OGM più sicuri del biologico in quanto a potenziale cancerogeno? Il Consiglio Superiore di Sanità smentisce l’allarme lanciato da Veronesi e Defez sottolineando che non c’è alcun rischio per la salute, in relazione nello specifico all’insorgenza di cancro, connessa al consumo di mais convenzionale. A riportare il verdetto dell’organo è stato lo stesso Ministro della Salute Ferruccio Fazio, rispondendo ad un’interrogazione parlamentare. Si mostra soddisfatto di questa smentita sui rischi del biologico Mario Capanna, presidente della Fondazione Diritti Genetici che aveva chiesto chiarimenti sull’allarme lanciato dai due scienziati.
rischi per la salute
Rifiuti Napoli, quando il futuro è messo al rogo
Emergenza rifiuti a Napoli, non si arrestano i roghi nel capoluogo campano, firmati dalla camorra così come le barricate secondo quanto affermato ieri dal neosindaco Luigi De Magistris. E mentre infuriano le polemiche sul potenziale aiuto delle Regioni del Nord nella risoluzione della drammatica situazione in cui versa la città partenopea, le emissioni di diossina sono libere di circolare, insinuandosi nelle crepe di una salute pubblica già compromessa ed esponendo a rischi a breve, medio e lungo termine le categorie più fragili: gli anziani, gli asmatici, i malati cronici, i bambini. Proprio per quanto concerne le conseguenze dei roghi sulla salute dei più piccoli è intervenuta nelle ultime ore la Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp), lanciando l’allarme sul potenziale impatto di una fase di stallo dell’emergenza.
Rifiuti Napoli, De Magistris: ” Dietro i roghi regia della camorra”
Rifiuti Napoli, ormai un dramma, l’ennesima emergenza degli ultimi giorni ha portato alla luce la necessità di provvedimenti d’urgenza per evitare il diffondersi di epidemie che mettano a rischio la salute pubblica oltre che, ovviamente, per ripristinare livelli accettabili nella qualità della vita dei cittadini e dare una ripulita all’immagine turistica di questa meravigliosa città, insozzata dalla monnezza, avvolta in un lezzo disgustoso che con il caldo delle ultime ore sta divenendo sempre più opprimente e pesa come una cappa di marciume sulle vite degli abitanti. A peggiorare una situazione già a dir poco drammatica contribuiscono i roghi appiccati ogni giorno ai cumuli, sporco che brucia diffondendo emissioni di diossina e trasformando la spazzatura accumulata in rifiuti speciali, ancora più ostici da smaltire.
Mozzarelle blu in una mensa scolastica di Genova
Si torna a parlare di mozzarelle blu, dopo l’allarme diossina e il maxisequestro di circa 70mila latticini tossici a Torino nel giugno scorso; mozzarelle e latticini “dei puffi” destinati alla
Nucleare, una centrale del Canada sversa acqua radioattiva nell’Ontario
Sulla scia dell’allarme nucleare in Giappone, anche nello stato del Canada, si è in allerta per la fuoriuscita di oltre 73mila litri di acqua radioattiva nel lago Ontario.
La causa del disastro ambientale “trascurabile” e senza “implicazioni” per la salute umana, a detta del portavoce della società che gestisce la centrale nucleare responsabile; è in un incidente nell’impianto nucleare di Pickering, centrale gestita dalla società Ontario Power.
BPA
BPA
Il bisfenolo A, meglio conosciuto semplicemente con la sigla BPA, è un estrogeno sintetico utilizzato per indurire il policarbonato di plastica, impiegato ad esempio nei biberon, nelle bottiglie dell’acqua e nella resina epossidica di cui si compongono gli involucri. Si tratta di un composto organico con due gruppi fenolo, noto anche come 2,2-bis (4-idrossifenil) propano, scoperto dal russo A.P. Dianin nel 1891.
Nella definizione della European Food Safety Authority, EFSA:
Il bisfenolo A (BPA) è una sostanza chimica usata prevalentemente in associazione con altre sostanze chimiche per produrre plastiche e resine. L’esposizione al BPA attraverso gli alimenti è dovuta al suo impiego in talune materie plastiche e altri materiali.
Terzigno, ancora proteste per la discarica
Non si placano le proteste degli abitanti di Terzigno, il comune in provincia di Napoli dove è stata aperta una seconda discarica, all’interno dell’area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio.
Marea nera, gli effetti sulla salute
Il capitolo marea nera è tutt’altro che concluso: altre pagine a tinte fosche ci aspettano nei prossimi mesi, anni, decenni: il peggio deve ancora arrivare. Oggi parliamo delle conseguenze sulla salute, presentando i dati forniti da un recente rapporto diffuso dai ricercatori della UCSF (Università di San Francisco) pubblicato sulla rivista dell’Associazione dei medici americani. L’intento è di informare i medici e le comunità costiere sui rischi sanitari di vario genere ed entità, sia a breve che a lungo termine, derivanti dall’esposizione ai vapori tossici, alle palle di catrame ed ai frutti di mare contaminati.
Partiamo da quanto è già avvenuto in Louisiana in questi mesi: secondo i dati raccolti dal Dipartimento della Salute e dagli ospedali dello stato americano, più di 300 persone sono state ricoverate, perlopiù operatori addetti alla ripulitura dell’area del Golfo contaminata, che accusavano mal di testa, vertigini, nausea, dolore toracico, vomito, tosse e difficoltà respiratorie che potrebbero essere dovute all’esposizione agli agenti chimici.
Dai rubinetti campani esce veleno

Tutto è legato, ogni azione deleteria e snaturata provoca più conseguenze, in più sfere della vita dell’uomo e dell’ambiente.
L’ultima, in ordine di arrivo, ma non certo di importanza, è quella emersa nel corso di un’analisi delle acque campane.
Dai rubinetti esce veleno. Ennesimo segno di una contaminazione totale e della grave crisi ambientale ed igienico-sanitaria che sta vivendo questa regione.