Ecomondo 2012, Policarta vince premio Sviluppo Sostenibile con il packaging compostabile

All’azienda italiana Policarta, votata alla ricerca e all’innovazione nell’ambito di prodotti ecosostenibili, viene assegnato il premio Sviluppo Sostenibile, sezione “Rifiuti e risorse” nell’ambito della grande fiera Ecomondo in corso di svolgimento a Rimini. Policarta si aggiudica il premio grazie alla realizzazione del primo packaging per prodotti alimentari compostabile e ricicliabile con gli scarti alimentari.

rifiuti organici

Dissipatore per rifiuti alimentari: cos’è, a cosa serve, come funziona

rifiuti organiciUna recente indagine, paradossale, sulle scelte di arredamento degli italiani afferma che l’ecodesign e l’acquisto di mobili ottenuti con lavorazione a basso consumo e rispetto dei criteri di sostenibilità è in crescita. Nonostante gli stessi intervistati ammettono di non essere interessati alla riduzione dei consumi domestici, segnaliamo tuttavia una soluzione per la raccolta dei rifiuti domestici interessante per la sua efficienza e funzionalità: il dissipatore alimentare.

Rifiuti, Sardegna vara raccolta differenziata del compost

La Regione Sardegna e il Consorzio italiano compostatori (Cic) hanno siglato un accordo per promuovere la raccolta differenzita dei rifiuti organici e compostabili e trasformarli in risorsa per la regione. Soddisfatti per l’accordo che avrà durata triennale Giorgio Oppi, assessore all’Ambiente dell’isola sarda, e il rappresentante del Cic Leonardo Ghermandi. Si potrebbe proporre questa soluzione all’intera penisola per limitare il quantitativo di rifiuti che finisce nelle discariche ogni giorno, e da diversi decenni?

Raccolta differenziata rifiuti organici

Raccolta differenziata rifiuti organici

I rifiuti organici, o rifiuti umidi, a volte chiamati persino umidi/organici, compongono circa la metà del totale dei rifiuti che vengono prodotti in una famiglia, e ne fanno parte tutti quei materiali biologici, e dunque non sintetici, che non possono mancare mai in casa, non fosse altro perché, per la maggior parte, sono rappresentati dagli avanzi di cibo come ad esempio le bucce della frutta, il grasso della carne, ecc.

Anche i rifiuti organici possono essere riciclati, e l’utilizzo più comune che se ne fa è la creazione di compost, il concime per le piante. Se avete un giardino, un orto, o delle piante, potete sotterrare questo genere di rifiuti per fargli fare da concime, oppure potete creare del vero compost.

Biogas: Confagricoltura contraria a limitazioni sui raccolti

Nel nostro Paese la crescita del mercato del biogas-biometano fornisce sia un contributo valido alla quota di produzione di energia rinnovabile tricolore, sia una opportunità fondamentale, per le imprese agricole, al fine di integrare il reddito. Su queste basi, di conseguenza, la Confagricoltura è preoccupata in merito all’ipotesi di introduzione di una norma che limiterebbe al 15% dei raccolti la destinazione a biogas, ragion per cui la Confederazione, ed in particolare il suo presidente, Federico Vecchioni, ha già provveduto ad inviare una lettera a Giancarlo Galan, Ministro alle Politiche Agricole, ed a Paolo Romani, Ministro allo Sviluppo Economico.

A tenere banco in merito è una direttiva comunitaria, la 2009/28/CE, per la quale la Confagricoltura, con un dettagliato documento inviato ai parlamentari ed alle forze politiche, ha voluto mettere bene in evidenza come non ci siano deleghe nella limitazione all’utilizzo delle coltivazioni dedicate al biogas, ma anzi si punta a promuovere ancor di più lo sviluppo delle energie rinnovabili da parte delle imprese agricole.

Piano energetico regionale: Piemonte punta sul biometano

Puntare sempre di più sul biometano e sullo sviluppo dell’intera filiera. Questo nel campo energetico è uno degli obiettivi che si è prefissa la Regione Piemonte al fine di andare a cambiare le abitudini e le impostazioni nel settore agricolo, ma anche nel campo dei carburanti per autotrazione con l’obiettivo di contribuire all’abbattimento del PM10.

In merito a questa opportunità, nella primavera del prossimo anno, avvalendosi della collaborazione di Enviroment Park, l’Amministrazione regionale ha già programmato ed organizzato un convegno sul biometano, mentre intanto di recente la direzione Commercio ha provveduto a promuovere uno studio di fattibilità per analizzare le potenzialità e le criticità.

Impariamo a riciclare l’umido

La civiltà del consumismo è anche la civiltà dello spreco. E probabilmente non c’è un simbolo migliore dello spreco dei rifiuti “umidi“. Chiamati così perché si tratta di composti organici, l’umido è una delle raccolte differenziate più snobbate in quanto, mentre ad esempio il vetro o la plastica sono più facili da individuare, e nella coscienza civile stanno cominciando a finire automaticamente nei cestini della raccolta differenziata, per quanto riguarda questa categoria, siamo sempre abituati a gettarla nell’immondizia indifferenziata.

Nell’umido rientrano tutti i composti organici, quindi bucce di frutta, avanzi del pranzo (ed in questi giorni chissà quanti ce ne saranno), ma non necessariamente si tratta di avanzi alimentari, dato che vi può rientrare ad esempio anche la pelle degli abiti, i fondi di caffè ed anche foglie e rami tagliati dal proprio giardino. Forse non ne siamo consapevoli, ma i rifiuti organici sono da soli un terzo di tutta l’immondizia che produciamo oggi, ed è questo il motivo principale per cui essi vanno riciclati.

Biogas: genesi, produzione, usi e consumi, la situazione italiana

biogas-genesi-produzione-usi-e-consumi-la-situazione-italiana-foto.jpg
Il biogas è un combustibile composto da una miscela di vari gas (per lo più metano), prodotta tramite un processo di fermentazione di materiale organico.
Il processo di fermentazione prevede varie fasi e benchè possa riguardare potenzialmente tutte le sostanze organiche, le più indicate e le più impiegate sono i liquami zootecnici, i rifiuti domestici organici, gli ortaggi, la frutta, il latte, gli oli e i grassi vegetali e animali.
Il biogas si forma spontaneamente nelle discariche e ovunque ci sia un grande ammasso di rifiuti organici. Per evitare che si diffonda deve essere opportunamente captato.
Diverso è il discorso negli impianti preposti alla produzione di biogas, dove la fermentazione avviene in apposite vasche, i fermentatori. E’ quì che i rifiuti organici, in anaerobiosi (assenza di ossigeno), grazie alla presenza di batteri, fermentano. Il processo chimico della fermentazione decompone il carbonio legato alle molecole organiche delle sostanze. Il carbonio si lega successivamente agli atomi dell’idrogeno, componendo in tal modo il metano (CH4).