In Italia (per fortuna) non abbiamo centrali nucleari. Ma siccome non ci facciamo mai mancare niente, abbiamo gli scarti di tali centrali. Scarti radioattivi ed altamente tossici, quelli che rendono una centrale nucleare pericolosa anche senza incidenti. Sì perché le scorie nucleari si producono sempre, e nel Paese dei veleni non potevano mancare alla collezione. Lo ha denunciato l’associazione Pro Natura di Torino spiegando la situazione critica del Piemonte.
rifiuti nucleari
Nucleare, bloccati progetti per 19 centrali in USA
Sono anni che gli ambientalisti, ma anche gli scienziati di varie discipline (e pure noi) affermiamo che il nucleare è la forma di produzione energetica più pericolosa del mondo. Nonostante questo si continuano a costruire centrali. Qualcosa però sta cambiando. Se ne dev’essere accorta anche la Corte d’Appello americana che con una sentenza che potrebbe fare storia ieri ha bloccato la costruzione di 19 centrali nucleari.
Nucleare: l’acqua radioattiva di Fukushima potrebbe essere ripulita con le alghe
Uno dei (tanti) problemi di gestione dei rifiuti nucleari è che i sottoprodotti più pericolosi vengono spesso mescolati con i rifiuti a basso rischio, e diventano così molto complessi da separare. Ma i ricercatori della Northwestern University e dell’Argonne National Laboratory hanno scoperto che una comune alga d’acqua dolce è in grado di rimuovere lo stronzio-90 dall’acqua e concentrarlo in dei cristalli solidi di bario-stronzio-solfato. La natura ci mostra la via, abbiamo solo bisogno di seguirla.
Lo stronzio 90 ha una emivita (periodo in cui si dimezza la sua radioattività) di circa 30 anni, è chimicamente molto simile al calcio e quindi viene facilmente assorbito dalle ossa. Il rischio è che accumulare stronzio 90 in un corpo umano, attraverso la contaminazione proveniente dal cibo o dall’acqua, possa favorire i tumori in seguito ad esposizioni molto elevate prolungate per molti anni, come avviene ad esempio in presenza dello smaltimento non corretto dei rifiuti delle centrali nucleari.