A volte ritornano: le lontre nei fiumi inglesi, i leoni marini a San Francisco

Due buone notizie fanno capolino in questa scottante ed infuocata estate, costellata di guerre, disastri ambientali ed inquinamento, sprazzi di speranza o forse, più probabile, semplicemente il risultato di buone politiche, avviate da tempo e che stanno dando i loro frutti, come quasi sempre avviene quando si lanciano progetti di riqualificazione ambientale e di ricostruzione degli habitat. E’ sicuramente questo il caso del ritorno delle lontre nei fiumi inglesi, un vero e proprio rientro massiccio dal momento che, dalla quasi totale scomparsa dal territorio britannico, ora gli animali sono tornati a popolare quasi tutte le contee della Gran Bretagna.

In California è partita la gara ai tetti solari

solare a san francisco

Dopo l’annuncio del sindaco di San Diego di voler spingere per poter arrivare ad avere un giorno il 100% dei tetti della città forniti di un impianto solare, il sindaco di San Francisco, Gavin Newsom, ha annunciato oggi un piano per installare oltre 365 kw di pannelli solari sul San Francisco Housing Authority, e di voler fare altrettanto sui tetti della sua città. I pannelli solari forniscono centinaia di migliaia di chilowatt di energia pulita, energia elettrica rinnovabile per i residenti degli alloggi pubblici. Il progetto si prevede potrà creare 25 posti di lavoro e si concluderà entro la fine dell’anno.

Per ora, annuncia Newsom, i pannelli solari comunali serviranno per dare energia per l’illuminazione stradale. Questa servirà per ridurre i gas ad effetto serra, far crescere la loro economia verde, e

portare lo Stato verso un futuro di energia pulita e rinnovabile.

Il mistero dei leoni di mare spariti nel nulla

leoni di mare a san francisco

Già nel mese scorso, sono stati stimati in almeno 1.500 i leoni di mare al largo del famoso Pier 39 di San Francisco, uno dei più famosi centri commerciali del mondo. Ora, sembra che siano del tutto scomparsi. Dove sono andati a finire? La domanda preoccupa non poco gli animalisti, visto che i leoni di mare sono famosi per la loro pelliccia pregiata.

Gli esperti non si dicono certi, ma sembra che siano spariti per inseguire una fonte di cibo. The Associated Press spiega:

La maggior parte della mandria probabilmente ha seguito i loro cibi preferiti, sardine e acciughe. Gli animali cominciarono a lasciare [il molo] in massa il giorno dopo il Ringraziamento, quasi come se qualcuno avesse emesso un ordine. Ma il fatto che i leoni di mare siano rimasti lì per così tanto tempo è ancora più strano della loro scomparsa.

Nonostante la natura insolita di entrambe le situazioni, gli esperti non sono particolarmente preoccupati.

Lotta ai cambiamenti climatici: gli sforzi della California ingrossano le casse dello Stato

california-emissioni

Non vuol più pagare per il suo inquinamento, e allora fa pagare gli altri. Lo Stato della California ha adottato una legislazione ambiziosa in merito al cambiamento climatico nel 2006 per ridurre i gas a effetto serra del 25% entro il 2020, e ha lanciato una tassa rivolta alle sue imprese più inquinanti, che ora si vedono costrette a pagare 15 centesimi per ogni tonnellata di CO2 emessa.

La tassa è previsto che porterà circa 63 milioni dollari ogni anno per i prossimi 3 anni nelle casse statali, dopo di che scenderà a 9 centesimi a tonnellata. Le entrate saranno destinate ad aiutare lo Stato nel pagamento dei costi amministrativi di attuazione della normativa sul clima, che prevede un tetto ed un sistema commerciale per lo Stato. Il cap and trade è impostato per entrare in vigore nel 2012.

Compostaggio e biodegradabile, quando le parole ci fanno sentire un falso senso della responsabilità

compostaggio

Stanno diventando sempre più diffuse, e se passate da un ristorante all’altro ve ne accorgereste. Si tratta dei contenitori con la scritta “biodegradabile”, bicchieri di plastica e di cibo usa e getta. Ma quanto c’è di veramente ecologico in loro? Perché dovremmo essere contro lo spreco di plastica usa e getta un po’ più verde? Perché se queste materie plastiche biodegradabili non sono accompagnate dalla possibilità di recuperarle, stiamo rafforzando un falso senso di responsabilità, facendoci credere che stiamo facendo del bene all’ambiente mentre in realtà non è così.

Se l’infrastruttura di compostaggio non è nel posto dove si recuperano i bio-materiali, in pratica non si ha alcuna differenza con la plastica classica onnipresente e non biodegradabile. Ad esempio, la maggior parte dei bicchieri biodegradabili sono fatti di PLA (acido polilattico) in plastica. PLA è un polimero a base di alti livelli di molecole di acido polilattico. Per decomporsi, è necessario spezzare il polimero con l’aggiunta di acqua (un processo noto come idrolizzazione). Il calore e l’umidità sono necessari perché l’idrolizzazione si verifichi. Quindi, se si butta un bicchiere PLA o una forchetta nella spazzatura, dove non sarà esposto al calore e all’umidità necessaria per la biodegradazione, esso potrebbe rimanere lì per decenni o secoli, proprio come una normale tazza di plastica o una forchetta.

Google investe nell’energia solare per abbattere i costi del 60%

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Google sta sviluppando alcune nuove tecnologie solari, che ridurranno il costo da 18 centesimi a Kw-h a poco meno di 5. O almeno, questa è la speranza. Come tutti gli altri, Google è deluso dalla mancanza di innovazione nel settore delle rinnovabili, e così ha deciso semplicemente di fare da sé. Almeno questo è quello che il boss Bill Weihl ha spiegato oggi al Global Climate and Alternative Energy Summit organizzato dalla Reuters a San Francisco.

Alla fine il dato non è nemmeno troppo sorprendente. Google costruisce i propri server, in quanto quelli commerciali sono troppo costosi. La società dunque li può rendere più economici e permette al suo software “fatto in casa” di gestire le interruzioni.

California: lo Stato più inquinato d’America

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Se avete intenzione di fare una vacanza negli Stati Uniti, state bene attenti alla scelta della città dei vostri sogni, potreste rimanerne delusi. Le immagini che ci arrivano dagli States ci raccontano di posti affascinanti, tutto sole e mare, in una terra che si chiama California (chi non ha mai visto una puntata di Baywatch?). Anche gli Eagles cantavano “Sognando la California”, ma forse all’epoca questa terra piena di contrasti non aveva i problemi che ha ora, soprattutto di carattere ambientale.

Lasciando perdere ora altri problemi razziali o politici, concentriamoci sul triste primato che ha uno dei posti considerati Paradiso in Terra. La American Lung Association’s State of the Air 2008 (il rapporto sullo stato dell’aria stilato dall’Associazione Polmone Americano) ha rilevato che lo Stato della California è il più inquinato d’America, e la città di Los Angeles è solo seconda, dietro quella di Pittsburgh. Ma solo da quest’anno, visto che fino all’anno scorso è stata la città più inquinata d’America, primato che mantiene da diversi anni.

Che cos’è l’energia geotermica?

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Ultimamente stiamo sentendo parlare di geotermico come la nuova energia rinnovabile del futuro. E’ molto importante perchè sembrerebbe che ce ne sia talmente tanta disponibilità da scalzare la produttività delle altre fonti rinnovabili, e ce ne sia in quantità sufficiente per tutto il mondo. Ma che cos’è?

L’energia geotermica si basa su un principio molto semplice. Gli studiosi lo definiscono un frigorifero al contrario, cioè come un frigorifero trasferisce aria fredda in un ambiente caldo, l’impianto geotermico trasferisce calore ad un ambiente freddo. Questo calore però non viene prodotto dalla combustione di carbone, petrolio, o altri materiali inquinanti, ma ce lo fornisce la Terra stessa.
Per questo si chiama geotermico, perchè prende il calore da fonti geologiche.

Sacchetti di plastica: divieto di circolazione in tutto il mondo

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I sacchetti di plastica sono i principali responsabili dei crescenti danni ambientali in tutti i Paesi della Terra .
La campagna per proibirne l’uso sta di conseguenza prendendo sempre più slancio un po’ ovunque. Vediamo come viene affrontato il problema da una parte all’altra del mondo.
Il Sud Africa, nel maggio 2003, ha vietato l’impiego dei sacchetti di plastica sottili. In Eritrea, Ruanda e Somalia sono stati banditi nel 2005. La Tanzania ha introdotto il divieto totale nel 2006, il Kenia e l’Uganda hanno messo fuori uso quelli sottili a metà del 2007.
Negli Stati Uniti, la città di San Francisco è stata la prima in assoluto a vietarne l’uso nei grandi supermercati e nelle farmacie nel marzo del 2007. Diversi mesi dopo, anche nel resto della California si approvarono leggi che obbligavano i grandi supermercati a riciclare le buste di plastica.