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Ilva, la sentenza non comporta la chiusura degli impianti

ilva sentenza chiusura impiantiSe lo sport nazionale italiano è il calcio, il secondo sport è senza dubbio lo scarica barile. Ancora una volta si ripete la solita storia in cui chi prende una decisione non se ne prende mai la responsabilità, scaricandola sugli altri. E’ accaduto questa volta a Taranto, in sede di sentenza sullo stop ai lavori dell’Ilva. La politica, che si sa è molto più attenta al denaro che alla salute dei cittadini, spingeva affinché le attività dell’azienda continuassero. Dall’altra parte il giudice Todisco aveva disposto la chiusura degli impianti finché non saranno prese le dovute contromisure. Nella sentenza depositata ieri in pratica si dice che è vero che non si può continuare a lavorare in queste condizioni, ma che se si vogliono spegnere gli impianti, la responsabilità è tutta dell’azienda.

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Ilva Taranto, confermata chiusura, ma solo temporanea

ilva taranto confermata chiusura temporaneaL’Ilva di Taranto rimane chiusa, ma non per sempre. Ieri sera è arrivata la sentenza definitiva del Tribunale del Riesame che ha confermato il sequestro degli impianti. A differenza di quanto si temeva però, non rimarranno chiusi definitivamente, ma soltanto finché non saranno effettuati i lavori di ammodernamento richiesti. Viene in questo modo confermata la teoria già esposta in precedenza dal Gip Todisco che aveva messo la salute davanti al lavoro.

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Ilva Taranto, chiusura lontana, ma serve la bonifica

ilva taranto chiusura bonificaLa sentenza del tribunale del Riesame di Taranto la potremo avere da un momento all’altro entro giovedì, ma a quanto pare l’idea che si sta facendo strada nelle ultime ore è di riaprire le aree a caldo in un primo momento sequestrate, ma avviare immediatamente le opere di bonifica. A rischio infatti non ci sono soltanto i quasi 12 mila lavoratori tarantini, per non parlare dell’indotto, ma anche le filiali di Genova e Novi Ligure che “dipendono” da Taranto.