Nucleare Italia, Bonelli (Verdi): Ministero Ambiente trucca le cifre

Un incontro a senso unico, così Angelo Bonelli, presidente italiano dei Verdi, a proposito del convegno Produzione di energia elettrica da centrali nucleari: gli aspetti ambientali e l’esperienza francese, promosso dalla Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale – Via e Vas – del ministero dell’Ambiente in collaborazione con l’Ambasciata di Francia.
Una due giorni a Palazzo Marini, a Roma, per discutere insieme ai tecnici francesi dell’impatto ambientale delle centrali nucleari, dei siti papabili e dello smaltimento delle scorie.

Temi caldi, quelli del rischio radiologico delle aree interessate e della sicurezza degli impianti, trattati, stando a quanto afferma il leader dei Verdi, in modo poco obiettivo: l’ennesimo tentativo di svendere il nostro Paese alle multinazionali francesi dell’atomo, imponendo ai cittadini la svolta nucleare.
Ed è polemica anche sui dati diffusi dal Ministero dell’Ambiente, quelli relativi alle cifre del risparmio in bolletta, tanto decantato come diretto vantaggio di un ritorno all’energia nucleare.

Nucleare: inizio lavori per centrale iraniana

Ancora pochi giorni e dal 21 agosto la Russia darà il via al caricamento dell’uranio per l’impianto di Bushehr nel Sud del Paese. L’apertura di una centrale nucleare in Iran era attesa da 35 anni e, nonostante la richiesta di rinvio dell’Occidente, tra 3 giorni la centrale aprirà le sue porte.

La notizia è stata confermata da Ali Akbar Salehi, capo del programma nucleare iraniano.

Il nucleare tenta di diventare ecologico

Uno dei problemi principali dell’energia nucleare, oltre al costo eccessivo, all’alta pericolosità e ai tempi biblici per la sua produzione, è senza dubbio lo smaltimento delle scorie radioattive. La “spazzatura” delle centrali nucleari infatti non si può smaltire come tutte le altre in quanto altamente tossica e pericolosa, e poco biodegradabile, dato che ci mette circa un milione di anni per scomparire naturalmente.

Su questo punto però gli scienziati stanno cercando di trovare una soluzione: riciclare anche le scorie radioattive. Negli Stati Uniti è in progettazione un reattore nucleare in grado di produrre energia bruciando gli scarti delle altre centrali. Ciò rientrerebbe nel famoso processo di fusione, quello che avviene con la bomba atomica ma che ancora non è stato possibile controllare dall’uomo. In questo modo, garantiscono gli americani, nella centrale verrebbero inserite le scorie di 15 centrali nucleari classiche, in maniera tale da ridurre il quantitativo di scarto da stoccare al solo 1% rispetto all’attuale.