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Ambiente e sviluppo sostenibile, il premio Sodalitas Social Award

imprese sostenibilitàE’ stato consegnato ieri al Quirinale il premio Sodalitas Social Award alle imprese che hanno fatto della sostenibilità la loro arma vincente. L’obiettivo del premio, giunto alla sua X edizione è quello di “rafforzare la coesione sociale” e di fare della sostenibilità ambientale la “scelta irreversibile”. Sono 88 le imprese che aderiscono alla Fondazione Sodalitas e che da anni sono impegnate nella produzione a basso impatto ambientale, nell’uso di energie rinnovabili e di tecnologie amiche dell’ambiente. A loro va il plauso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il pieno appoggio del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, intervenuta al convegno romano per sostenere sviluppo e solidarietà come elementi base dell’economia italiana.

Turbine marine e frigoriferi intelligenti, la tecnologia verde parla italiano

Mare, sole e intelligenza sono i tre ingredienti principali dell’Italia, ed è proprio da qui che le tecnologie verdi cominciano a prendere forma. Forse è finito il tempo di pensare che il campo della tecnologia appartenga solo ai Paesi anglosassoni o al massimo alla Cina, perché in qualche modo anche l’Italia ha iniziato a muovere i primi passi.

Mare: nelle nostre acque, salvo rare eccezioni, possiamo ancora assistere ad uno spreco enorme di energia. Si tratta del moto ondoso, campo in cui da qualche anno la tecnologia si sta concentrando, ed in cui si sono impegnate l’Università Federico II di Napoli, la Bocconi di Milano e l’azienda siciliana Ponte di Archimede.

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Inquinamento, Cina chiede aiuto all’Emilia Romagna

Ha chiesto aiuto all’Emilia Romagna, la Cina, per combattere la piaga dell’inquinamento. L’appello è arrivato nei giorni scorsi, nell’ambito di un seminario svoltosi presso la Tongji University di Shanghai, dal titolo Green Technologies, con oggetto la cooperazione tra l’Italia ed il Paese orientale nel settore delle strategie di riduzione dell’inquinamento, organizzato dall’ateneo cinese in collaborazione con Confindustria Emilia-Romagna.

Come tutti sappiamo, la crescita industriale ed economica che ha conosciuto negli ultimi anni la Cina è di proporzioni gigantesche, tanto da averla condotta al sorpasso sugli Stati Uniti come Paese più inquinante al mondo. Ma il progresso non si può arrestare. Né tanto meno la soluzione è chiudere fabbriche o vietare si vendano automobili. Bisogna piuttosto cercare di porre un freno alle emissioni, per garantire una qualità dell’aria (e della vita) migliore alla popolazione, senza però arrestare la crescita. Da qui l’appello all’Emilia Romagna, che già opera nel settore, ed alle duecento aziende del comparto green presenti al seminario già attive sul territorio.

Le migliori “green tech” che il 2009 ci lascia in eredità

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Anche se i governi del mondo, riuniti a Copenaghen, hanno tentato di concordare un piano d’azione per limitare le emissioni di biossido di carbonio, le innovazioni della tecnologia verde sono il mezzo migliore, o forse l’unico, per riuscire a raggiungere l’obiettivo.

I trasporti hanno continuato ad essere un grande obiettivo in questo senso, nonostante periodi di congiuntura difficile. Negli Stati Uniti il settore è il secondo contribuente alle emissioni, responsabile del 28% del totale delle emissioni del Paese. Di queste, il 60% sono prodotte dai veicoli stradali, ma anche nel resto del mondo i dati non si discostano tanto da quelli americani.

Per fortuna però questi sembrano destinati a cambiare presto. Una vasta gamma di possibili soluzioni sono state esposte a Las Vegas, Nevada, il mese scorso, in merito al concorso Automotive X Prize. Il premio andava a quelle squadre che producevano veicoli già oggi utilizzabili, in grado di viaggiare per 100 miglia con l’energia equivalente di un gallone di benzina (160 km con 3,79 litri, o 42 km con un litro).

Le migliori tecnologie per un pianeta pulito/4

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Siamo giunti alla penultima lista di tecnologie verdi che accompagneranno la nostra vita nei prossimi anni. Ci concentreremo ancora sul trasporto, il quale è una delle chiavi per diminuire l’inquinamento, ma anche su nuovi materiali e sulla produzione energetica pulita. Ecco a voi le nuove tecnologie:

L’auto è una batteria: le automobili elettriche consumano energia elettrica per ricaricare le loro batterie, ma alcune batterie sono in grado di memorizzare fino a quattro volte l’elettricità che il proprietario utilizza effettivamente. Il percorso tipico di un’auto urbana è di circa 30-50 chilometri al giorno, ma la nuova generazione di auto elettriche ha batterie con la capacità di immagazzinare carica per 160 km. Invece di stare inattive in garage, le auto elettriche ferme potrebbero immagazzinare energia da fonti rinnovabili quando l’offerta supera la domanda. Questa energia immagazzinata potrebbe poi essere rilasciata nella griglia elettrica, quando la domanda supera l’offerta. L’idea è nata dalla collaborazione di alcune Università australiane e americane, ed è ancora in fase di sviluppo.

Motori inattivi: i grandi motori bruciano tantissimo carburante quando sono lasciati al minimo (ad esempio quando sono fermi al semaforo). Mediamente però durante la giornata di un camion il 72% del tempo questo motore è al minimo. Nuove tecnologie già disponibili permettono di utilizzare sistemi automatizzati che spengono e riaccendono i motori in base alla temperatura e alle altre condizioni, per ridurre l’impatto ambientale del 90%.

Eco Pedali e Travolution, le due tecnologie per aiutare l’ambiente guidando

Fermare, ripartire e accelerare continuamente con il SUV brucia inutili quantità di carburante mentre si guida. Per combattere questa nota sfida sono state inventate due nuove tecnologie in grado di farvi guidare ecologicamente.

L’Eco Pedale della Nissan spinge indietro il piede del guidatore e il “Travolution” dell’Audi gli comunica a che velocità deve andare per beccare tutti i semafori verdi. Queste sono solo due delle funzioni ecologiche che la casa automobilistica giapponese e tedesca hanno inventato per venire incontro alle esigenze ambientali che la Terra richiede anche e soprattutto alle automobili.