Assai significativo, tra i cluster presenti all’Expo2015 di Milano, è quello dedicato alle zone aride: un cluster che comprende otto paesi e sei differenti padiglioni, un gruppo di stati dove la produzione alimentare è cruciale e le sfide presentate dal territorio più ostiche rispetto ad altre realtà. La desertificazione, i cambiamenti climatici, la necessità di nuove tecniche sostenibili di coltura e produzione del cibo sono temi comuni: vediamo, per ogni paese, le caratteristiche specifiche delle installazioni.
Somalia
Expo2015, padiglione Somalia: la vita può prosperare anche in zone aride
Il padiglione della Somalia all’Expo2015 di Milano, che potrà essere visitato fino alla fine di ottobre, ha come tema “L’abbondanza da poca acqua – Somalia: i suoi animali, i suoi profumi. Il padiglione somalo fa parte del cluster dedicato all’alimentazione e alla nutrizione nelle zone aride.
Navi dei veleni, le immagini shock di Greenpeace dalla Somalia (fotogallery)
Luglio 1997, Somalia. Nel corso dei lavori per la costruzione del porto Eel Ma’aan (ci teniamo a precisare, realizzato da imprenditori italiani) vengono interrati numerosi container di provenienza sconosciuta. La magistratura indaga, anche sulla base delle numerose testimonianze, e scopre che nel periodo dal 1990 al 1997 la terra somala è oggetto di un traffico illecito di rifiuti pericolosi che vengono seppelliti nel suolo africano e fatti scomparire per sempre. Compaiono ombre anche sulle indagini per il ritrovamento del relitto Cunski al largo di Cetraro:
Il Ministero britannico della Difesa ha offerto al governo italiano mezzi e personale qualificato per effettuare le ricerche sottomarine a un prezzo inferiore rispetto a quello proposto da Mare Oceano, di proprietà della famiglia Attanasio, che ha effettuato l’operazione. Perché l’offerta britannica è stata rifiutata? Quali sono i termini del contratto della Mare Oceano? Non ce lo dicono! Sappiamo, però, che Diego Attanasio è coinvolto nel caso “Mills-Berlusconi”.