Emergenza rifiuti a Palermo, l’Amia, la società per la raccolta della spazzatura interamente partecipata dal Comune, è ufficialmente fallita. Un’azienda in fortissima perdita, commissariata da tempo, che ha continuato a vedere le proprie spese salire e il proprio bilancio farsi sempre più nero anno dopo anno. Nel frattempo, Palermo resta, come è facile intuire, zeppa di rifiuti.
rifiuti a Palermo
Palermo in emergenza rifiuti, le società di raccolta prossime al fallimento
A Palermo è emergenza rifiuti: la raccolta della spazzatura procede molto lentamente già da alcuni giorni per via delle preoccupazioni, dell’agitazione, della situazione critica in cui versano le aziende Amia e Amiaessemme, le due società che si occupano della raccolta e che sono ormai a un passo dal fallimento.
Rifiuti, bombe a Napoli e roghi a Palermo
I 10 giorni promessi da Berlusconi sono finiti, e la situazione è peggiorata. Nella giornata di ieri 3 bombe a mano sono state trovate nascoste tra i rifiuti di Napoli. Per fortuna sono state disinnescate, evitando una strage che era in programma per questa notte. L’intento era chiaro, creare quanto più caos possibile (come se già non ce ne fosse) perché allo scontento dei cittadini si mescolano sempre le “teste calde”.
Cava Vitiello è momentaneamente bloccata, cava Sari è limitata, e Napoli e provincia sono sommerse da migliaia di tonnellate di rifiuti. Per tentare di risolvere la situazione, il Governo ha dato pieni poteri al presidente della Regione, Stefano Caldoro, il quale ha immediatamente deciso la cancellazione delle discariche di Terzigno, Andretta e Serre, ed avviato nuovi progetti per gli inceneritori (probabilmente uno a Salerno ed uno a Napoli). Fino ad allora però i rifiuti dovranno essere trasportati altrove. Il problema è proprio questo: dove?