Da anni tutti gli addetti ai lavori sostengono che per far decollare la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) il metodo più corretto sarebbe l’uno contro uno. Per chi non ne ha mai sentito parlare si tratta del ritiro (gratuito) da parte del negoziante di un prodotto elettronico vecchio in cambio dell’acquisto di uno nuovo. Ma nonostante sia un metodo riconosciuto come funzionante, in Italia non era mai andato molto bene per i troppi vincoli. Un emendamento presentato ieri alla Camera dei Deputati potrebbe però cambiare la storia.
Raee
Raee in carcere, presentazione ad Ecomondo
Ad Ecomondo, fiera dell’ecologia svoltasi a Rimini nei giorni scorsi, ampio spazio è stato dedicato al riciclo. Su questo fronte vi segnaliamo una bella iniziativa che ha visto coinvolti i detenuti ed Ecolight che ha esposto nel Museo del Riciclo degli oggetti creati in carcere con i RAEE.
Rifiuti elettronici, la nuova vita dei RAEE
Informazione e rifiuti elettronici, un connubio vincente per promuovere un corretto smaltimento e la raccolta. Ne sa qualcosa Ecolight, il consorzio delle aziende che si occupa della gestione dei RAEE, che ha presentato nei giorni scorsi il suo primo rapporto sociale La nuova vita dei RAEE, un documento che secondo i gestori del consorzio stesso intende incrementare la sensibilizzazione ambientale sull’argomento, per aumentare la quantità di RAEE raccolta, oltre al traguardo già ammirevole del 30% di incremento raggiunto nell’ultimo anno.
Rifiuti elettronici, il riciclometro dei RAEE su remediapervoi.it
Oltre la metà degli italiani smaltisce i rifiuti elettronici in maniera non corretta. Nonostante su questo ed altri siti ci si impegni ad esporre le modalità corrette di smaltimento dei RAEE, la campagna di informazione a livello nazionale è ancora molto carente. Per questo nascono alcune iniziative molto utili come Remediapervoi, un portale in cui qualsiasi dubbio sarà spiegato, e potrete ottenere tutte le informazioni necessarie per capire il riciclo dei rifiuti elettronici.
RAEE, ritiro uno contro uno: bilancio Ecolight ad un anno dall’entrata in vigore
RAEE, rifiuti elettrici ed elettronici: a che punto è la raccolta e quali i risultati ad un anno dall’entrata in vigore dell’uno contro uno che tanto ha fatto parlare di sé e spesso per la disorganizzazione più che per il servizio offerto? A tracciare un primo bilancio, evidenziando progressi ma anche attuali punti critici da migliorare, ci pensa il consorzio Ecolight, attivo dal 2004 e che conta oltre 1200 aziende nel circuito dei sistemi collettivi di gestione dei RAEE. In un anno sono state raccolte nei 3mila negozi che copre il consorzio ben 10 mila tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Rifiuti elettronici, rapporto Ecodom: aumentato riciclo del 17% in un anno
Gli italiani hanno una gran voglia di riciclare, e quando vengono messi in condizioni di farlo, vediamo che i risultati sono ottimali. E’ bastato infatti incrementare le campagne d’informazione sul riciclo dei rifiuti elettronici (RAEE) che, in un solo anno, un tasso di riciclaggio che già era positivo 365 giorni fa, è salito ancor di più, di ben il 17%.
I dati sono forniti da Ecodom, il Consorzio Italiano di Recupero e Riciclaggio degli Elettrodomestici, che oggi ha presentato il Rapporto di Sostenibilità 2010. Un riassunto di un’operatività su tutto il territorio costante e capillare che ha permesso il recupero di materiali che, altrimenti, sarebbero finiti in discarica, per oltre 89 mila tonnellate.
Riciclo RAEE, diventa RAEEporter grazie ad Ecodom e Legambiente
Riciclo RAEE: è partita ieri, 13 aprile 2011, la seconda edizione della campagna realizzata da Ecodom in collaborazione con Legambiente per sensibilizzare i cittadini al corretto smaltimento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Iniziativa che chiama ad una partecipazione attiva degli utenti italiani al processo di localizzazione delle discariche abusive e degli abbandoni ai margini delle strade di elettrodomestici fuori uso.
Si chiama RAAEporter 2.0 e va online con una nuova versione del sito web dedicato alla campagna che consentirà all’utente di inviare foto e video per segnalare i rifiuti elettrici ed elettronici che si annidano in casa o che sono stati abbandonati in strada da chi ignora, purtroppo, le regole di un corretto smaltimento di questo genere di apparecchiature, ricordiamo altamente inquinanti per l’ambiente. Lavatrici, telefoni cellulari, televisori, frigoriferi, i soggetti degli scatti di questi RAEEportage.
Rifiuti elettrici ed elettronici, il Rapporto Annuale 2010
Le apparecchiature elettriche ed elettroniche, i cosiddetti rifiuti RAEE, fanno registrare di nuovo un dato positivo ed incoraggiante: il Consorzio italiano di Recupero e Riciclaggio degli Elettrodomestici ECODOM che si occupa di gestione e smaltimento RAEE per il 2011 ha raggiunto l’obiettivo di 4 Kg per abitante, previsto dalla normativa europea.
Lo scorso anno in Italia sono stati raccolti oltre 245.000 kg di apparecchiature elettriche ed elettroniche, registrando un trend positivo rispetto agli anni precedenti, con un aumento del 27% dal 2009.
Rifiuti elettronici: gli italiani non sanno come smaltirli
Se provate a chiedere ai vostri amici, parenti e conoscenti cosa significa RAEE, vedrete che quasi tutti non sapranno di cosa state parlando. A dircelo è l’Ipsos, attraverso una ricerca commissionata da Ecodom, il Consorzio Italiano del Recupero e Riciclaggio degli Elettrodomestici, da cui emerge che ben il 71% degli italiani non sa che RAEE sono i rifiuti elettronici (più precisamente i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), mentre il 15% l’ha sentito nominare ma non lo conosce molto bene, mentre appena il 14% restante ha un’idea precisa di cosa si tratta.
Purtroppo la mancata conoscenza porta a conseguenze negative su tutti, sia su chi sa come gestire l’e-waste che per chi non ne ha la minima idea. Un esempio? A causa del fatto che gli italiani non sanno come smaltire un apparecchio elettronico, ci ritroviamo con il 58% degli elettrodomestici che non vengono riportati ai venditori per il ritiro uno contro uno, una percentuale già alta che sale addirittura all’86% quando si tratta di apparecchiature informatiche ed elettroniche e all’88% per i piccoli elettrodomestici come i telefonini.
Rifiuti elettronici: Ecolight recupera 4 mila tonnellate di RAEE in 6 mesi con l’Uno Contro Uno
I RAEE saranno il problema principale nell’ambito dei rifiuti mondiali del futuro. Per RAEE si intende Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, ed hanno ricevuto questa sigla a seguito di una direttiva dell’Unione Europea, stabilita nel 2003, in cui si decisero le regole per il corretto smaltimento del cosiddetto e-waste, o rifiuti elettronici.
In quanto a riciclaggio, si sa che l’Italia occupa sempre le ultime posizioni della graduatoria europea, e non fanno eccezione questi rifiuti, ma l’impegno di una società milanese potrebbe contribuire a cambiare le cose. Si chiama Ecolight ed è una di quelle società che si impegnano a far rispettare la direttiva sui RAEE attraverso il sistema del cosiddetto “Uno contro uno“.
Riciclo elettrodomestici, aumento del 17% nel 2010
L’anno si è appena concluso e si tirano le somme di quanto si è riciclato nel 2010. Ecodom, il Consorzio italiano di Recupero e Riciclaggio degli Elettrodomestici ha raccolto e smaltito nel 2010 il 17% in più rispetto al 2009, per un totale di circa 89.100 tonnellate di rifiuti.
Il corretto smaltimento di frigoriferi, lavastoviglie, lavatrici, televisori…pari a oltre il 36% di tutti i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), ha risparmiato all’ambiente circa 1 milione e 800 mila tonnellate di CO2. Per capire quanta anidride carbonica non è stata liberata nell’aria, considerate che l’equivalente lo avrebbe assorbito in un intero anno un bosco grande quanto la provincia di Ancona.
Rifiuti hi-tech, la denuncia di Greenpeace sul falso ritiro gratis
Greenpeace in occasione delle feste natalizie e della corsa agli acquisti di regali hi-tech ha dato vita ad un’inchiesta per capire come negozi e negozianti mettono in atto il decreto D.M. n. 65 del 2010, entrato in vigore lo scorso giugno per lo smaltimento dei rifiuti elettronici.
Ebbene, il 51% dei rivenditori di apparecchi hi-tech non adempie all’obbligo di smaltire gratuitamente i prodotti tecnologici usati a fronte di un nuovo acquisto. I volontari di Greenpeace hanno monitorato 107 negozi in 31 città italiane delle principali catene di distribuzione: Euronics, Mediaworld, Trony, Unieuro, Eldo che rappresentano il 70% della quota mercato nel nostro Paese. Eldo è la catena di distibuzione che più rispetta l’ambiente, con il 60% dei negozi che ritirano gratuitamente l’usato; seguito da Mediaworld (il 50% dei negozi ritira gratis l’usato), Trony (48% dei negozi) e Unieuro (47%). Euronics si posiziona all’ultimo posto della classifica, con solo il 45% dei punti vendita che rispetta la legge vigente.
Riciclaggio dei rifiuti elettronici: l’Italia si avvicina alla soglia europea dei 4 kg annui pro capite
Per avere l’idea del volume dei rifiuti elettronici immessi nell’ambiente da un umano del primo nel corso della sua vita, basta osservare la scultura WEEE MAN (foto qua sopra) che ci giudica dall’alto della sua stazza e scruta la nostra coscienza ecologica con i suoi vitrei occhi-oblò. Nel vicino 2008 in Italia si riciclavano 2 kg di rifiuti elettronici per abitante all’anno, entro la fine dell’anno sarà raggiunta la soglia europea dei 4 Kg.
L’Italia ha potuto permettersi di giocare al raddoppio da quando è entrato in vigore il nuovo sistema nazionale messo a punto dal CdC Raee (Centro di Coordinamento Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) il quale vanta nel solo 2010 (da gennaio a settembre) la raccolta di 178mila tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici (quasi il 30% in più rispetto l’anno precedente).
Rifiuti elettronici, parte oggi il ritiro in negozio uno contro uno
Rifiuti elettronici, parte l’uno contro uno ovvero il ritiro in negozio. Da oggi 18 giugno cambiano infatti le regole per lo smaltimento di televisori, cellulari, foto e videocamere, computer, lavatrici e tutti i rifiuti elettrici ed elettronici, i cosiddetti Raee.
Chi acquista un nuovo apparecchio potrà consegnare quello vecchio e/o non più funzionante direttamente al distributore. Sarà compito proprio del negoziante e senza ulteriori oneri economici per il consumatore provvedere al corretto smaltimento dello stesso.
Il perché del decreto ministeriale, il numero 65 del 2010, è presto detto: basti guardare agli ultimi dati sul peso dei rifiuti elettrici ed elettronici diffusi dal Centro di Coordinamento Raee. A incidere maggiormente sulla mole di immondizia elettronica sono i televisori e i monitor che nel 2009 hanno raggiunto quota 57,9 milioni di chilogrammi.