Animali in via d’estinzione, chiesta a Galletti banca dati per la gestione faunistica

La salvaguardia degli animali in via d’estinzione in Italia è un problema rilevante, al riguardo la senatrice Monica Casaletto ha di recente richiesto al ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti di istituire una banca dati nazionale per la gestione faunistica come primo passo per una migliore tutela della biodiversità in Italia. Ma qual è più precisamente la situazione nel nostro paese? Fa luce al riguardo l’ultimo rapporto di Legambiente sulle specie animali a rischio estinzione.

coralli gallery

Barriere coralline e coralli dal mondo (gallery)

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Gli Antozoi, più noti con il nome di coralli, sono degli animali degli Cnidaria e più esattamente dei piccoli polipi che vivono in colonie numerose, come le barriere coralline tropicali. Questi piccoli polipi producono carbonato di calcio e danno vita al tipico scheletro calcareo che conosciamo come corallo. Utilizzato per fare gioielli e come ricordo di vacanza nei Paesi tropicali, il corallo rischia l’estinzione a causa anche dei cambiamenti climatici, del surriscaldamento terrestre e dell’inquinamento. Nel mondo esistono diverse varietà di corallo, differente per colore, dimensione e forma. Cerchiamo di scoprirne un po’ di più con la gallry di oggi.

specie estinzione italia 300

Specie in via di estinzione, in Italia sono più di 300

specie estinzione italia 300Uno sterminio. È questo ciò a cui l’Italia sta andando incontro in questi anni. Solo che le vittime non sono esseri umani che fanno gridare allo scandalo, ma specie animali e vegetali che non fanno rumore e per questo passano inosservate. Secondo la denuncia di Federparchi, presentata in una relazione al Ministero dell’Ambiente, 161 animali e 194 piante rischiano di sparire dal territorio italiano se non facciamo subito qualcosa per proteggerle.

Foche e leoni marini simpatici (gallery)

foca simpatica gallleryLe foche e le otarie, dette comunemente leoni marini, appartengono entrambi alla famiglia dei Pinnipedi ma il loro destino è ben diverso: le foche rischiano l’estinzione e i leoni marini, no; anche se in passato si sono verificate delle situazioni particolari che hanno causato la morte di centinaia di esemplari lungo le coste del Pacifico.

Debellati ratti a Montecristo, le specie a rischio tornano a nidificare

A gennaio di quest’anno la decisione drastica di scaricare 26 tonnellate di pellet alimentare per tentare di debellare le colonie di ratti neri che avevano invaso l’isola di Montecristo mettendo a grave rischio svariate altre specie, tra cui alcune a rischio. Ora l’Anid,  l’Associazione nazionale delle imprese di disinfestazione, comunica che l’operazione ha avuto successo: i ratti neri infestanti sono stati eliminati e le altre specie potranno tornare a nidificare e riprodursi.

LIPU, sei specie a rischio imminente di estinzione

La LIPU ha divulgato la nuova Lista rossa italiana degli uccelli nidificanti in Italia: in Italia sei specie a rischio imminente di estinzione, tra cui aquila bonelli, capovaccaio e grifone. A livello globale le specie a rischio sono il 13%.

Scioglimento ghiacciai, a rischio una specie su tre

Se venissero confermate le ipotesi calcolate da un gruppo di ricercatori americani, francesi, britannici ed ecuadoriani, pubblicate su Nature, quando i ghiacciai si scioglieranno definitivamente si potrebbero perdere dall’11 al 38% delle specie animali che vivono in quella zona. Molto spesso queste rischiano l’estinzione perché vivono solo in quelle aree, e scomparse quelle popolazioni non ce ne sarebbero altre “di riserva” altrove. Ciò che resta da capire è quando avverrà questo fenomeno.

Uccelli, in netto calo le specie “agricole”

Brutte notizie arrivano dalla LIPU sulla sopravvivenza delle specie agricole di uccelli, ovvero quelle che hanno il loro habitat o comunque frequentano e sono dunque strettamente legate agli ambienti agricoli. Negli ultimi 30 anni, infatti, il programma europeo di monitoraggio Pan-European Common Bird Monitoring Scheme ha rivelato un calo di oltre la metà di questi esemplari. Parliamo di specie come l’allodola, il fanello e lo strillozzo. Lo studio ha esaminato, prendendo a riferimento 25 Paesi UE, la situazione in cui versano 145 specie diffuse, dove con diffuse si intende quelle che non vivono concentrate in territori ben definiti nei confini ma in ordine e presenza sparsa.

Specie a rischio estinzione: progetto italiano riabilita le zone umide

In Europa molte specie vegetali delle zone umide sono a rischio di estinzione. Per questo associazioni e studiosi tentano tutti i modi per salvarle. Un gruppo di lavoro italiano ha collaudato una tecnica che potrebbe rivelarsi un successo nella riabilitazione delle zone agricole a rischio. Le azioni di recupero effettuate fino a questo momento in Italia, con l’obiettivo di conservare una specie rare e minacciate di estinzione, finora hanno avuto successo.

Tre specie a rischio estinzione dalla lista rossa IUCN del 2011

Quello che vedete nella foto è il tarsio dell’isola di Siau (Tarsius Tumpara), in Indonesia, uno dei mammiferi presenti nella lista rossa del 2011 stilata dall’IUCN. Ormai si incontra in un’area davvero molto limitata e la sua popolazione, secondo le stime degli esperti, potrebbe essere calata di oltre l’80% negli ultimi anni. A metterlo a rischio principalmente due fattori: il primo, affatto trascurabile, è che rappresenta una fonte alimentare, viene mangiato per farla breve dalle popolazioni del luogo; il secondo è costituito dalla presenza di un vulcano molto attivo nell’area in cui vive, il Mt. Karengentang, vulcano che occupa, pensate un po’ dunque che impatto ha sulla sua sopravvivenza, oltre la metà del territorio abitato dal tarsio.

Ratti alieni distruggono biodiversità delle isole del Pacifico

Si parla tanto di alieni provenienti da pianeti lontani ma a conti fatti sulla terra ci son già altri tipi di alieni ben visibili ovvero le specie invasive, e l’Italia ne sa qualcosa vedi nuovi parassiti delle foreste o marziani del Mediterraneo. Ad introdurli in luoghi in cui non ci sono antagonisti biologici ed in cui dunque possono proliferare a dismisura, è sia l’uomo con lo spostamento di merci da un capo all’altro del mondo sia i cambiamenti climatici che creano condizioni ambientali favorevoli a specie prima inadatte al clima del luogo. In molte isole del Pacifico il problema principale è rappresentato dai ratti (rattus exulans) arrivati con le navi e che non hanno predatori e fanno razzia di uova di uccelli, minando la biodiversità nativa.

Coccodrilli siamesi, un progetto per salvarli dall’estinzione

Il coccodrillo siamese (Crocodylus siamensis) è una rara, anzi rarissima specie di coccodrillo d’acqua dolce che ha o meglio aveva il suo habitat nel Sud-Est asiatico. Oggi gli esemplari rimasti sono davvero pochi, è classificato come gravemente minacciato di estinzione dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), e si lavora incessantemente per salvarlo dalla scomparsa totale. Uno sforzo che ha iniziato a dare i suoi primi frutti, quello della Wildlife Conservation Society che sta attuando delle misure di protezione, salvaguardia e ripopolamento grazie alla collaborazione siglata con il governo del Laos. Sono nati, infatti, nei giorni scorsi, 20 nuovi esemplari di coccodrillo siamese che potrebbero dare una speranza alla specie, minacciata dalla perdita di habitat, dalla caccia e da numerosi altri fattori ambientali ed umani che stanno dando il colpo di grazia alla sopravvivenza di questi animali.

Benzina verde, “metti (l’estinzione di) una tigre nel motore”

Il diesel è responsabile dei cambiamenti climatici, della deforestazione e dell’estinzione di specie a rischio come la tigre di Sumatra.

La notizia allarmante sembra incoerente con le politiche europee adattate finora e con l’incentivazione a fare il carico di benzina verde, verde perché attenta all’ambiente. Eppure il dossier pubblicato da Greenpeace spiega che nel diesel di verde ce n’è davvero poco: la miscela è ottenuta con l’aggiunta di biocarburante ma non di quelli che aiutano il clima, ma di quelli più nocivi all’ambiente del petrolio stesso: colza, soia e olio di palma.