“I tesori sommersi del Canale di Sicilia” sono il frutto di una spedizione scientifica che Greenpeace ha realizzato assieme all’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nel Canale di Sicilia per monitorare e filmare la ricchezza e la biodiversità dei banchi d’alto mare. Con telecamera ROV sono stati esplorati in Banco Avventura e il Banco di Graham ed il risultato è stato la scoperta di “un universo sottomarino straordinario”, un universo seriamente minacciato dalle trivelle.
sversamento idrocarburi
Greenpeace, Mar Mediterraneo il più inquinato dagli idrocarburi
Alessandro Gianni di Greenpeace parla dello stato di salute del Mar Mediterraneo, il più inquinato in assoluto dagli idrocarburi, e parla di forme di inquinamento ben conosciute ed evidenti e di altre forme di inquinamento, meno note e più subdole.
Ambiente, al via progetto europeo per il Mediterraneo
Dopo i danni ambientali causati dallo sversamento di idrocarburi nelle acque del Mediterraneo, basta ricordare il disastro della Costa Concordia o dei bidoni persi a largo di Livorno dalla nave Eurocargo “Venezia”, è stato finanziato dall’Europa un progetto per la prevenzione dei rischi marittimi e per il rafforzamento della sicurezza in relazione all’inquinamento da idrocarburi, il MEDESS-4MS (Mediterrean Decision Support System for the Marine Safety).
Inquinamento: sversamento Lambro, l’indagine è chiusa
Sono passati quasi due anni da quando
Almeno 1.600 tonnellate di gasolio e almeno 812 tonnellate di olio combustibile
venivano sversati nel fiume Lambro dalla Lombarda Petroli. Era la notte del 22-23 febbraio 2010, oggi i pm di Monza Emma Gambardella e Donata Costa chiudono l’indagine che ha visto cinque indagati per disastro ambientale e violazione della norma sul pagamento delle accise, tra cui gli amministratori delegati dell’azienda di Villasanta (Monza), Giuseppe e Rinaldo Tagliabue.
Sversamento idrocarburi, arriva la soluzione tutta italiana
Di non italiano ha solo il nome, Airbank, ma la soluzione potrebbe essere universale. Che si tratti dello scandaloso sversamento di petrolio nel Lambro o del disastro ambientale del Golfo del Messico, la scienza si è data da fare ed ha prodotto delle soluzioni. Una di questa arriva da Piacenza, e si tratta degli “skimmer”, macchinari galleggianti in grado di recuperare migliaia di litri di idrocarburi sversati in mare, con un impatto ambientale pari a zero. In pratica è come inviare un aspirapolvere che ripulisce l’acqua.
Arrivando ad assorbire 20 mila litri all’ora, in concomitanza con i panni in polipropilene che riescono ad assorbire 25 volte il loro peso, gli skimmer di Airbank diventano la soluzione più rapida ed economica in caso di bonifica ambientale. Abbattono i costi del 70% e non producono rifiuti dato che, dopo aver recuperato il petrolio, sono addirittura in grado di scinderlo dall’acqua tanto da poterlo rendere riutilizzabile.