Wwf, bilancio ambientale 2011

Come ogni anno l’ultimo giorno di dicembre si tirano le somme dell’anno che sta per finire: il 2011 è stato un anno che ha segnato molte vittorie, ma anche molte sconfitte per l’ambiente e per la salute del Pianeta. I disastri come quello di Fukushima e il triste ricordo delle alluvioni per molto tempo rimarranno nelle nostre menti, ma proprio per questo vogliamo ripercorrere con Wwf Italia il bilancio ambientale del 2011, fatto non solo di calamità naturali, ma di successi e di grandi passi avanti.

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Energie rinnovabili, boom nel 2010 per il rapporto UNEP

Gli investimenti nelle energie rinnovabili lo scorso anno hanno superato i 211 miliardi di dollari, complici il piano energetico della Cina, della Germania, e anche dell’Italia. A divulgare la notizia è L’UNEP, il Programma ONU per l’ambiente (United Nations Environment Programme). Nel rapporto Global Trends in Renewable Energy Investment 2011 si legge che gran parte degli investimenti, circa 48,9 miliardi di dollari, sono derivati dagli incentivi sostenuti dal governo cinese nell’eolico e dall’Europa nel fotovoltaico. Germania e Italia hanno contribuito alla crescita delle rinnovabili con circa 60 miliardi di dollari, impiegati nell’installazione di impianti solari e fotovoltaici sui tetti delle abitazioni.

Consumo di suolo, il cemento divora l’Italia

Consumo di suolo e cementificazione selvaggia: è un’Italia divorata dal grigiume quella che emerge dal Rapporto 2011 sul consumo di suolo (INU edizioni), presentato oggi a Milano da Legambiente. Un fenomeno che ci sottrae la ricchezza territoriale, il terreno sotto i piedi ad una velocità impressionante che non coincide con uno sviluppo regolato ed armonico. Pensate che dagli ultimi dati emersi si evince che ogni anno svaniscono, seppelliti dal cemento, ben 10mila ettari di territorio nelle sole Lombardia, Sardegna, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.

Una superficie, per darvi un’idea, equivalente a due volte la città di Brescia in estensione e che comprende 5mila ettari di natura incontaminata, ovvero coperta da vegetazione spontanea. In Sardegna va perso un immenso patrimonio di vegetazione mediterranea ogni anno, in Lombardia foreste collinari preziose per la tutela dell’ecosistema si dileguano nel nulla.