Sversamento idrocarburi, arriva la soluzione tutta italiana

Di non italiano ha solo il nome, Airbank, ma la soluzione potrebbe essere universale. Che si tratti dello scandaloso sversamento di petrolio nel Lambro o del disastro ambientale del Golfo del Messico, la scienza si è data da fare ed ha prodotto delle soluzioni. Una di questa arriva da Piacenza, e si tratta degli “skimmer”, macchinari galleggianti in grado di recuperare migliaia di litri di idrocarburi sversati in mare, con un impatto ambientale pari a zero. In pratica è come inviare un aspirapolvere che ripulisce l’acqua.

Arrivando ad assorbire 20 mila litri all’ora, in concomitanza con i panni in polipropilene che riescono ad assorbire 25 volte il loro peso, gli skimmer di Airbank diventano la soluzione più rapida ed economica in caso di bonifica ambientale. Abbattono i costi del 70% e non producono rifiuti dato che, dopo aver recuperato il petrolio, sono addirittura in grado di scinderlo dall’acqua tanto da poterlo rendere riutilizzabile.

Marea nera in India, due navi si scontrano ed il petrolio finisce in mare

Ormai sembra diventata una moda, o forse stiamo più attenti rispetto a prima a questi fenomeni, ma pare non ci debba mai essere fine allo sversamento di petrolio negli oceani di tutto il mondo. Dopo il disastro della BP, quello della Cina e i tanti altri più o meno grandi che si sono susseguiti negli ultimi mesi, se ne aggiunge uno nuovo al largo delle coste indiane.

Due navi, una portacontainer e una petroliera, si sono scontrate a tre chilometri dal porto di Mumbai. La collisione ha portato la petroliera ad inclinarsi pericolosamente, ed ovviamente questa posizione innaturale ha permesso al petrolio contenuto di uscire e riversarsi in mare. Secondo le prime stime si stanno così perdendo 5 tonnellate di carburante ogni ora.