Il primo a parlarne in Italia tanti anni fa fu Beppe Grillo quando, in uno dei suoi spettacoli, anticipò l’esistenza di un prototipo di motore in grado di far muovere un’automobile utilizzando come combustibile l’acqua. Poi, come molte scoperte scientificamente importanti, ma che non piacciono alle lobby del petrolio, è scomparsa.
Oggi la ritira fuori dal cassetto Tata, il colosso indiano delle automobili tra i primi ad inserire sul mercato l’auto elettrica e divenuto famoso per produrre auto efficienti a basso costo. Ora Ratan Tata, il proprietario dell’azienda, ha annunciato di aver investito 15 milioni di dollari solo per la fase iniziale di start-up di un progetto del professor Daniel Nocera del MIT, il quale pare sia pronto a sviluppare il primo motore per automobili alimentato ad acqua.