Dopo essere stato criticato durante l’ultima campagna elettorale per avere mantenuto poche delle sue promesse in fatto di temi ambientali, a poche settimane dal suo insediamento per il secondo mandato elettorale, Barack Obama ha promesso che il tema del riscaldamento globale rientrerà tra le prime 3 priorità del suo ultimo quadriennio. Negli ultimi 3 anni, spiega il presidente, ha avuto le mani legate su questo tema in quanto il Senato a maggioranza Repubblicana lo ostacolava in ogni politica. Ora, dopo le elezioni, tutto sarà diverso.
riscaldamento globale
Europa 2050, ecco come cambierà a causa del riscaldamento globale
Ormai i 2 gradi di innalzamento delle temperature medie sono solo un’utopia. Secondo la maggior parte del mondo scientifico verosimilmente entro il 2050 la temperatura media globale dovrebbe attestarsi sui 3-4 gradi in più di quanto non fosse qualche decennio fa. Ma cosa questo significherà ancora non sono in molti a capirlo. Per questo la EEA (European Environment Agency) ha redatto un rapporto con le sue previsioni. Andiamo a vedere cosa dovrebbe accadere.
Scioglimento dei ghiacci in Antartide, velocità doppia rispetto al previsto
Gli scienziati del Byrd Polar Research Center hanno da poco diffuso una nuova interpretazione delle rilevazioni relative allo scioglimento dei ghiacci in Antartide: secondo gli studiosi l’effettiva velocità di scioglimento sarebbe il doppio rispetto a quanto sinora calcolato in relazione al West Antarctic Ice Sheet.
Città a rischio inondazioni, ce ne sono anche alcune italiane
Nel 2005 l’uragano Katrina distrusse la città di New Orleans e tutto ciò che si trovava nei pressi del delta del Mississipi. Tre anni più tardi, in un silenzio molto maggiore, il ciclone Nargis ha colpito la Birmania uccidento diecimila volte più persone e, a causa dell’esondazione del fiume Irrawaddy, distrusse diversi villaggi ed intere città. L’elenco è ancora lungo, e potrebbe allungarsi ancora di più. Tutto ciò per dire che oltre all’innalzamento del livello dei mari, il pericolo per l’immediato futuro potrebbe derivare dai delta dei fiumi.
I cambiamenti climatici esistono già per le compagnie assicurative
Abbiamo visto in passato come alcune delle principali compagnie di assicurazione del mondo abbiano già cominciato a fare i conti con il riscaldamento globale. Ora uno studio pubblicato su Science dimostra come queste stiano già facendo affari con un fenomeno che alcuni politici e scienziati continuano imperterriti a negare. Stando ai dati raccolti, pare che a causa dei cambiamenti climatici si perdano circa 50 miliardi di dollari all’anno. Una cifra più che raddoppiata rispetto al 1980, al netto dell’inflazione.
Documento IPCC online, ecco il suo contenuto
Nei giorni scorsi un documento dell’IPCC, il panel delle Nazioni Unite che si occupa di cambiamento climatico, è trapelato in via non ufficiale in rete. Alla diffusione della notizia abbiamo vissuto più o meno le stesse sensazioni di qualche anno fa quando delle email riservate dei revisori della rivista scientifica Science, in cui si faceva riferimento a dati non veri sul riscaldamento globale, dette adito e coraggio ai negazionisti che affermavano che si tratta di una montatura. Oggi ci hanno riprovato, ma sono stati subito fermati.
Il riscaldamento globale non è legato all’attività solare, ora è ufficiale
Alla teoria del riscaldamento globale, ormai non più negabile, oggi i negazionisti più accaniti rispondono che non è colpa delle attività umane ma delle attività solari. Secondo questo modo di pensare, le nostre temperature globali sono aumentate perché il sole è diventato più caldo. Oggi arriva una conferma del contrario da parte dell’IPCC, il panel delle Nazioni Unite che studia il fenomeno del cambiamento climatico, che ha negato che i due fenomeni possano essere collegati.
Riscaldamento globale, 2012 vicino al record storico
Quando si parla dell’anno più caldo della storia, quello che ci viene subito alla mente è il 2003. Quello è stato senza dubbio l’anno in cui mediamente le temperature sono state più elevate, compresa un’estate terribile. Gli anni successivi sono stati mediamente più caldi del normale, ma meno delle registrazioni del 2003. Secondo i principali scienziati del clima pare che quello che è quasi finito possa essere l’anno del record.
Conferenza di Doha, ecco le proposte dell’Unep
Limitare i danni del riscaldamento globale è ancora possibile. A dirlo non è un ambientalista dell’ultima ora ma l’Unep, Programma Ambientale delle Nazioni Unite, che ha presentato i suoi calcoli ieri alla conferenza sul clima di Doha che sta ormai volgendo al termine. Stando a quanto dichiarato dal segretario dell’Unep Achim Steiner, anche se è molto difficile, ancora è possibile rimanere al di sotto della soglia fatidica dell’incremento delle temperature di 2 gradi. Si ma come?
Riscaldamento globale, le temperature saliranno di oltre 4 gradi
Qualche anno fa il mondo scientifico, di solito diviso su tutto, stabilì con la piena condivisione che le temperature medie globali non sarebbero dovute aumentare di più di 2 gradi Celsius, altrimenti sarebbero accaduti dei disastri colossali. Ebbene, non solo è impossibile rimanere sotto tale soglia (abbiamo quasi raggiunto il primo grado), ma sarà più che raddoppiata.
Innalzamento del livello dei mari 60% più veloce del previsto
Ormai è ufficiale, il tanto bistrattato IPCC che aveva previsto i fenomeni del riscaldamento globale e dell’innalzamento del livello dei mari, secondo gli scettici in maniera troppo catastrofica, in realtà è stato ottimista. Diverse ricerche hanno mostrato che era stato sin troppo cauto nel calcolare il fenomeno, ed ora arriva l’ennesima indicazione di quello che in realtà dovrebbe essere. Il calcolo lo ha effettuato il Potsdam Institute, il quale parla del 60% di innalzamento dei mari più rapido del previsto.
Riscaldamento globale, perse 4 mila tonnellate di ghiaccio in 20 anni
Molti scienziati si sono opposti all’idea del riscaldamento globale che farebbe perdere ghiaccio ai poli in quanto, secondo alcune teorie non molto condivisibili, se il ghiaccio si perde da una parte rispunta da un’altra. Una recente ricerca effettuata analizzando i dati satellitari invece racconta tutto un altro scenario. In Groenlandia ed in Antartide il bilancio tra ghiaccio perso e guadagnato è evidentemente in favore di quello perso, dato che rispetto a 20 anni fa ne abbiamo quattromila tonnellate in meno.
Clima, il nuovo quadro dell’OMM tra eventi estremi e pessime prospettive
L’OMM, l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, propone il suo nuovo quadro sullo stato mondiale del clima: tra l’intensificazione continua degli eventi estremi, lo scioglimento dei ghiacci e le pessime prospettive future c’è davvero di che preoccuparsi.
Doha 2012, iniziata la 18ma conferenza ONU sui mutamenti climatici
È iniziato ieri l’importante summit di Doha 2012, la 18ma conferenza ONU sui mutamenti climatici, per la prima volta organizzata in Medio Oriente, a Doha, nel Qatar. La conferenza vede più di 17 mila tra rappresentanti ed esperti di 194 paesi differenti coinvolti nella delineazione delle strategie future che il mondo dovrà mettere in atto per contrastare i cambiamenti climatici. Vedremo decisioni forti, questa volta?