Diossina

Diossina

La diossina è una delle sostanze chimiche più tossiche conosciute al giorno d’oggi. Una ricerca pubblicata nel 1994 dalla US Environmental Protection Agency descrive chiaramente la diossina come una minaccia grave per la salute umana. Secondo il rapporto EPA non sembra esserci nessun livello “sicuro” di esposizione alla diossina, dunque non ha senso porre un limite di legge sotto il quale la presenza di diossina possa essere accettabile.

La diossina è un termine generico che descrive un gruppo di centinaia di sostanze chimiche (419 calcolate fino ad oggi) che sono altamente persistenti nell’ambiente. Il composto più tossico è la 2,3,7,8-tetraclorodibenzo-p-diossina o TCDD. La tossicità delle diossine e altre sostanze chimiche simili che agiscono come diossina sono misurate in relazione alla TCDD. La diossina si forma come un involontario sottoprodotto di numerosi processi industriali che coinvolgono il cloro, come l’incenerimento dei rifiuti, produzione di agenti chimici e pesticidi, nella fabbricazione della pasta di legno e nello sbiancamento della carta.

Atlanta, la città più inquinata d’America; Las Vegas la più pulita

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Las Vegas è lontana dall’avere una reputazione di città “pulita”, ma nella lista stilata dalla rivista Forbes, che riguarda le città americane più grandi, Las Vegas è considerata la meno “tossica” tra le 40 principali aree metropolitane.

La classifica di Forbes si basa sul numero di leggi ecologiche nella città principale, il numero di impianti che rilasciano sostanze chimiche tossiche, quantità di sostanze chimiche tossiche rilasciate nei diversi settori e la qualità dell’aria. Dunque se avete intenzione di trasferirvi negli Stati Uniti per molto tempo, teniate conto che respirerete meglio a Las Vegas, ma non sono molto da meno le città di Sacramento, Riverside, Austin, Seattle, San Diego, Virginia Beach, San Jose, New York e Phoenix.

La lotta al fumo salva anche l’ambiente

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Il Senato degli Stati Uniti ha appena approvato una legge che imporrà regolamenti più severi in materia di fumo all’industria del tabacco. E’ stato Obama stesso a volere fortemente questa legge, non soltanto come un problema di salute, ma anche come problema ambientale. Le nuove leggi cercheranno di salvare gli ecosistemi combattendo la sigaretta.

La nuova legge, nota come Family Smoking Prevention and Tobacco Control Act, fissa le norme che riducono il contenuto di nicotina e determinano le sostanze chimiche ammesse nelle sigarette. Ci sarà anche una depressione della campagna di marketing, costringendo tutti gli spot ad apparire, sia in tv che sulla stampa, in bianco e nero. Infine, le sigarette ai vari gusti saranno abolite, e termini come “leggero” e “a basso tenore di catrame” saranno illegali. Tutto questo avrà come conseguenza anche un aumento dei prezzi.

Ma tutto questo avrà risvolti sulla salute, cosa c’entra con l’ecologia? Basta dare due numeri. Tutto questo porterebbe ad un calo previsto nel settore dei giovani fumatori dell’11% e degli adulti del 2% sui circa 300 milioni di fumatori americani. Ciò significa meno rifiuti da carta per i pacchetti e per i mozziconi di sigaretta.

Uva e pesticidi, pulito un grappolo su 124

La comune uva da tavola è infestata da pesticidi in una percentuale che risulta sorprendentemente alta. Su 124 campioni prelevati nei vari Paesi dell’Unione Europea, solo uno è risultato completamente privo di sostanze chimiche tossiche.
Si tratta dei dati sconvolgenti presentati in questi giorni in ben cinque Paesi dell’Unione, raccolti dalle rispettive organizzazioni afferenti al Pesticide Action Network e Greenpeace Germania. In Italia a occuparsi della ricerca e a coordinare lo studio è stata Legambiente. Nel nostro Paese, come riferisce lo stesso rapporto dell’associazione ambientalista, sono stati prelevati 24 dei 124 campioni di uva da tavola esaminati in totale in Europa:

L’analisi, che ha coinvolto i supermercati delle catene Coop, Esselunga, Metro, Lidl e Carrefour in sette regioni (Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania), nei quali l’uva e’ stata prelevata nella settimana compresa tra il 9 e il 16 ottobre permette di confrontare i dati raccolti in Italia, Francia, Olanda, Germania, Ungheria, per un totale di 124 campioni di uva, dei quali 24 prelevati nel nostro paese.