Residui Pesticidi 2014

Pesticidi in calo nei prodotti dell’agricoltura

Residui Pesticidi 2014
Un sistema alimentare che conferma l’attenzione alla qualità, ma anche una rete di controlli che nel complesso si rivela efficace nel tutelare la salute ed i diritti dei consumatori. Potremmo riassumere in questo modo i risultati del rapporto “Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti” relativo al 2014 e redatto dalla Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione (DGISAN) del Ministero della Salute. Nei quasi 9 mila campioni analizzati la presenza di residui di trattamenti fitosanitari (tra cui rientrano anche i pesticidi) è risultata nei limiti di legge nella stragrande maggioranza dei casi con poche e limitate eccezioni.

Expo 2015, padiglione Germania, la natura ispira Campi di Idee

Il progetto del padiglione della Germania a Expo 2015 si intitola Campi di idee e presenta affascinanti soluzioni architettoniche che si ispirano al paesaggio tedesco, ai suoi campi e ai suoi prati: una struttura aperta, liberamente accessibile e accogliente in cui i visitatori saranno invitati a una partecipazione attiva e si sottolineerà, in particolar modo, il valore incommensurabile della natura in relazione alle necessità alimentari dell’uomo.

scandalo carne di cavallo italia

Lo scandalo della carne di cavallo potrebbe riguardare anche l’Italia

scandalo carne di cavallo italiaIeri vi avevamo raccontato di uno scandalo che stava investendo la Gran Bretagna, e che riguardava la carne bovina che veniva “tagliata” con la carne di cavallo e di maiale, contravvvenendo a diverse leggi sulla sicurezza alimentare. Oggi si scopre che non solo alcune catene di supermercati britanniche e di fast food sono state truffate, ma anche una multinazionale come Findus, commercializzata anche in Italia, risulta tra le aziende coinvolte nello scandalo.

legambiente dossier sicurezza alimentare

Legambiente: Italia a tavola 2012, ecco cosa mangiano gli italiani

legambiente dossier sicurezza alimentareIl quadro emerso dal rapporto Italia a tavola 2012 di Legambiente e Movimento Difesa del Cittadino denota un Paese in cui anche nella catena alimentare l’illegalità regna sovrana. Se da un lato alcune società cercano di fare dei loro prodotti di qualità delle eccellenze in Italia e all’estero, dall’altro anche grandi nomi di aziende del Made in Italy utilizzano materie prime di scarsa qualità, provenienti da Paesi lontani e non controllate. Dalla mozzarella di bufala prodotta con latte vaccino, all’olio deodato e colorato, si giunge al pesce congelato e venduto per fresco, alle conserve di pomodoro San Marzano provenienti da fuori Italia. Le storie sono tante, proviamo a sintetizzarle.

legambiente dossier Italia tavola 2012

Legambiente, dossier Italia a tavola 2012

legambiente dossier Italia tavola 2012Verrà presentato domani il IX rapporto di Legambiente e del Movimento Difesa del Cittadino Italia a tavola 2012, il dossier sulla sicurezza alimentare. Dopo analisi e studi effettuati da accreditati enti di ricerca, potremo scoprire cosa arriva nei nostri piatti, dalle contraffazioni alle sofisticazioni che “colpiscono al cuore la cucina italiana”. L’appuntamento è per tutti a Roma, nella Sala Parlamentino del Ministero dello Sviluppo Economico, in via Molise 6, alle ore 10.00.

Dal nucleo antifrode dei carabinieri consigli per cibi controllati

Il Nac, il Nucleo Antifrode dei Carabinieri, ha messo in atto l’operazione “Estate Sicura”, volta a un maggior controllo dei prodotti agroalimentari, e proprio dai nuclei antifrode dell’arma arrivano alcuni buoni consigli per i consumatori, affinché possano identificare meglio i cibi sicuri e controllati.

Sicurezza alimentare: in Italia è boom di prodotti contraffatti

Il made in Italy è sempre stato copiato, ma finché si tratta di un capo d’abbigliamento si può chiudere un occhio. Non lo si può fare però quando si tratta di cibo. L’allarme lo lancia il Movimento Difesa del Cittadino che ha stilato un rapporto, intitolato Italia a Tavola 2011, in cui, con la collaborazione di Legambiente, smaschera i prodotti contraffatti che, purtroppo, sono davvero tanti.

Alimentazione, con la crisi si mangia cibo scaduto

Cari amici di Ecologiae, il nostro consueto appuntamento del fine settimana con l’alimentazione sostenibile vogliamo dedicarlo a quella che è un’alimentazione insostenibile, che mette a repentaglio la salute di noi consumatori con l’alibi della crisi economica. Ci arriva notizia dalla Coldiretti di una decisione del Governo britannico che risale ai giorni scorsi, alquanto discutibile in materia di sicurezza alimentare: posticipare la data di scadenza dei cibi o comunque inserire la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” piuttosto che solo “entro e non oltre” per prolungare la presenza dei prodotti sugli scaffali ed arginare in tal modo gli sprechi alimentari.

Agricoltura, rinnovabili e sicurezza alimentare al centro di Agricrete (Asciano 1-4 settembre)

PAC (Politica Agricola Comune), energie rinnovabili ed integrazione in agricoltura, fertilizzazione sostenibile e sicurezza alimentare: sono alcuni dei temi che terranno banco ad Asciano (SI), dal 1 al 4 settembre prossimo, nell’ambito di Agricrete, i Tesori della Terra, una fiera che vede protagonisti indiscussi della scena gli agricoltori ma soprattutto i prodotti, nell’ottica di un futuro sostenibile che cerchi di coniugare qualità e ripresa economica del settore al rispetto del territorio e delle sue preziose risorse agroalimentari. Al centro delle preoccupazioni degli agricoltori l’incertezza che ancora regna sovrana, a poca distanza dal 2013, sulla PAC, la politica agricola comune dell’UE, da cui dipende la sopravvivenza stessa di milioni di agricoltori.

Fame e sicurezza alimentare, in attesa della 30^ Giornata mondiale dell’Alimentazione

A pochi giorni dalla 30^ Giornata mondiale dell’Alimentazione, che si celebra il 16 ottobre 2010, si è riunito nella sede della Fao a Roma il Comitato per la sicurezza alimentare. I temi da affrontare sono molti, a cominciare dall’aumento del costo del cibo a livello internazionale che riduce fortemente l’accesso ai prodotti alimentari nei Paesi più poveri; e dal land grabbing, ossia la svendita delle terre ai privati con il conseguente impoverimento dei piccoli produttori agricoli.

Il Comitato che deciderà le strategie da applicare per lo sviluppo delle politiche alimentari nei Paesi del terzo mondo è composto da Ong, Organizzazioni della società civile, membri delle Nazioni Unite, e soggetti privati provenienti da 35 Paesi, tutti insieme per combattere contro la fame nel mondo, come recita lo slogan della 30^ Giornata mondiale, Uniti contro la fame

Unirsi contro la fame diventa realtà quando stato, organizzazioni della società civile e settore privato lavorano in associazione a tutti i livelli per sconfiggere la fame, la povertà estrema e la malnutrizione.

Pesca sostenibile: cos’è e perché ne abbiamo così bisogno

pesci

L’aumento degli aiuti provenienti dai Paesi sviluppati, destinati specificamente per le infrastrutture di pesca sostenibile nei Paesi in via di sviluppo, potrebbe migliorare la sicurezza alimentare globale, secondo un documento politico redatto da un gruppo internazionale di lavoro di 20 economisti, scienziati marini ed esperti del mare pubblicato sulla rivista Science. I frutti di mare sono una fonte importante di proteine per quasi 3 miliardi di persone in tutto il pianeta, contribuendo per il sostentamento di oltre 560 milioni di persone. Ma una mancanza di una politica coordinata minaccia le forniture di pesce a livello mondiale.

Per contribuire a garantire un approvvigionamento futuro

il prezzo del pesce deve riflettere il costo di mantenimento della salute dell’ecosistema nei Paesi che lo pescano o per la maggior parte delle aziende agricole. Molte sono le importazioni provenienti dai Paesi in via di sviluppo che non sono in una posizione ottimale per gestire le proprie risorse in modo sostenibile

afferma Martin D. Smith, autore del libro e professore associato di economia ambientale Duke University’s Nicholas School of the Environment.

Ecco come cambia lo scenario della pesca con i mutamenti climatici

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Cambiamenti importanti nel settore della pesca stanno avvenendo a causa dei cambiamenti climatici. A risentirne principalmente è la sicurezza alimentare nelle regioni tropicali più negativamente colpite dai cambiamenti climatici, spiega uno studio condotto dal progetto Sea Around Us della University of British Columbia.

Nel primo studio importante per esaminare gli effetti del cambiamento climatico sulla pesca oceanica, un team di ricercatori di UBC e Princeton University ritiene che il cambiamento climatico produrrà importanti mutamenti in termini di produttività della pesca e di approvvigionamento alimentare dell’oceano in tutto il mondo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Global Change Biology.

Le nostre proiezioni indicano che il cambiamento climatico può portare ad un aumento potenziale dal 30 al 70 % della pesca nelle regioni ad alta latitudine e una diminuzione fino al 40% ai tropici

dice l’autore William Cheung, ricercatore presso l’Università di East Anglia in Gran Bretagna che ha condotto lo studio.

No alla presenza di carne clonata sulle nostre tavole

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Da un’indagine dell’Università di Hannover sui salmoni confezionati è emerso che spesso presentano una concentrazione di batteri, tra cui le listerie, molto superiori al consentito. Contaminazioni che possono causare mal di pancia, vomito, diarrea, e, in taluni casi, provocare nelle donne in gravidanza persino l’aborto. Pare che la causa della contaminazione sia da imputarsi alla scarsa igiene nei processi produttivi. L’ agenzia americana Fda e l’ Agenzia europea per la sicurezza alimentare, Efsa, avevano vagliato l’ipotesi di consentire la vendita di latte e carne clonati. Nella relazione dell’Agenzia europea, si leggeva che, nonostante i casi di malattia e mortalità precoce negli esemplari clonati siano significativamente più alti di quelli osservati negli animali riprodotti convenzionalmente, il metodo della clonazione sarebbe potuto essere usato con successo per maiali e bovini. Tuttavia nella consultazione pubblica avviata dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, Coldiretti e Slow Food Italia hanno espresso in maniera definitiva parere negativo sulla possibilità di autorizzare la produzione e la commercializzazione in Europa di prodotti derivanti dalla clonazione animale,annunciandolo in occasione della conclusione della fase di consultazione aperta sul progetto di parere presentato dall’EFSA.