Torniamo a parlare di nucleare non perché ci siano in progetto nuove centrali in Italia (per fortuna), ma perché il Guardian ha pubblicato un rapporto che dimostra ancora una volta quanto non è per nulla vero che si tratta di una fonte energetica conveniente. Tutt’altro, visto che a conti fatti i costi sono più dei ricavi, solo che i costi sono sostenuti dalla collettività ed i ricavi vanno nelle tasche dei privati. Non si parla qui del normale funzionamento della “macchina” nucleare, ma i costi per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi che, si sa, sono i più pericolosi in assoluto.
smaltimento dei rifiuti radioattivi
Fukushima dopo tsunami, recuperati il 5% dei rifiuti
A circa un anno dal sisma che ha devastato parte del Giappone e causato l’incidente nucleare di Fukushima, si contano ancora i danni e si raccolgono (poco o quasi nulla) dei rifiuti. E’ stimato che solo il 5% dei detriti dovuti al sisma siano stati recuperati, inceneriti o smaltiti. A dare la notizia è lo stesso ministro dell’Ambiente giapponese, Goshi Hosono, che chiede un maggior sostegno da parte dei governi locali per arginare il problema.
Scorie nucleari, approvata legislazione UE
Ci vorranno dei bunker per stoccare le scorie nucleari. E’ questa in sostanza la decisione della Commissione Europea che ha deciso sulle modalità di smaltimento dei rifiuti provenienti dalle centrali nucleari. Una modalità di smaltimento che, per quanto sarà stringente, renderà ancora meno economico utilizzare questa fonte energetica. Il provvedimento varato ieri pone i confini dell’azione in materia nucleare, facendo un po’ d’ordine nella giungla di scorciatoie ed altri escamotage trovati dai Paesi che detengono le scorie, compresa l’Italia che, ricordiamo, anche se non ha centrali nucleari attive, ancora non riesce a smaltire quelle di 30 anni fa.
Energia nucleare senza rischi: una possibile svolta

Se solo si risolvesse il problema delle scorie nucleari, è probabile che questa forma di energia sarebbe una valida risorsa per il pianeta, dal momento che oggi viene poco utilizzata proprio per i rischi che si corrono nello smaltimento dei rifiuti.