Acqua: General Electric inventa tecnologia che taglia il 20% di sprechi industriali

Un quinto delle riserve idriche del mondo sono utilizzate per scopi industriali. Uno spreco incredibile di acqua potabile che potrebbe essere usata per irrigare i campi o fornire la sussistenza per milioni di famiglie, e per questo sono in molti ad impegnarsi nel tentativo di ridurlo.

Tra le aziende più impegnate c’è anche la General Electric che, oltre ad investire nelle rinnovabili ed in altri sistemi di risparmio energetico, ora lancia sul mercato la sua GenGard, una tecnologia che è in grado di risparmiare ettolitri di acqua potabile, senza controindicazioni per i processi industriali.

Un altro motivo per abbandonare il petrolio: riduce le riserve d’acqua

L’estrazione e la raffinazione del petrolio è un processo che costa acqua. Ogni Paese che estrae l’oro nero è costretto a sprecare miliardi di litri di un bene ancora più prezioso. Le compagnie petrolifere della contea di Kern, in California, hanno calcolato che servono otto barili di acqua per produrre un barile di petrolio. Anche un bambino della scuola elementare arriva a capire che non ci andiamo a guadagnare molto.

Sempre le stesse compagnie hanno consumato l’83% della distribuzione delle risorse idriche del distretto lo scorso anno, e poi ci sorprendiamo che il bene comune per eccellenza arrivi a costare così tanto. Un paradosso se consideriamo che i nuovi dati provenienti da High Country News spiegano che la California sta diventando un posto sempre più soggetto a siccità, in cui alle compagnie petrolifere è stato permesso di aspirare la maggior parte delle fonti d’acqua restituendo acque reflue inquinate. Secondo il network, le acque reflue minacciano l’agricoltura dal momento che questo liquido inquinato finisce nel sistema delle acque sotterranee.