Animali in via d’estinzione: nuove speranze per i koala

Anche se i koala non sono ufficialmente considerati minacciati dall’IUCN o dal governo australiano, le popolazioni di tutte le specie autoctone sono in declino da anni. La situazione nel Nuovo Galles del Sud, in particolare, è grave. Ma in una città, Gunnedah, la popolazione di koala è sorprendentemente in aumento. Questa anomalia, suggerisce uno studio recente, potrebbe fornire indizi utili per la protezione della specie in tutta l’Australia.

La caccia, diffusa nella prima parte del 20° secolo, ha portato il koala sull’orlo dell’estinzione. Dal 1927, il divieto di attività venatorie e le attività di conservazione della specie hanno consentito di ricostruire alcune popolazioni, ma la deforestazione, la frammentazione degli habitat e le malattie hanno rallentato questa crescita ed hanno portato a un ulteriore calo in alcuni luoghi.

La riforestazione può mitigare la lotta ai cambiamenti climatici

riforestazione

Gli scienziati dell’Università dell’Oklahoma e dell’Università Fudan di Shanghai, in Cina, hanno scoperto che il rimboschimento e l’imboschimento (la creazione di nuove foreste) possono ridurre il potenziale dei boschi di diminuire i cambiamenti climatici. Yiqi Luo, professore di ecologia al College UO delle Arti e delle Scienze, Dipartimento di Botanica e Microbiologia, e Changzhang Liao, Bo Li e Changming Fang, docenti di ecologia presso l’Università Fudon, Dipartimento di Ecologia e Biologia Evolutiva, hanno esaminato se le piantagioni possiedono lo stesso stock di carbonio degli ecosistemi delle foreste naturali.

In sintesi 86 studi sperimentali tra le piantagioni e le loro controparti, le foreste naturali, hanno dimostrato che le riforestazioni riducono in modo sostanziale gli stock di carbonio negli ecosistemi rispetto alle foreste naturali.

Queste diminuzioni delle scorte di carbonio degli ecosistemi dovrebbero essere considerate, insieme ad altri prodotti forestali come il legno raccolto, quando l’attenuazione totale del rimboschimento viene valutata.

ha spiegato Luo. Questo studio sfida l’idea che la crescita di specie non indigene o il potenziamento di quelle native nel territorio forestale faccia ottenere rendimenti maggiori sul recupero del carbonio dall’aria. Essi si dicono contro la sostituzione delle foreste naturali con il rimboschimento, notando che già soltanto l’imboschimento può contribuire ad evitare il cambiamento climatico.

Las Gaviotas: la comunità fuori dal mondo che ha scoperto prima di altri le energie rinnovabili

giungla colombiana

Sembra una fiaba per bambini, ma è realtà. Una comunità nel profondo della giungla selvaggia della Colombia, vive nonostante sia stata tagliata fuori dalla società quasi 40 anni fa. Dopo che il resto del mondo le ha voltato le spalle, all’improvviso ha attirato un grande interesse. Si è scoperto che questa comunità ha trovato qualcosa di cui il resto del mondo ha bisogno: l’energia. E non solo una nuova fonte di approvvigionamento, ma qualcosa di ancora migliore. Hanno capito come essere sostenibili, senza influenze o risorse esterne. La sua storia è raccontata dal New York Times.

Nel 1960 un italiano emigrato in Colombia, Paolo Lugari, mentre viaggiava attraverso il Paese, si fermò in un terreno abbandonato e immaginò un intero villaggio davanti ai suoi occhi. Il terreno era così povero e la zona così remota che i visitatori dovevano passare punti di controllo della guerriglia o volare fino lì, così nessuno aveva deciso di viverci. Lugari voleva trovare uno dei luoghi più complicati in cui vivere e vedere se riusciva a farlo funzionare. Questo era prima della crisi petrolifera degli anni ’70, ma anche allora sapeva che il carburante e le altre risorse un giorno sarebbero diventate scarse.