cambiamenti climatici estinguere caffè

I cambiamenti climatici faranno estinguere il caffè

cambiamenti climatici estinguere caffèNon solo panda, orsi polari e barriere coralline. Tra le specie estinte in futuro potrebbe essercene anche una che probabilmente ci sta a cuore più di tutte. Non fosse altro perché ci veniamo in contatto tutti i giorni, per molti pure più volte al giorno: il caffè. Ne è convinto Oliver Moore del UK’s Royal Botanical Gardens, il quale effettua da anni rilevazioni sulle piantagioni di caffè in Africa.

Parco Natura Viva di Bussolengo, un viaggio nelle specie estinte ed in quelle di prossima estinzione

Il Parco Natura Viva di Bussolengo (Verona) ha al suo interno, oltre allo zoo safari ed alla sezione faunistica, il parco delle estinzioni: l’Extinction Park. Non voglio soffermarmi troppo sulle strutture che offrono asilo gli animali della savana e della giungla minacciati nei loro Paesi d’origine, perché, per quanto ampie ed ospitali siano, resta sempre il fatto che l’habitat di un animale lo si può ricreare al dettaglio ma mancherà sempre di due fattori fondamentali: una libertà senza confini e la possibilità di predare, due caratteristiche non certo di poco conto. Una gabbia ampia e dorata rimane sempre una gabbia, insomma.

Biodiversità: un quarto degli animali europei è a rischio estinzione

Si parla tanto di difendere la biodiversità, e spesso gli sforzi per salvare le specie in via d’estinzione vengono fatti in Asia e in Africa. Purtroppo però molto spesso non guardiamo nemmeno in casa nostra, e se lo facessimo ci renderemmo conto che la situazione in Europa è molto seria. Secondo l’ultima rilevazione fatta dalla commissione europea sull’ambiente, pare che circa un quarto degli animali nostrani rischia seriamente di sparire.

Uno di questi potrebbe essere la foca monaca, braccata sin dalla prima metà del 20° secolo e cacciata dal suo habitat a causa del dilagante sviluppo costiero e per la pesca eccessiva in Grecia e Turchia, scesa ad appena 600 esemplari; un altro potrebbe essere la lince iberica di cui si contano oggi appena 300 superstiti che sopravvivono nei boschi e nei pascoli del Sud della Spagna, sempre più ridotti.

Specie in via d’estinzione: un nuovo metodo individuerà le specie salvabili

Esistono già alcuni metodi ben consolidati che utilizziamo per determinare lo stato di salute delle specie. A stabilire quello ufficiale è l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, che ha redatto la famosa Lista Rossa in cui sono elencate le specie più in pericolo. Ma è abbastanza per sapere se una specie è vulnerabile, in pericolo, in pericolo critico, e così via?

Potrebbe non essere utile, agli scopi della conservazione, conoscere soltanto il grado di rischio che una specie corre per poterla salvare dall’estinzione. Per questo Un gruppo di ricercatori sta cercando di stilare un nuovo metodo, denominato “Safe into Action”, per andare oltre la classica lista.

WWF, assegnati i “Panda d’oro” 2010

Si sono tenute ieri le celebrazioni per i cosiddetti Oscar dell’Ambiente assegnati dal WWF a persone ed enti che si sono maggiormente impegnati nella tutela della natura e della biodiversità. Il riconoscimento del Panda d’oro va a tre parchi italiani che si sono prodigati per la salvaguardia di alcune specie in via d’estinzione.

In particolare ad essere premiati sono stati l’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che ha avuto il merito di reintrodurre nalla Regione Marche 13 camosci appenninici; l’Ente Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra in Liguria che ha costruito delle vasche speciali per salvaguardare l’ululone, un piccolo rospo in pericolo di estinzione; e l’Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, che ha restaurato le dune e le zone umide di due aree molto importanti, le quali hanno ricevuto l’attestazione Sic (Siti di Importanza Comunitaria) che si trovano lungo la costa toscana.

Categorie WWF

22 maggio: giornata mondiale della biodiversità

aquila

Oggi si celebra anche in Italia, nel silenzio più assoluto, la giornata mondiale della biodiversità. Una giornata voluta fortemente dal WWF e da Legambiente per ricordare a tutti quanto importante sia questa parola che per molti è sconosciuta, e quanto sia fondamentale per il futuro dell’umanità.

Biodiversità non significa soltanto varietà animale. Comprende anche il mondo vegetale, e sotto accusa quindi è il fenomeno della deforestazione, che lentamente sta facendo sparire dal mondo alcune delle specie vegetali più rare. Un esempio? Un secolo fa in Italia avevamo 8.000 tipi diversi di frutta, oggi solo duemila. E non si può stare di certo allegri visto che, secondo Biodiversity international, sono a rischio le famose arance di Catania, le ciliege di Pavia, ma anche delle razze di anguria, limoni, e addirittura anche pere e mele, i frutti più comuni che rischiano di sparire dalle nostre campagne.

Da non dimenticare però anche il rischio che corrono gli animali. Sono circa un centinaio le specie che in Italia rischiano di sparire, e non si tratta di animali rari, ma di aquile, orsi, stambecchi e lupi, fino anche alla famosa tartaruga caretta caretta, la foca monaca, il muflone e tanti altri.

Una speranza per gli animali in via d’estinzione: la clonazione

rinoceronte-bianco.jpg

La scienza dovrebbe essere al servizio dell’umanità, e finalmente la tecnologia della clonazione, tanto vituperata, e addirittura bandita dalla Chiesa, potrebbe diventare mezzo di una delle più grandi opere del genere umano: salvare le specie in via d’estinzione.

Visto che si è riusciti a clonare senza gravi problemi una serie di animali, anche inutili, si è pensato di dare un senso a questa tecnologia, e siccome molte specie non riescono più a riprodursi naturalmente, si sono unite queste due grandi questioni, per farne una unica e soprattutto utile.