Ambiente, le 10 peggiori mosse del Governo Renzi nel 2014

L’anno 2014 volge al termine e per l’ambiente dalla politica sono giunte diverse decisioni negative o quanto meno discutibili. Ecco in sintesi le 10 peggiore mosse del Governo Renzi nel 2014 sul fronte ambientale, dalla gestione dell’Ilva allo Sblocca Trivelle, dal decreto Ambiente Protetto alla nomina del ministro Galletti passando per il mancato inserimento dei reati ambientali nel codice penale del nostro paese.

TAV del Mugello tra Firenze e Bologna, 19 condannati per reati ambientali

tav mugello firenze bolognaPer la TAV del Mugello, ovvero per la linea ferroviaria veloce costruita tra Firenze e Bologna tra il 1996 e il 2009, sono arrivate condanne per 19 soggetti, per lo più uomini di vertice del consorzio Cavet: i reati spaziano dall’omessa bonifica (con inquinamento di corsi d’acqua) al traffico illecito di rifiuti.

Nuovi reati ambientali in Italia, ecco quali sono

nuovi reati ambientaliLa Camera approva la proposta di legge per quattro nuovi reati ambientali in Italia: il largo consenso fa ben sperare nell’approvazione anche da parte del Senato. Vediamo quali sono i nuovi reati e quali pene comporteranno se il Senato darà il suo okay alla proposta.

ecocidio venezia tribunale internazionale

Ecocidio, Venezia si candida a tribunale internazionale

ecocidio venezia tribunale internazionaleAl centro delle polemiche per la vicenda delle Grandi Navi che potrebbe trasformarsi nel più grande ecocidio della storia italiana, la città di Venezia si è proposta per ospitare il primo tribunale internazionale per i crimini contro l’ambiente. Come ad esempio L’Aja, in Olanda, si occupa dei crimini contro l’umanità, la città veneta vorrebbe diventare il punto di riferimento per l’ambiente. Se n’è parlato ieri al convegno Ambiente e salute: verso una giustizia globale in cui si chiedeva in sostanza di assumere una legislazione comune, a livello mondiale, sui reati ambientali.

Legambiente, rapporto ecomafie 2013 abruzzo

Rapporto Ecomafie 2013, l’Abruzzo scende nella classifica dei reati ambientali

Legambiente, rapporto ecomafie 2013 abruzzo

Dopo lo scandalo per la ricostruzione del centro storico de L’Aquila e delle città dell’Abruzzo distrutte dal terremoto del 2009, la Regione scende dal decimo al quattordicesimo posto nella classifica dei reati ambientali stilata nel Rapporto Ecomafie 2013 di Legambiente. Nella regione Abruzzo nel 2012 sono scesi i reati del 22% con diminuzione dei reati contro la fauna e nei cicli dei rifiuti e del cemento, ma di contro sono aumentati gli incendi. Vediamo in dettaglio le cifre del Rapporto Ecomafie 2013.

ministro orlando piano rifiuti consumo suolo

I primi provvedimenti nell’agenda del Ministro Orlando

primi provvedimenti ministro orlandoA due settimane dal suo insediamento al Ministero dell’Ambiente, Andrea Orlando ha finalmente enunciato, attraverso i social network, le sue intenzioni sulla direzione da far prendere al suo ministero. Evidentemente il ritiro spirituale nell’Abbazia di Spineto è servito ad aprirgli gli occhi e, di concerto con gli altri colleghi di Governo, decidere dove c’è bisogno di operare. Per adesso il Ministro si è limitato a fare solo annunci senza entrare nel concreto, ma possiamo accontentarci dato che la strada tracciata sembra quella giusta.

ecomafia processi

Ecomafia, arrivano i primi processi

ecomafia processiDa qualche anno è stato coniato un neologismo di cui sentiremo sempre più parlare in futuro: ecomafia. In questo termine rientravano tutti i reati ambientali messi a segno da organizzazioni malavitose, a prescindere da quelle oggi conosciute con altri nomi, che speculavano sullo sfruttamento ambientale per arricchirsi. Fino ad oggi il termine era stato usato solo da Legambiente e qualche altra associazione ambientalista, ma ora per la prima volta entra in un aula di tribunale.

roma capitale reati ambientali

Roma, Capitale dei reati ambientali

roma capitale reati ambientaliAnche se dalle statistiche non risulta essere la città più inquinata del mondo (e se per questo nemmeno d’Italia), Roma sembra essere diventata la Capitale dei reati ambientali. Lo scrive l’associazione Earth, un gruppo di volontari avvocati, biologi, etologi e veterinari impegnati nella tutela dell’ambiente, e che hanno aperto un blog su cui inviare le segnalazioni di tutto ciò che non va. E le segnalazioni riguardanti la città sono davvero troppe.

Legambiente, nel 2011 oltre 13 mila reati ambientali su coste e mari

Legambiente nel suo nuovo dossier Mare Monstrum 2012, basato sul lavoro effettuato dalle forze dell’ordine e dalle capitanerie di porto, avverte: 13.149 i reati ambientali commessi ai danni dei mari e delle coste italiane nello scorso anno, tra colate di cemento abusivo, scarichi illegali di tipo fognario e industriale, metodi di pesca illegittimi, inquinamento da scarico di rifiuti solidi e altro ancora.

Specie in via d’estinzione, sequestri +90% in Italia

Borse, scarpe, cinture e pellicce. Questi sono solo alcuni dei prodotti che rischiano di far sparire dalla faccia della Terra intere specie animali. Il motivo è tutto da ricercare in acquirenti poco attenti o insensibili e in trafficanti senza scrupoli che ogni anno uccidono migliaia di esemplari animali non curandosi del fatto che, continuando di questo passo, spariranno definitivamente entro poco tempo.

Per questo il Corpo Forestale italiano ha concentrato le sue forze su questo traffico per cercare di ridurlo, dato che eliminarlo è impossibile, e nel 2010 ha ottenuto buoni risultati. Sono aumentati del 90%, rispetto all’anno precedente, i sequestri di materiali ed esemplari a rischio in tutt’Italia. Il nostro Paese, grazie alla sua posizione geografica, è strategico per questi traffici, dato che qui sbarcano container provenienti dall’Africa e dal Sudamerica per prendere la via del Nord ed Est Europa.

Reati ambientali, in Italia scendono in campo 300 eco-avvocati

Reati ambientali: se ne registrano troppi in Italia per passare in sordina. Uno ogni 43 minuti, per l’esattezza. E le aule si affollano di difensori dell’ambiente, gli eco-avvocati che, insieme al mondo dell’associazionismo, combattono contro gli scempi perpetrati ai danni del nostro territorio. Dagli ecomostri alle discariche abusive all’inquinamento acustico alla caccia di frodo, tante le battaglie che vedono coinvolto un vero e proprio esercito di toghe, oltre 300 ne ha contati il WWF al suo fianco.

Se ne parla in occasione dell’Apertura dell’Anno giudiziario, tempo di bilanci per il settore legale del WWF, attivo da oltre 20 anni contro i crimini ambientali e a tutela della salute pubblica.
Una vera e propria odissea giudiziaria se pensiamo che dal 1986 ad oggi si sono registrati oltre 2.000 giudizi, con 250 udienze solo nel 2010 in ambito penale e amministrativo.

Reati ambientali, uno ogni 43 minuti

discarica

E’ stata appena presentata la relazione 2009 sugli illeciti ambientali dal Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. Una relazione che dimostra l’impegno delle forze dell’ordine contro i reati commessi non solo dalle cosiddette “ecomafie“, ma anche dai singoli cittadini incuranti dell’ambiente; il quale fa capire quanta cultura dell’illegalità ci sia oggi in Italia.

Secondo i dati forniti dal Ministro, elaborati da carabinieri per la tutela dell’ambiente con il contributo del Corpo forestale dello Stato, Capitaneria di Porto-Guardia costiera, Guardia di finanza e polizia di Stato, nell’anno appena trascorso si sono consumati così tanti illeciti contro l’ambiente da poterne contare mediamente uno ogni 43 minuti, un dato considerato “emblematico” dell’attuale situazione italiana.