Fotovoltaico: Renault annuncia un progetto da 60 MW

In partnership con Gestamp Solar, la casa automobilistica transalpina Renault ha annunciato il più grande progetto fotovoltaico al mondo per una società del settore. Trattasi, nello specifico, di un parco fotovoltaico da ben 60 MW sui tetti e sulle coperture dei parcheggi degli stabilimenti di Cléon, Douai, Sandouville, Flins, Maubeuge, e Batilly. I pannelli che saranno posati, occuperanno una superficie pari a ben 450 mila metri quadrati, l’equivalente, per rendere l’idea, di oltre 60 campi di calcio.

L’energia pulita prodotta annualmente sarà quella che serve per soddisfare il fabbisogno energetico di 15 mila abitanti a fronte di un risparmio ambientale annuo stimato in 30 mila tonnellate di anidride carbonica (CO2) non immesse in atmosfera.

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Renault Twizy, l’auto elettrica al prezzo di uno scooter

Renault Twizy, l’elettrica a due posti che avevamo conosciuto come concept all’Eco2center di Parigi, approderà a breve sul mercato europeo. Esattamente in Italia lo sbarco nelle concessionarie è previsto ad inizio 2012.

I prezzi della gamma Twizy partiranno da 6.900 euro, ma bisogna mettere in conto eventuali incentivi che potrebbero ridurre ulteriormente il costo effettivo. La batteria è disponibile con un canone mensile di 45 euro al mese per un forfait annuo di 7.500 km. I costi di assicurazione, manutenzione ed energia saranno del 15% inferiori a quelli del mantenimento in esercizio di uno scooter a tre ruote.

Le 10 auto elettriche più interessanti del Salone dell’Auto di Parigi (gallery)

Il Motor Show, o Salone dell’Auto, di Parigi si è appena concluso ed ha mostrato i bolidi che sfrecceranno per le nostre strade in futuro. Molte erano auto extra-lusso, altre le più classiche utilitarie, ma tra queste hanno trovato spazio anche auto che vorremmo vedere sempre più spesso on the road: le auto elettriche.

Tutti i tipi più recenti di veicoli elettrici, sistemi di ricarica, ed innovazioni della batteria sono stati esposti in queste ultime due settimane nella capitale francese. Queste 10 auto elettriche al 100% dimostrano chiaramente che il futuro del trasporto sarà più pulito di quanto è stato finora. Andiamo dunque a scoprire insieme quali sono questi modelli che vedremo presto nelle nostre città.

Corsi di ecoguida, la Renault forma gli automobilisti sostenibili (intervista)

auto ecologica RenaultComprare un’auto elettrica per gli spostamenti in città è uno dei modi migliori per abbattere le emissioni di CO2 e operare una scelta in direzione di una mobilità sostenibile. Tuttavia, sulle lunghe percorrenze, i veicoli a motore elettrico sono ancora off-limits, per ovvie ragioni. Vengono in aiuto dell’ambiente il nuovo motore termico Renault, più efficiente nei consumi, e i corsi di ecoguida che la casa automobilistica offre agli acquirenti.

All’acquisto di un’automobile, non è sufficiente infatti dare al cliente poche indicazioni utili, magari soltanto teoriche, e spedirlo a casa con la sua auto nuova e un manuale che finirà in fondo ad un cassetto. E’ molto meglio offrire delle lezioni di eco-guida frontali e successivamente una piattaforma virtuale con la quale il conducente può usufruire, anche a fine corso e da casa, del formatore, con consigli e dritte per monitorare e tagliare i consumi.

Auto elettriche, fabbriche a basso impatto e riciclaggio per la svolta Eco2 della Renault

024All’Environment Workshop 2010 di Renault, svoltosi all’Eco2 Center di Parigi, è stata invitata la redazione di Ecologiae per testare i nuovi veicoli elettrici della gamma ZE, in uscita nel 2011- 2012, ricevere delucidazioni in merito alla politica sostenibile della casa automobilistica e allo sviluppo di nuove tecnologie sempre meno inquinanti.

Al centro degli obiettivi Renault compare la mobilità sostenibile per tutti. Automobili ecologiche ed economiche, con prezzi abbordabili sul mercato, amiche del cliente e dell’ambiente.
In particolare, l’azienda investe sullo sviluppo massiccio di infrastrutture, in primis le colonnine di ricarica,  per favorire l’acquisto di auto elettriche su larga scala. Grazie a più di 60 partnership con istituzioni governative ed enti private europei e non, la Renault punta all’espansione delle vetture elettriche.

L’auto ecologica targa Enel-Renault

veicoli ecologici RenaultParola d’ordine: mobilità elettrica. Questo il principale obiettivo del protocollo d’intesa firmato nei giorni scorsi alla sede del Ministero dell’Economia a Parigi da Enel e Renault. Sviluppare soluzioni integrate per il settore del trasporto sostenibile, creando l’auto del futuro, rigorosamente elettrica, l’intesa su cui lavoreranno le due grandi aziende. Negli anni a venire Enel e Renault si impegneranno infatti a realizzare veicoli elettrici targati Renault che potranno avvalersi di infrastrutture di ricarica con il marchio Enel. L’accordo prevede inoltre

l’elaborazione di offerte integrate di prodotti e servizi per la mobilità sostenibile, oltre che uno studio del ciclo di vita completo della batteria e la valutazione congiunta di possibili progetti pilota in Italia, Spagna e America Latina.

La Francia punta sull’auto elettrica: 1,5 miliardi per una rete nazionale di distributori

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Avantieri il Governo francese ha affermato la previsione di spesa di 1,5 miliardi di euro per la creazione di una rete di stazioni di servizio per i veicoli elettrici, come parte di un piano più ampio dello Stato per incoraggiare lo sviluppo della tecnologia dei veicoli puliti e la produzione di batterie. Finalmente i francesi sono arrivati alla soluzione del classico dilemma tra l’uovo e la gallina: le auto elettriche non si possono sviluppare perché non c’è come rifornirle, ma le stazioni elettriche non si formano perché non ci sono auto elettriche. Solo un aiuto statale poteva risolvere la questione.

I collaboratori di Sarkozy hanno anche aggiunto che avrebbero chiesto il finanziamento di 900 milioni del totale di 1,5 miliardi di euro in prestito per il progettato che verrà lanciato il prossimo anno. Il Governo si occuperà dell’installazione di prese di ricarica obbligatorie nei parcheggi degli uffici entro il 2015, e i nuovi condomini con parcheggi dovranno prevedere stazioni di ricarica a partire dal 2012.

La Formula Uno non mantiene le sue promesse ecologiche

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C’era una volta la Formula Uno che prese un impegno solenne: ridurre le sue emissioni aprendo le porte al motore ibrido. Ma gli impegni sono una cosa, metterli in pratica è un altra. Finora sembra che la F1 verde sia rimasta solo sulla carta. E sembra che, secondo il The Guardian Greenwash nel mondo dei motori ci sia una dolorosa mancanza di impegno verso la sostenibilità.

Ecco come, secondo The Guardian, la Formula Uno ha tradito le sue promesse ecologiche:

Una delle idee chiave di Mosley (il boss della F1, ndr) è stata quella di richiedere che le automobili riciclino l’energia generata dalla frenata, una tecnologia chiamata “recupero di energia cinetica”. Con le notevoli decelerazioni che vi sono in pochi secondi ad ogni curva, si crea tantissima energia che può essere sfruttata in qualche altro modo anziché perderla in calore e rumore.

All’Italia il primato nella classifica delle auto più inquinanti

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Se avete intenzione di acquistare un auto nei prossimi giorni, sicuramente saranno tanti i parametri da tener conto. Il prezzo, la bellezza, la grandezza, il consumo, e chissà quanto altro ancora. Noi di Ecologiae vi chiediamo di aggiungere un’altra caratteristica da tenere d’occhio: l’inquinamento prodotto.

Siamo andati a confrontare le classifiche delle auto più e meno inquinanti stilate da Legambiente, WWF, Associazione Svizzera Traffico e Ambiente, Transport Environment, ETA e JATO Dynamics, giusto per avere un quadro completo della situazione. E i dati sono confortanti. Infatti ciò su cui tutte queste classifiche sono d’accordo è che le case produttrici più ecologiche sono quelle francesi e una italiana. La Fiat è la migliore di tutte, prendendo in considerazione la totalità dei modelli, dato che mediamente produce 137,3 grammi di CO2 per km. Seguono la Peugeot con 141,9 e la Citroen con 142,2 grammi per km. Purtroppo c’è l’altro lato della medaglia, ed è che la casa produttrice più inquinante è l’altra italiana di cui tutti andiamo fieri, la Ferrari, con oltre 200 grammi di CO2 prodotti ogni chilometro. Ma andiamo a vedere la classifica dei modelli.

Project Better Place: auto al litio come il cellulare…con regolare contratto “mobile”!

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Da ogni parte del mondo fioccano progetti per la creazione di auto ecologiche. Ma come saranno le vetture del futuro? O forse la domanda a cui più preme dare una risposta, visti i prezzi del greggio, è “come” andranno?
A benzina, a gasolio, a idrogeno, a sundiesel, a elettricità? Chissà quale tra gli ecocombustibili new generation avrà la meglio, forse tutti, forse soltanto uno…

Intanto in Danimarca è partito un progetto che trasformerebbe l’automobile in un cellulare. Beh, non proprio. In realtà, Project Better Place, questo il nome dell’ambizioso progetto, prevede l’adattamento anche alle automobili della tecnologia impiegata nella telefonia.

Hybrid system: la nuova generazione di motori?!

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Si parla tanto di motori ibridi, soprattutto in relazione al risparmio energetico e alla diminuizione d’inquinamento che potrebbero comportare. Cerchiamo di capire se è davvero così.
Come si legge su Quattroruote, in un interessante articolo di Emilio Brambilla, i motori ibridi funzionano essenzialmente ad elettricità, ma sono anche equipaggiati con un piccolo motore diesel o a benzina che serve per ricaricare la batteria e può essere utilizzato in caso di problemi con l’alimentazione elettrica. L’ibrido è già stato adottato dalla Renault sulla Megane Scenic e dalla Toyota sulla Prius.

Caratteristica essenziale di un ibrido, come suggerisce la denominazione, è combinare due forme di energia, come nel caso della combinazione di un motore a combustione ad uno elettrico. Tutti i veicoli ibridi sono dotati di un sistema per recuperare parte dell’energia cinetica persa durante la frenata. Un generatore di corrente sfrutta la velocità del veicolo (decelerandolo) per ricaricare le batterie.