Orti urbani: nuovi prototipi per serre hi-tech

Le riflessioni sulle opportunità fornite dall’agricoltura urbana e la tendenza universale al riconoscimento della sua importanza si traducono in una moltitudine di progetti che vanno dalla semplice messa a coltura di un orto sul prato condominiale, all’organizzazione di reti di orti didattici nelle scuole e nelle università, ai progetti di valorizzazione delle aziende agricole, un tempo periurbane ed ora intarsiate nello sprawl della città, come parchi agricoli di città.

L’orto-mania dilaga ovunque. Più è densa la città più si manifesta in maniera allegramente ossessiva, meno terreno disponibile c’è maggiore è il desiderio che suscita l’orto, è questo desiderio che ha fatto raddoppiare in un anno la vendita di semi da parte delle grandi produttrici americane di sementi da orticole, semi che sono germinati non in pieno campo ma nei vasi di tetti e terrazze dei palazzi cittadini, come accaduto di recente anche a Torino.

La Dallas del futuro, la prima città 100% sostenibile

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Alcune aziende del campo ambientale evidentemente non stavano scherzando quando hanno annunciato la loro intenzione di costruire il “primo blocco pienamente sostenibile” d’America a Dallas, in Texas. Dopo aver consultato i designer di 14 Paesi diversi, sono stati scelti tre vincitori. Il progetto è del tutto nuovo perché non si tratta di qualche sporadico palazzo con qualche pannello solare o con il giardino sul tetto, ma di qualcosa immensamente più grande.

La base su cui si fondavano i progetti era che ogni alloggio auto-producesse sia la frutta e la verdura che serve per la sussistenza dell’intero insediamento, che l’energia elettrica, ovviamente da fonti rinnovabili. Anche altre caratteristiche verdi sono state progettate per lo stabilimento che sorgerà al posto del parcheggio di fronte al municipio. Dopo il salto analizzeremo i tre progetti vincitori.