Ilva Taranto

Ilva Taranto, politici e funzionari indagati per corruzione

Ilva Taranto

Proseguono le vicende relative alle acciaierie Ilva di Taranto. Dopo la chiusura confermata del polo industriale scattano le manette per politici e funzionari coinvolti in operazioni illecite e per corruzione. Prosegue lo sciopero di due per gli oltre cento operai che aderiscono ai sindacati Fim Cisl e Uilm che dalla mattina di ieri hanno bloccato la statale Appia in direzione Bari e la 106 per Reggio Calabria. Blindate le strade limitrofe alla prefettura di Taranto dove si sono riuniti il ministro dell’Ambiente Corrado Clini e il ministro Passera dello sviluppo Economico per decidere sul futuro delle acciaierie della città; Grande manifestazione di piazza tra fischi per Clini e applausi per il gip Todisco.

inquinamento

Ambiente, Ilva Taranto caso nazionale per governo Monti

inquinamentoDopo gli scioperi dell’ultima settimana il caso Ilva di Taranto continua a far parlare di sè, chiamando in causa anche il governo. E il presidente del Consiglio Mario Monti risponde convocando una riunione per il prossimo 17 aprile 2012 per fare dell’emergenza ambientale della regione Puglia un caso nazionale, in un momento peraltro delicato per quel che riguarda lavoro, salute e ambiente.

polveri sottili

Ilva Taranto, dopo l’ordinanza: “Continueremo ad impegnarci”

polveri sottiliIl Sindaco di Taranto Ippazio Stefano era stato chiaro con la sua ordinanza per abbattere le emissioni delle polveri sottili delle acciaierie e dalle cokerie del siderurgico; ora tcca all’Ilva di Taranto provvedere entro 30 giorni. Nell’ordinanza è imposto anche il monitoraggio “in lungo periodo” del camino E312 e della riduzione della produzione a 10 milioni di tonnellate annue. Se i provvedimenti non verranno presi entro i 30 giorni, ci sarà “la sospensione dell’attività degli impianti” dell’azienda del gruppo Riva.

“Taranto la città malata”, dall’Ilva alle pecore contaminate da diossina

Risale al 2005 il video shock realizzato da Vittorio Vespucci, un tarantino che vive a Treviso dal 1995, dal titolo cupo come una nube tossica:”Taranto, la città malata“. Immagini crude di cieli inquinati dal mostro, lo stabilimento dell’ILVA, che da solo produce elevate quantità di diossina.
In questa città della Puglia, il numero delle morti per tumori è aumentato di oltre il 100% dal 1971 ad oggi. Pensate che l’Ilva di Taranto è responsabile da sola di ben il 9% delle emissioni totali di diossina prodotte in tutta Europa.

A distanza di tre anni da quel filmato di denuncia, vogliamo ripubblicare quelle immagini di degrado ambientale e abbandono del territorio. Oggi, infatti, si ritorna a parlare dell’ILVA dopo le recenti proteste dei cittadini, tra l’altro mai placatesi, che mirano più che a far chiudere la fabbrica, che da’ migliaia di posti di lavoro alla popolazione locale, a trovare soluzioni alternative, come l’adeguamento a parametri e a norme meno inquinanti e più rispettose non solo dell’ambiente, ma della salute degli abitanti del posto, gravemente compromessa dalle emissioni.