Saranno trasparenti i nuovi pannelli fotovoltaici messi in produzione dalla Sharp, azienda leader nella produzione della tecnologia solare da 50 anni. Saranno di poco meno efficienti rispetto ai pannelli fotovoltaici attuali, ma potranno essere impiegati per la realizzazione di balconi o al posto delle finestre negli edifici e nei grattacieli perché grazie al vetro laminato, permettono il passaggio della luce.
Sharp
Fotovoltaico Calabria: nuovo impianto Enel Green Power-Sharp
Si risparmieranno 5.800 tonnellate annue di anidride carbonica (CO2), e non saranno bruciati combustibili fossi pari a 634 “Tep”, ovverosia tonnellate di petrolio equivalenti. E’ questo il risparmio ambientale che garantirà nella Regione Calabria, ed in particolare ad Altomonte, frazione Serragiumenta, un impianto fotovoltaico a terra avente una capacità complessiva cumulata pari a 5 MW.
L’impianto è stato infatti completato da “ESSE”, una joint venture paritetica tra la controllata verde di Enel, Enel Green Power, ed il colosso giapponese Sharp; “ESSE” sta infatti per Enel Green Power & Sharp Solar Energy. L’impianto fotovoltaico è stato realizzato proprio con i pannelli solari Sharp a fronte di una capacità di produzione di energia pulita pari annualmente a ben 7,5 milioni di chilowattora, quanti ne bastano per soddisfare il fabbisogno energetico annuo di 2.800 famiglie.
Pannelli fotovoltaici, a Catania nasce la più grande fabbrica d’Italia
La più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici del nostro Paese sarà inaugurata a Catania, queste le decisioni prese il 2 agosto 2010 da Enel Green Power, la società del gruppo Enel dedicata alle energie rinnovabili, Sharp Solar Energy (Esse) e STMicroelectronics, altre aziende leader nelle fonti rinnovabili e nelle energie pulite.
Il progetto 3Sun, che nasce dopo un’intesa firmata il 4 gennaio 2010, prevede un finanziamento di 150 milioni di euro che servirà per realizzare lo stabilimento catanese di moduli e celle fotovoltaiche.
Dal Giappone arriva il telefono fatto dal legno di scarto
Il mondo sembrava essersi dimenticato della tecnologia dei telefonini verdi. Ma dopo un piccolo accenno alla batteria solare, ecco ritornare in voga i cellulari ecologici. Il produttore giapponese di tecnologia wireless NTT DoCoMo ha annunciato giovedì scorso di aver creato due prototipi di telefono costruiti con il legno in eccesso derivante da alberi abbattuti durante le operazioni di disboscamento volti a garantire la buona salute delle piantagioni.
I dispositivi sono stati costruiti attraverso la collaborazione tra due delle maggiori aziende mondiali di prodotti tecnologici come Sharp e Olympus, più tanti alberi, i quali fanno parte di un progetto più grande di riforestazione in Giappone. Il modello “sportivo” del prototipo del telefono portatile è fatto dal legno di cipresso, e va sotto il nome di Touch Wood. Nonostante la costruzione in legno, il corpo è resistente all’acqua, insetti e muffe, grazie alla tecnologia 3D di stampaggio a compressione sviluppato da Olympus.
E’ Lenovo l’azienda eco-tecnologica dell’anno
I primi risultati nella battaglia di Greenpeace all’inquinamento prodotto dagli oggetti tecnologici stanno arrivando. Cominciata nel 2006, la ricerca, nonché la pressione dell’associazione ambientalista sulle case produttrici, ha ottenuto di anno in anno dei risultati sempre migliori. L’ultimo aggiornamento, quello dello scorso anno, riportato anche su Ecologiae, riportava soltanto tre aziende virtuose (che raggiungevano appena la sufficienza) a livello mondiale, mentre tutte le altre si interessavano poco o per nulla dell’ambiente.
Ma l’ondata verde che ha colpito tutti i settori della nostra vita quotidiana ha contagiato anche loro, e i risultati di quest’anno sono incoraggianti. La ricerca si basa sull’uso di sostanze chimiche pericolose nei prodotti tecnologici come PVC, ritardanti di fiamma, berillio, ecc; sul consumo di energia elettrica, valutato rispetto allo standard Energy Star; sulla durata, capacità di riciclo e l’uso di materiale riciclato; sul periodo di garanzia e la valutazione dell’energia utilizzata durante la produzione. Un bel pò di criteri a cui non era facile rispondere positivamente.
Ecco le televisioni a risparmio energetico
In tema di ecologia, gli americani sono i primi al mondo. Tra le varie iniziative intraprese, è stato creato dall’ Us EPA (l’agenzia per la tutela dello sviluppo) l’ente noto in tutto il mondo come Energy Star, cioè un marchio che viene apposto su tutti gli elettrodomestici del mondo che hanno certe caratteristiche ecologiche, prima fra tutti il risparmio energetico.
Secondo l’EPA i nuovi modelli di televisore appena usciti sul mercato o pronti per uscire sono capaci di ottenere un risparmio energetico di circa un terzo rispetto alle tv che sono attualmente presenti nelle nostre case. Questo significa che l’Energy Star ha segnalato sul suo sito internet tutti i modelli che faranno risparmiare ai cittadini un pò di soldi in elettricità, e all’ambiente un bel pò di inquinamento.
La buona notizia: previsto aumento dei campi fotovoltaici e dell’occupazione in Italia
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