Fosse comuni per i bufali improduttivi, scoperto nel Cilento un cimitero nascosto

Indagini su reati ambientali, focalizzate sull’inquinamento delle acque dei fiumi Lambro e Mingardo causato dai frantoi, hanno portato oggi gli uomini del nucleo di polizia ambientale a ben più macabra scoperta: fosse comuni in cui giacevano le carcasse in decomposizione di bufali appena nati, probabilmente condannati a morte in quanto maschi improduttivi e dunque inutili nella macchina senza sconti per nessuno dell’imprenditoria priva di ogni scrupolo della zona.

Ci troviamo nel Salernitano, a poche decine di metri dal fiume Alento, paradossalmente la stessa area da tutelare e proteggere di cui fa parte il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. E invece proprio qui si perpetrano crimini ambientali di ogni genere. Uno tra questi era quello per il quale si erano aperte le indagini che hanno poi portato al ritrovamento del cimitero nascosto: l’inquinamento illecito e contro il rispetto delle norme ambientali operato dai frantoi della zona. Nove frantoi sui dieci ispezionati scaricavano direttamente nel fiume i liquidi reflui.