Rifiuti Napoli, Clini: “Nessuna emergenza”

Dopo il suo arrivo a Napoli per far fronte alla presunta emergenza rifiuti del capoluogo campano, il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha commentato

A Napoli non ho trovato alcuna condizione di stato di emergenza

Niente esercito dunque, nessun problema di ordine pubblico e neppure spazzatura per le strade, come in effetti aveva rassicurato il sindaco della città, Luigi De Magistris. Come spiega lo stesso ministro

Rifiuti Napoli al Nord, passa il documento Pd

I rifiuti di Napoli potranno essere collocati

in tutte le regioni italiane, in deroga ai principi riportati nella parte quarta del codice ambientale.

Passa dunque il documento del Pd e i rifiuti campani potranno essere smaltiti anche al Nord del Paese, e nell’inceneritore di Brescia. Molto soddisfatto De Magistris che proprio ieri si è incontrato con il premier Berlusconi, assieme al sottosegretario Gianni Letta, al governatore della Campania Stefano Caldoro e all’assessore all’Ambiente Tommaso Sodano.

Rifiuti Napoli, epidemia colposa: rinviati a giudizio Iervolino e Bassolino

Rifiuti Napoli

Rifiuti a Napoli, non si arresta l’emergenza che ormai più emergenza non è bensì monnezza quotidiana, tanto che c’è chi, con un sarcasmo amaro, ci scherza su e azzarda persino le previsioni della spazzatura per il giorno, per allertare su quei cumuli maleodoranti che minacciano più aree della città con il loro lezzo tempestoso.

Intanto si torna a parlare di una vecchia emergenza rifiuti, quella del 2007/2008 sulla quale era stata aperta un’indagine chiusa a novembre 2010. E’ notizia di queste ore, trapelata da fonti giudiziarie, che la Procura avrebbe chiesto il rinvio a giudizio per 30 persone, accusate di epidemia colposa.
Spiccano tra gli imputati tre big della scena politica campana: l’ex governatore della Campania, Antonio Bassolino, l’ex prefetto di Napoli Alessandro Pansa e il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino.

Rifiuti Napoli, Bertolaso: “Non viene applicata la legge”

Ancora emergenza rifiuti a Napoli. La scorsa notte a Terzigno sono stati dati alle fiamme due autocompattatori. E sale a 46 il bilancio dei mezzi di Enerambiente danneggiati all’interno del deposito della società municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti. Le autorità hanno deciso di far scortare gli automezzi dalle forze dell’ordine fino alla discarica, ma i manifestanti si sono frapposti e si sono registrati scontri con la polizia. Nei tafferugli è rimasto ferito da un sasso che lo ha colpito al volto il vice questore aggiunto Sergio Di Mauro, dirigente del commissariato di Acerra (Napoli).

Decine i roghi appiccati nella notte ai cumuli di rifiuti sparsi nelle strade. Una guerra civile che lascia incredulo il direttore del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che dichiara

Una nuova emergenza-spazzatura? Vedo un tentativo di speculare e strumentalizzare una situazione che dovrebbe essere in teoria sotto controllo. Abbiamo realizzato una serie di discariche a norma, approvate a livello europeo ed abbiamo aperto e collaudato il famoso termovalorizzatore di Acerra, che sta funzionando meglio dei termovalorizzatori del Nord.

L’emergenza rifiuti non è mai finita

In rete circolava già la notizia, sui media nazionali non ci pensavano minimamente, eppure il sospetto ce l’avevamo in mente tutti. Ora è diventato realtà: l’emergenza rifiuti a Napoli non è mai finita, anzi, dopo i proclami in tutto il mondo di Berlusconi, siamo ancora allo stesso punto.

Ma facciamo un passo indietro e riavvolgiamo il nastro di questa vergognosa storia. Nella Primavera scorsa il Governo Prodi stava quasi per cadere, ed esplose con molto clamore il guaio dell’immondizia in mezzo alla strada a Napoli e provincia. In campagna elettorale il centrodestra promise di eliminarla definitivamente, mentre la sinistra rimaneva ancora titubante. Probabilmente è stata quest’incertezza che ha dato la vittoria a Pdl e Lega, ma siamo sicuri che le popolazioni campane ne hanno tratto vantaggio?

Scontri a Chiaiano: cresce la tensione dopo la scelta delle 10 discariche

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Dopo gli accesi scontri della notte scorsa, il clima è tornato ad accendersi a Chiaiano: i manifestanti hanno protestato contro alcuni tecnici dell’Amn che tentavano di spostare l’autobus sistemato dai protestanti in modo da bloccare la strada che da Marano porta alla discarica di Chiaiano.

Bastoni, pietre, petardi e bombe carta sono state lanciate contro le forze dell’ordine al grido di “assassini, assassini!“. Una molotov è stata gettata contro lo stesso autobus che ostruiva il passaggio.
Il bilancio degli scontri è di un ragazzo feritosi cadendo da un parapetto, un poliziotto contuso ed uno ustionato dal lancio di una molotov.
La situazione sembra essersi stabilizzata, ma le proteste non accennano a diminuire e per la notte si prevedono altri scontri.