ordine fino alla discarica, ma i manifestanti si sono frapposti e si sono registrati scontri con la polizia. Nei tafferugli è rimasto ferito da un sasso che lo ha colpito al volto il vice questore aggiunto Sergio Di Mauro, dirigente del commissariato di Acerra (Napoli).

Decine i roghi appiccati nella notte ai cumuli di rifiuti sparsi nelle strade. Una guerra civile che lascia incredulo il direttore del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che dichiara

Una nuova emergenza-spazzatura? Vedo un tentativo di speculare e strumentalizzare una situazione che dovrebbe essere in teoria sotto controllo. Abbiamo realizzato una serie di discariche a norma, approvate a livello europeo ed abbiamo aperto e collaudato il famoso termovalorizzatore di Acerra, che sta funzionando meglio dei termovalorizzatori del Nord.

Problemi rifiuti in Campania: ecco il miracolo di Berlusconi

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“Area d’interesse strategico nazionale”. Così recitano i cartelli all’ingresso della più grande vergogna italiana: il cosiddetto miracolo di Berlusconi. “Abbiamo risolto il problema rifiuti a Napoli” continuano a dire gli alleati di Governo del nostro Presidente del Consiglio, nel tentativo di convincere qualcuno che effettivamente sia così. Potranno convincere qualche italiano che abita a centinaia di chilometri dalla Campania, di certo non i campani, che la situazione la conoscono benissimo.

Forse il vero miracolo di Berlusconi è quello di aver messo a tacere tutto e tutti. Qui, lasciatemi usare il paradosso, è tutto fuorilegge per legge. Se queste cose le avessero fatte i privati, si sarebbero aperte sicuramente le porte del carcere.

Queste le parole del professor Stefano Tonziello di Legambiente, che recentemente ha visitato il sito militarizzato e vietato ai civili, ma di cui lui e la sua squadra sono riusciti a scattare alcune foto che documentano lo scandalo.