Nucleare: l’Europa prepara gli stress test

La riunione straordinaria del Consiglio europeo dell’energia di lunedì scorso, tenuta a Bruxelles, ha deciso che l’Europa deve capire quanto sono sicure le sue centrali nucleari. La valutazione è stata denominata “stress test” perché simulerà eventi casuali stressanti, per vedere il grado di resistenza delle centrali di fronte ad una serie di fattori, come ad esempio l’attività sismica, le inondazioni, e la perdita di potenza dei reattori, ma si prenderanno in considerazione anche altre eventualità non naturali come disastri aerei o attacchi informatici.

Un’iniziativa importante, ma non sufficiente secondo molti gruppi ambientalisti, anche perché, secondo le prime indiscrezioni come quelle provenienti dal Ministro per lo Sviluppo dell’Ungheria, pare che i risultati non saranno pronti prima della fine dell’anno.

Nucleare, in arrivo nuove norme sulla sicurezza

agenzia di sicurezza nucleare

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo Statuto per l’Agenzia di  sicurezza nucleare, con il compito di stabilire

finalità e compiti istituzionali dell’organismo, è un Ente di diritto pubblico dotato di personalità giuridica e di autonomia tecnica, scientifica, amministrativa e contabile e soggetto al controllo della Corte dei Conti.

Il segretario dell’Associazione italiania nucleare (Ain) Enzo Gatto si dice molto soddisfatto dell’evento perché

con la pubblicazione dello Statuto dell’Agenzia per la sicurezza nucleare l’Italia compie un passo fondamentale verso una nuovo assetto energetico che porterà al paese sicurezza, minori costi, tutela dell’ambiente.

Nonostante gli annunci di Berlusconi, gli italiani sono ancora contro il nucleare

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Non è servita a molto la protesta degli abitanti di Scanzano Jonico che nel 2003 bloccarono l’intera Basilicata, occupando tutte le strade d’accesso e le stazioni che portavano al sito individuato dal Governo per stoccare le scorie nucleari francesi. Quella volta fu un successo, ma forti della memoria corta degli italiani, i nostri governanti, che dopo 6 anni sono sempre gli stessi, ci riprovano, adducendo al favore del popolo che vuole il nucleare.

Ora, a prescindere dai sondaggi che millanta il Presidente del Consiglio, che si sa sono composti da poche centinaia di persone, tutte più o meno vicine a lui, sono molto più credibili i sondaggi che effettua l’Eurispes, un’agenzia di sondaggi europea e quindi non coinvolta tra le aziende del Presidente. Secondo i dati provenienti dal Rapporto Italia 2009, gli italiani che sono contrari al nucleare sono ancora la maggioranza.