ENPA santuario cetacei bidoni tossici tirreno

Santuario dei Cetacei, la Protezione animali chiede di eliminare i fusti tossici per evitare una catastrofe ambientale

ENPA santuario cetacei bidoni tossici tirreno

E’ un’ipotesi assolutamente inconcepibile

che più di 12 tonnellate di nichel e milibdeno, rifiuti altamente tossici, siano dispersi nei fondali del Tirreno al largo di Gorgona dove di trova il Santuario dei Cetacei. Con queste parole l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) chiede al Ministero dell’Ambiente di fare chiarezza sulla vicenda dei 96 fusti tossici dispersi nelle acque di Livorno dal dicembre scorso.

evitando così una catastrofe ambientale che avrebbe ben pochi precedenti nella storia del Nostro Paese.

Animali, a febbraio tavolo tecnico per Santuario dei Cetacei

Il Santuario dei Cetacei, quel tratto di mare dell’alto Tirreno delimitato dalla costa francese, dalla Sardegna e dalla costa Toscana, dopo 10 anni di iniziative sta per essere davvero protetto. A dare l’annuncio è Greenpeace, una delle associazioni ambientaliste che più hanno contribuito a tutelare e salvaguardare i mammiferi marini e l’ecosistema di questa piccola area del Mediterraneo.

Santuario dei Cetacei sempre più inquinato, la denuncia di Greenpeace

Torniamo a parlare di cetacei dopo aver riportato alcuni dati incoraggianti sulla presenza di specie anche rare nei nostri mari, come i delfini zifi di Civitavecchia, avvistati nell’ambito di una campagna di monitoraggio estivo che ha visto protagonisti i ricercatori dell’Accademia del Leviatano. Stavolta, però, non vi diamo buone notizie sul fronte della tutela di questi animali nelle nostre acque territoriali. Il Santuario dei Cetacei infatti è sempre più inquinato, con gravi rischi per la biodiversità marina e per la salute pubblica. A rivelarlo sono i dati sui livelli di contaminanti registrati nelle acque delle coste liguri e anche di quelle toscane contenuti nell’ultimo rapporto stilato da Greenpeace dal titolo che è di per sé indicativo, Veleni a galla. Fonti inquinanti nel Santuario dei Cetacei, presentato oggi dall’associazione ambientalista.

Balenottere avvistate nello stretto di Bonifacio

Dopo le mante nelle acque della Calabria, lo squalo a Capraia ora è il turno delle balenottere di finire nell’occhio di chi in questa calda estate guarda il mare ed i suoi abitanti. Le balenottere sono state avvistate nello Stretto di Bonifacio, in un’area che si trova all’interno del Santuario Pelagos, tanto protetta quanto ahinoi trafficata tanto che è stata da sempre al centro di polemiche tra gli animalisti e le autorità, in conflitto sul transito continuo di navi, da garantire a tutela del commercio o da privare o comunque arginare a vantaggio dei cetacei.

Greenpeace, salviamo il Santuario dei Cetacei dal rigassificatore offshore

Il Santuario dei Cetacei viene di nuovo messo in pericolo dall’uomo. Questa volta a mettere a repentaglio la vita di delfini e balene è un progetto di cui pochissimo si è parlato, ma che certo non è sfuggito a Greenpeace.

Si tratta della realizzazione di un rigassificatore offshore davanti la costa tra Pisa e Livorno, dove non solo si trova il Santuario dei Cetacei, ma anche le Secche della Meloria, da poco Area Marina Protetta. Il ministero dell’Ambiente ha dato il via libera alla realizzazione dell’impianto e ad ulteriori modifiche che potrebbero comportare altri danni ambientali.

Sogliole inquinate nel Santuario dei Cetacei, il rapporto di Greenpeace

Di solito le aree protette dovrebbero essere zone alle quali gli agenti inquinanti non hanno facile accesso, o la loro presenza davvero impercettibile, mentre le specie che vi abitano dovrebbero vivere in pace e lontane da qualsiasi tipo di pericolo. Purtroppo questa situazione idilliaca non si verifica nel cosiddetto Santuario dei Cetacei, un’area che va dalle coste della Toscana e di parte del Lazio alla Costa Azzurra, passando per la Corsica e la parte Settentrionale della Sardegna.

Ci eravamo già occupati di un potenziale pericolo per quest’area in occasione della Primatist Trophy 2010, ma pare che anche senza questa gara l’inquinamento la faccia da padrone. Secondo un rapporto appena stilato da Greenpeace e pronto per la pubblicazione, il Santuario dei Cetacei è un posto molto inquinato, in cui si possono rilevare alcuni agenti chimici tra i più pericolosi come metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici e bisfenolo A.