Risparmio energetico, gli studi recenti si focalizzano con sempre più frequenza sui piccoli e non tanto piccoli device tecnologici quali smartphone e tablet, sempre più diffusi nel mondo. E a ben vedere: secondo uno studio pubblicato su Le Monde l’iPhone arriva infatti a consumare più di un frigorifero.
smartphone
Ambiente, aumenterà di 10 volte la richiesta di metalli
Il consumo dei metalli in tutto il mondo è destinato a crescere di 10 volte tanto nei prossimi anni, divendendo una richiesta insostenibile per il Pianeta e per l’ambiente: sia il sovrasfruttamento delle miniere sia per le persone che vi lavorano senza adeguate tutele e protezioni. A dare la notizia è l’Unep, l’agenzia dell’ONU per l’ambiente.
Nucleare, gli smartphone giapponesi rilevano le radiazioni
E’ stata talmente tanta la paura scaturita dai fatti di Fukushima (e fa paura anche adesso), che le aziende tecnologiche si sono adattate ed hanno deciso di sfruttare anche questo aspetto sociale. Per questo in Giappone se acquistate oggi uno smartphone potreste trovare una funzione che non esiste in nessun’altra parte del mondo: il rilevatore di radiazioni. Lo ha inventato la Softbank Corp, una società telefonica che ha una buona fetta di mercato in quel Paese.
Il cellulare individua l’inquinamento acustico
I cellulari potrebbe presto essere utilizzati per combattere l’inquinamento acustico, un paradosso che coinvolgerà anche quelli che lo provocano con le loro suonerie. Nel tentativo di rendere le città più tranquille, l’Unione europea ha imposto agli Stati membri di creare mappe acustiche delle loro aree urbane, da aggiornare una volta ogni cinque anni.
Piuttosto che distribuire sensori costosi in tutte le città, le mappe sono spesso create utilizzando modelli predittivi a seconda delle varie fonti di rumore, come aeroporti e stazioni ferroviarie. Nicolas Maisonneuve della Sony Computer Science Laboratory di Parigi, in Francia, afferma che tali mappe non presentano un quadro fedele dell’esposizione dei residenti al rumore. Per avere un quadro più preciso, il team di Maisonneuve ha sviluppato NoiseTube, una applicazione software scaricabile che utilizza gli smartphone per monitorare l’inquinamento acustico.
L’obiettivo era quello di trasformare il cellulare in un sensore ambientale
spiega Maisonneuve.