A seguito dell’incidente ad una piattaforma petrolifera della Shell, avvenuto ad agosto nelle acque del Mare del Nord, a largo delle coste scozzesi, l’ultimo in ordine di tempo ma non il più grave, gli ambientalisti sottolinearono come oggi si dia quasi per scontato, come un effetto collaterale qualunque, che qualche, si fa per dire, barile di greggio prima o poi si riversi in mare, un po’ come gli incidenti aerei, ogni tanto può capitare che qualcuno cada, in fondo ne volano tanti ogni giorno senza che succeda niente. Una logica assurda che porta le compagnie ad ammettere le loro responsabilità e tanti saluti, la sicurezza rimane un punto debole della catena, un fattore trascurabile e trascurato dal momento che spesso sono anelli piccoli dei meccanismi a saltare provocando disastri immani o peggio semplici incomprensioni nei comandi.
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Greenpeace versus Volkswagen, Star Wars contro Greenpeace: chi vincerà?
Greenpeace versus Volkswagen: tra i due litiganti il terzo, messo in mezzo suo malgrado, censura. L’altro personaggio delle guerre stellari tra l’associazione ambientalista e la casa automobilistica rea di ostacolare la lotta alle emissioni, è il creatore dei personaggi utilizzati dai pacifisti verdi per ingaggiare una campagna contro il colosso delle quattro ruote. Vi siete persi? Niente paura, anche noi. Riassumendo la vicenda, Greenpeace aveva diffuso un video virale che utilizzava i protagonisti di Star Wars, la celebre saga, per combattere la forza oscura della Volkswagen. La LucasFilmLtd ha però protestato chiedendo a You Tube la rimozione dello spot dai suoi canali. Si tratta della versione inglese del filmato, mentre quella in italiano attualmente è ancora disponibile.
Nucleare, un problema senza la soluzione in scena nel controspot di Greenpeace
Dimenticatevi le partite a scacchi truccate, i video di risposta fioriti in rete che facevano il verso più o meno duramente alla demagogia spudorata del Forum Nucleare Italiano capeggiato da Chicco Testa. Habemus un nuovo controspot che porta la firma di Greenpeace, un video-messaggio che ci accompagna con una dolcezza musicale che stride con le parole suadentemente tacciate di ironia e semanticamente pesanti, verso la presa di coscienza di un problema senza soluzione, il nucleare appunto.
La nota associazione ambientalista apre il filmato in evidente chiave polemica con la decisione del Governo di puntare sull’atomo, proprio oggi che le risposte sono necessariamente da cercarsi altrove, nelle rinnovabili, e dove altrimenti? Non certo in un’energia che lascia irrisolto il problema delle scorie radioattive, un’energia sulla quale nessuna azienda investirebbe mai senza i lauti incentivi statali che puntualmente gli si spalancano davanti, un’energia che ha fallito in passato sulla sicurezza e che non merita altre opportunità, non se ci sono altre alternative meno insidiose e complesse.