L’iniziativa Ali Verdi di Netafim e Cascina Pulita permette agli agricoltori di smaltire gratuitamente le ali gocciolanti a fine stagione, guadagnando inoltre 15 euro per ogni tonnellata di materiale smaltito. Dato il successo dell’iniziativa la stessa è stata prolungata: per tutti gli operatori agricoli la possibilità di usufruire del servizio gratuito è stata prolungata fino al 30 novembre 2014.
smaltimento rifiuti
Legge di Stabilità, sui rifiuti in discarica si chiude un occhio, anzi due
Legge di stabilità o legge di cecità? Una delle ultime proposte di modifica alla Legge di stabilità del Governo Letta lascia basiti gli ambientalisti: le sanzioni per i comuni che non hanno raggiunto una quota di raccolta differenziata pari al 65% spariscono magicamente, se ne riparla forse nel 2017. In barba ai comuni virtuosi e alla legge di 7 anni fa che obbligava i comuni a ridurre le quote di rifiuti in discarica in favore della differenziata.
Piccoli elettrodomestici, lo smaltimento non è affatto difficile
I piccoli elettrodomestici sono ovunque, in ogni casa. Frullatori, cellulari, ventilatori da tavolo e chi più ne ha più ne metta. Purtroppo tuttavia solo il 18% di questo genere di rifiuti segue il corretto smaltimento e trattamento. Eppure è facilissimo indirizzare i piccoli elettrodomestici rotti o inutilizzabili sulla via del recupero.
I rifiuti italiani? Meno buoni di quelli inglesi
Vi ricordate l’incredibile vicenda accaduta qualche settimana fa quando la Norvegia fece un appello internazionale, gridando all’emergenza rifiuti? L’eccezionalità di quella storia fu che, mentre da noi molte città sono sotterrate dall’immondizia, lì ce n’era troppo poca. Ebbene, l’accordo Italia-Norvegia (ma anche Italia-Svezia o Danimarca) per risolvere un problema comune non si può fare. Il motivo? Siamo ancora troppo arretrati dal punto di vista dello smaltimento corretto.
Ecologia, la seconda occasione: per dare vita ai nostri rifiuti
Cosa lasceremo in ererdità alle future generazioni? Rifiuti.
Già…viene in mente il cartone animato della Disney Wall-E che, futuristicamente, immmagina un Pianeta Terra ricoperto dai rifiuti che generazioni e generazioni di umani non sono riusciti a riciclare ma hanno accumulato, accumulato, fino a quando la spazzatura è divenuta troppa da rendere invivibile il Pianeta e il piccolo robot viene mandato in missione alla ricerca di una piantina, il simbolo della natura che rinasce. Siamo davvero lontani da questo futuro?
Ambiente ed ecomafie, alcuni dati
Il giro d’affari delle ecomafie nel nostro Paese ammonta a circa 16,6 miliardi di euro. Con un fatturato da multinazionale, il volume dei traffici illeciti copre gran parte dell’economia italiana a cominciare dalla raccolta e dallo smaltimento dei rifiuti, all’abusivismo edilizio, al traffico di animali esotici e a rischio estinzione, agli incendi dolosi, alla distruzione del paesaggio. E questi sono gli illeciti solo per quel che riguarda le tematiche ambientali.
Pannelli solari da sostituire? Ci pensa Ecolight
In Italia esistono 52 milioni di pannelli solari ma, nonostante la sempre maggiore attenzione verso il corretto smaltimento di rifiuti, non esiste nemmeno un punto di raccolta/smaltimento e trattamento di questi moduli. Il più vicino a noi è in Germania, ma possiamo affidarci a ditte tedesche per smaltire i nostri pannelli? E lo spirito ecologico del chilometro zero e dell’abbattimento delle emissioni che fine fa? Per questo la Ecolight è entrata nel mercato proprio con tale intento: ritirare i pannelli solari rotti o vecchi per recuperarne le parti fondamentali.
SISTRI, come gestire e ottimizzare lo smaltimento dei rifiuti
Il SITRI è un sistema di tracciabilità dei rifiuti efficace per controllare e monitorare costantemente lo smaltimento dei rifiuti tossici e pericolosi dalle industrie alle discariche, ma non di semplice utilizzo. Molto spesso imprenditori e trasportatori hanno lamentato poche informazioni sulla compilazione delle schede di movimentazione rifiuti e sulla consegna delle pen drive operative; e molti non sono ancora a conoscenza delle modifiche apportate al nuovo Sistema di tracciabilità. Per un supporto a chi lavora con il SISTRI è stato ideato Prometeo Sistri, un software gestionale facile e chiarificatore, di Informatica EDP s.r.l.
Rifiuti Napoli, la Spagna non rispetta l’accordo
Dopo mesi di trattative e strette di mano, la Spagna dice “no” ai rifiuti di Napoli. Il direttore generale del Dipartimento di prevenzione e qualità dell’Ambiente dell’Andalucia, Jenus Nieto, ha
Rifiuti hi-tech, la denuncia di Greenpeace sul falso ritiro gratis
Greenpeace in occasione delle feste natalizie e della corsa agli acquisti di regali hi-tech ha dato vita ad un’inchiesta per capire come negozi e negozianti mettono in atto il decreto D.M. n. 65 del 2010, entrato in vigore lo scorso giugno per lo smaltimento dei rifiuti elettronici.
Ebbene, il 51% dei rivenditori di apparecchi hi-tech non adempie all’obbligo di smaltire gratuitamente i prodotti tecnologici usati a fronte di un nuovo acquisto. I volontari di Greenpeace hanno monitorato 107 negozi in 31 città italiane delle principali catene di distribuzione: Euronics, Mediaworld, Trony, Unieuro, Eldo che rappresentano il 70% della quota mercato nel nostro Paese. Eldo è la catena di distibuzione che più rispetta l’ambiente, con il 60% dei negozi che ritirano gratuitamente l’usato; seguito da Mediaworld (il 50% dei negozi ritira gratis l’usato), Trony (48% dei negozi) e Unieuro (47%). Euronics si posiziona all’ultimo posto della classifica, con solo il 45% dei punti vendita che rispetta la legge vigente.
Rifiuti speciali
Rifiuti speciali
I rifiuti, ossia
qualsiasi sostanza od oggetto che rientri nelle categorie riportate nell’allegato I e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi.
Sono classificati in base alla normativa D.lgs 152/06 in rifiuti urbani e rifiuti speciali, a seconda della loro origine. Si classificano poi in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi, in base ai loro effetti sulla salute e sull’ambiente.
L’origine dei rifiuti e la loro provenienza si può identificare attraverso un codice di sei cifre, stabilito dalla direttiva 75/442/CEE di cui abbiamo riportato la definizione. L’allegato I, conosciuto come Catalogo Europeo dei Rifiuti (CER) e revisionato costantemente, è una terna di coppie di numeri che identificano la tipologia del rifiuto.
Rifiuti, l’Ue boccia l’Italia: niente piano, niente fondi
Si è conclusa ieri la visita del capo delegazione della Commissione europea Pia Bucella, chiamata dal governo italiano per monitorare la situazione in Campania e sostenere l’Italia nell’emergenza rifiuti.
Dopo aver visto il sito di stoccaggio di Taverna del Re, assieme al presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale Luca Colasanto l’ispettore ha bocciato l’Italia per la mala gestione dei rifiuti in Campania, commentando
Spero che questi due giorni siano serviti a chiarire cosa deve essere fatto. Adesso aspettiamo che si faccia quello che si deve fare. E’ l’ultima volta che vengo a Napoli, perché se questa volta non si dovesse lavorare per risolvere il problema, dovremo inviare nuovamente l’Italia alla Corte di Giustizia.
Ha poi continuato
I fondi sono sospesi ma sono sempre destinati alla gestione dei rifiuti in Campania. Potranno essere sbloccati quando vi sarà un piano di gestione rifiuti.
Il progetto dovrà essere presentato entro il prossimo aprile, solo a quel punto i 145 milioni di euro saranno dati all’Italia per piani di intervento e smaltimento. Il capo delegato ha proposto per il momento di incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti e di riciclo, di favorire agevolazioni fiscali a quei territori che concederanno l’apertura di discariche controllate (altre?) e, come altra soluzione al problema, si propone il termovalorizzatore di Acerra.
Rifiuti Campania, “Dopo due anni la situazione non è molto diversa”
Il capo degli ispettori dell’Unione europea, Pia Bucella, è stato a Napoli per monitorare la situazione rifiuti, la raccolta e lo smaltimento in discarica
Dopo due anni la situazione non è molto diversa. Ci sono ancora rifiuti per strada e non c’é una rete integrata per la gestione della differenziata. Il ciclo virtuoso che chiediamo da tre anni e mezzo ancora non si vede.
Questo il suo primo commento.
Abbiamo parlato per tre ore della problematica relativa alla sentenza della Commissione europea del 4 marzo che ha condannato l’Italia per non aver realizzato una rete integrata di trattamento dei rifiuti in Campania per non aver avviato lo smaltimento del pregresso, le cosiddette ecoballe. Siamo favorevoli a liberare i fondi non appena ci sarà un piano di gestione adottato e implementato. Non basta un piano sulla carta, ma deve essere realizzato fattivamente.
Ha poi riferito Pia Bucella dopo il suo incontro con l’Assessore all’Ambiente della Regione Campania.
Inceneritore
Inceneritore
Gli inceneritori sono impianti per lo smaltimento dei rifiuti attraverso un processo di combustione ad alta temperatura, l’incenerimento, appunto. I rifiuti vengono così ridotti in effluenti gassosi, polveri e ceneri, ma anche usati per produrre energia elettrica, ottenuta dal vapore sprigionato durante la combustione o teleriscaldamento. In tal caso gli impianti sono detti inceneritori con recupero energetico, o termovalorizzatori.
I rifiuti che vengono smaltiti mediante inceneritore sono principalmente quelli che finiscono in discarica poiché non riciclabili: i RSU (Rifiuti Solidi Urbani), i rifiuti speciali ed in alcuni casi anche i fanghi di depurazione, i rifiuti dell’industria chimica ed i rifiuti medici. Prima di essere inceneriti, i rifiuti vengono sottoposti a trattamenti per eliminare i materiali non combustibili, come metalli, vetro e inerti, e la frazione umida, ossia la materia organica e gli scarti alimentari, agricoli. I rifiuti trattati sono detti CDR, combustibile derivato dai rifiuti, o ecoballe.