smaltimento plastica

Aziende sostenibili: come smaltire la plastica

Sono molte, fortunatamente, le aziende italiane e internazionali che hanno maturato una nuova sensibilità nei confronti dell’ambiente. Si tratta di un dato importante, visto che l’attività produttiva e la distribuzione

Smaltimento e riciclo pannelli fotovoltaici, nasce la prima filiera italiana

Ieri parlavamo della crescita della produzione di energia da fotovoltaico in Italia che ha raggiunto gli 11 mila MW installati proprio quest’anno facendoci balzare insieme alla Germania al vertice delle nazioni leader mondiali nel solare fotovoltaico. Nell’ambito della conferenza “Energia: Una nuova politica energetica per la Germania e l’Italia. L’esempio dell’energia solare e dell’elettromobilità”, un evento promosso dall’Ambasciata tedesca, il presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile Edo Ronchi si interrogava sugli scenari futuri dell’energia solare nel nostro Paese: costi, incentivi, capacità della rete di gestire e distribuire una produzione sempre crescente. Ronchi ha insistito anche sulla necessità di pensare alla spazzatura solare ed a tutte quelle componenti di impianti e pannelli che possono essere reimpiegate.

I rifiuti campani fruttano alla Svezia 40 euro a tonnellata

Quaranta euro a tonnellata, a tanto ammonta il prezzo da pagare alla Svezia per lo smaltimento di una tonnellata di rifiuti made in Campania. Riporta  La Stampa che la Hem, società energetica svedese, con la spazzatura degli altri ci fa i miliardi e nello stesso tempo riduce i costi delle bollette a carico dei cittadini, pensate un po’, parliamo di tagli sugli oneri in una percentuale del 20%. Energia e ricchezza importate dalla Campania facendosi pagare, cosa vuoi di più dalla vita, un termovalorizzatore! Eppure sappiamo quanto i termovalorizzatori siano invisi agli stessi ambientalisti. Non ad Halmstad, evidentemente, questo il nome della cittadina svedese situata nel Sud del Paese, che ospita la Hem e che accoglierà i rifiuti di casa nostra a tasche aperte e na ha ben donde visti gli introiti ottenuti dallo smaltimento.

Rifiuti, sabato è il riciclo day

Dopo la pubblicazione del decalogo della raccolta differenziata di qualità da parte del Ministero dell’Ambiente e dal Consorzio nazionale imballaggi (Conai), torna la Giornata Nazionale del Riciclo e della Raccolta differenziata. Come precisa il ministro Prestigiacomo

La raccolta differenziata è la chiave, il punto di partenza essenziale di un corretto ciclo di smaltimento dei rifiuti che, nella loro quasi totalità, non sono uno scarto ma una risorsa che può essere utilizzata come materia prima per realizzare nuovi oggetti o come fonte di energia. In questa direzione la Giornata nazionale del Riciclo e della Differenziata di qualità con l’attivazione di una premialità per i comuni più attivi in questo campo rappresenta un’occasione di divulgazione della cultura del riciclo nell’opinione pubblica ma anche l’opportunità per innescare una concorrenza virtuosa fra le amministrazioni locali per un ambiente sempre migliore.

Ritiro uno contro uno, per Greenpeace non funziona (video)

Ritiro uno contro uno: le cose non vanno come dovrebbero, più precisamente le cose non vanno come sta scritto nel D.M. 65/2010. A denunciarlo è Greenpeace Italia che è andata ad indagare, con telefonate ai rivenditori e sopralluoghi con telecamere nascoste in alcuni negozi di grandi città italiane, portando alla luce delle pecche, è dire poco, un vero e proprio disservizio e un sistema che fa fatica ad adattarsi ai nuovi obblighi previsti dalla legge.

Quella che avevamo salutato come una buona notizia sul fronte del recupero di apparecchi elettrici ed elettronici, in vigore dallo scorso mese grazie all’approvazione della nuova normativa, rischia di tramutarsi in una fumata nera. L’associazione ambientalista ha agito

con la scusa di acquistare un nuovo articolo tecnologico (pc, televisore, frigorifero) telefonando a 9 grandi rivenditori a Milano, Roma e Napoli e recandosi in 3 negozi romani con una telecamera nascosta.

Il risultato?

Ricostruire dopo il terremoto partendo dal riciclo

tronchi di gomma

I vecchi pneumatici ancora integri possono essere arrotolati in tronchi simili a quelli del legname ed essere riutilizzati per le calzature, le borse, e persino costruire le case. Tutto ovviamente con un enorme grazie da parte dell’ambiente. La maggior parte del riciclaggio dei pneumatici in gomma comporta infatti un risparmio nella fabbricazione di nuova gomma e nelle emissioni per lo smaltimento.

Adesso un progetto americano ha intenzione di aiutare la popolazione nella ricostruzione di Haiti, ma anche dopo la recente devastazione del Cile. Il progetto parte da una sovvenzione da parte del New York’s States’ Environmental Services Unit, e si basa su un vero e proprio “registro della gomma“, la quale è stata utilizzata come un sostituto per il legno trattato chimicamente per la costruzione dei muri di sostegno. La gomma è stata scelta, oltre che per la sua abbondanza nelle discariche, anche perché resistente alla decomposizione e utile in zone soggette a terremoti, dato che l’azione delle onde, le esplosioni e gli impatti vengono letteralmente ammortizzati da questo materiale.

Batterie solari, ora si possono costruire in casa

Una volta si diceva che per ricaricare delle semplici batterie come quelle utilizzate per i telecomandi, i-pod e quant’altro, bastava metterle nel congelatore per qualche ora. Poi sono state inventate quelle ricaricabili, che per poterle utilizzare però bisognava sprecare altra energia elettrica.

Oggi è possibile utilizzare delle batterie solari. Dove si trovano? Potenzialmente in tutte le case. L’invenzione arriva dalla Danimarca, e più precisamente dalla mente di Knut Karlsen, un blogger che ha inventato le SunCats, delle pile a carica solare. Come fare? Molto semplice. Servono una comunissima batteria ricaricabile, della colla ed una cella fotovoltaica flessibile (questa forse è un po’ più complicata da trovare). Una volta che abbiamo avvolto la nostra batteria con le celle solari attaccate con la colla, basta collegare la punta della stessa con un filo di rame (come in foto) ed il gioco è fatto.

Scontri a Chiaiano: cresce la tensione dopo la scelta delle 10 discariche

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Dopo gli accesi scontri della notte scorsa, il clima è tornato ad accendersi a Chiaiano: i manifestanti hanno protestato contro alcuni tecnici dell’Amn che tentavano di spostare l’autobus sistemato dai protestanti in modo da bloccare la strada che da Marano porta alla discarica di Chiaiano.

Bastoni, pietre, petardi e bombe carta sono state lanciate contro le forze dell’ordine al grido di “assassini, assassini!“. Una molotov è stata gettata contro lo stesso autobus che ostruiva il passaggio.
Il bilancio degli scontri è di un ragazzo feritosi cadendo da un parapetto, un poliziotto contuso ed uno ustionato dal lancio di una molotov.
La situazione sembra essersi stabilizzata, ma le proteste non accennano a diminuire e per la notte si prevedono altri scontri.