Gli esperti dell’ufficio meteorologico inglese (Met Office) hanno di recente diffuso alcuni dati relativi alle temperature previste per il 2013: sarà un anno terribilmente caldo, con un incremento medio di 0,57 gradi centigradi rispetto alle medie del pianeta.
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Settembre, caldo record in Italia
Trentino 30, Torino, Trieste e Verona 28, Milano 27, 29 Firenze e Genova, 30 Roma. Non stiamo dando i numeri del lotto ma le temperature sopra la media stagionale di questo mese di settembre appena finito. Un’estate bollente quella italiana che non accenna ad allentare la sua morsa di caldo nemmeno in questi primi giorni di autunno. Un autunno insolitamente rovente secondo gli esperti con temperature quasi torride che fanno segnare un record storico per il nostro Paese. La Società meteorologica italiana spiega che ne avremo ancora per un po’ di estate e belle giornate calde da godere finché tra qualche giorno non saremo avvolti dalle prime ondate di freddo, esattamente a metà della prossima settimana con i flussi del Nord Europa in viaggio verso di noi.
Vendemmia e clima, quando il caldo improvviso è una scommessa vincente
Per molti l’andamento delle temperature estive altro non è che una notizia da tg scadente di metà agosto, sarebbe interessante capire invece, oltre ai soliti confronti con i dati registrati negli anni precedenti nello stesso periodo, come affronta queste variazioni chi deve necessariamente tenerle in considerazione, scommetterci per programmare e prevedere gli esiti della maturazione e della raccolta dei prodotti agricoli, quelli che ancora resistono e rispettano la stagionalità. Parliamo di uva, ad esempio. C’è chi, la Tenuta Poggio Rosso di Populonia (LI), affronta gli andamenti stagionali che si fanno sempre meno prevedibili gestendo con un approccio diverso i vigneti. E vince.
Temperature da record, la colpa è di umidità e cementificazione
Il caldo e l’afa di questa settimana saranno ancora più torridi della giornata di Ferragosto e forse di tutta l’estate. L’allarme lanciato dagli esperti si traduce in poche cause ben definite e, in alcuni casi, prevedibili: umidità che fa percepire due o tre gradi in più della temperatura reale, e cementificazione che ha sostituito il verde pubblico. Come spiega il biometereologo del CNR, Teodoro Georgiadis
La temperatura che noi percepiamo non è quella che realmente viene rilevata dai termometri, dipende sì da essi ma è legata anche a condizioni ambientali quali tasso di umidità nell’aria e morfologia del territorio che ci circonda: più le città sono vaste e colme di manufatti, siano essi strade, abitazioni, palazzi, più la temperatura percepita sarà alta. Questo accade perché i raggi solari ad onda corta che arrivano sulla terra vengono assorbiti da questi oggetti e trasformati in raggi ad onda lunga, aumentando così il calore che percepiamo.
Clima, previsioni meteo: estate italiana all’insegna di nubi e freddo
Le previsioni meteo per la calda estate italiana non promettono nulla di buono ed i meteorologi ci consigliano di portarci dietro l’ombrello, l’impermeabile e anche delle maglie a prova di temperature serali quasi autunnali. Marina Baldi, meteorologa del Cnr, spiega che
Ci troviamo di fronte a una situazione decisamente anomala, ma si tratta di un’anomalia che rientra nella naturale variabilità climatica.
Inverno gelido, preludio di glaciazione?
Dopo il gelo del fatidico venerdì 17 dicembre 2010 che ha paralizzato l’impreparato centro Italia ancora un’ondata di neve e gelo al Nord, Pianura inclusa. Negli scorsi giorni di festa le temperature sono calate nuovamente, secondo quanto stimato dalle previsioni, di diversi gradi ma la fase acuta di questo inverno gelido, a detta dei metereologi, sta per concludersi. Fino al 9 gennaio si preannuncia una situazione stabile rassicura Giampiero Maracchi, ordinario di climatologia all’Università di Firenze. Lo scienziato avverte di come sia diffusa tra la gente:
una falsa percezione del clima.
Inverno 2010, il più rigido degli ultimi 30 anni
Un inverno freddo e rigido come quello del 2010 non si registrava da secoli, esattamente dall’inverno 1783-1784, quando si sono verificate le stesse condizioni atmosferiche.
Gli inverni caratterizzati da abbondanti nevicate e da temperature con parecchi gradi sottozero, si verificano almeno una volta ogni 100 anni. E la stagione invernale scorsa è stata la più fredda degli ultimi 30 anni, ma da cosa è stato determinato quel clima rigido e polare?
Uno studio apparso sulla rivista Geophysical Research Letters informa che le forti nevicate che hanno interessato il Nord America e l’Europa Settentrionale nell’inverno 2010 sono state causate principalmente dall’incontro, o meglio dalla collisione, tra due fenomeni climatici, El Niño e l’Oscillazione Nord Atlantica.
USA, estati sempre più calde
Nuove previsioni climatiche arrivano da un rapporto diffuso recentemente dalla Fondazione Usa per l’asma e le malattie allergiche, realizzato in collaborazione con la National Wildlifde federation. Stando a quanto riportato,
Inverni più rigidi, la colpa è del sole
Gli inverni sempre più rigidi e le estati sempre più torride, stando a numerose autorevoli ricerche, sarebbero una conseguenza dei cambiamenti climatici in atto, causati dal riscaldamento globale. Tuttavia sono in tanti anche i detrattori dei mutamenti climatici imputabili all’uomo, scienziati che sostengono la teoria opposta: questi cambiamenti anche bruschi di temperature medie nella storia della Terra ci sono sempre stati e rientrebbero nel ciclo naturale del Pianeta e nei suoi meccanismi regolatori e di compensazione.
Sulla scia di questo filone una nuova ricerca dell’Università di Reading nel Regno Unito suggerisce che in futuro si avranno inverni più freddi, quando il Sole sarà ad un livello inferiore di attività.
La quantità di radiazioni emesse dal Sole varia naturalmente nel tempo e subisce delle modifiche anche sostanziali nel corso dei secoli.