Non bastavano le accuse di avvelenare il terreno ed i pesci tutto intorno alla centrale, nonché quella di provocare tumori a migliaia di persone. Ora arriva una nuova accusa nei confronti dell’energia nucleare in seguito al disastro di Fukushima: le radiazioni provocherebbero l’obesità. La scoperta arriva dopo la raccolta di dati sulla situazione del peso dei bambini giapponesi, da cui risulta che quelli che vivono nell’area più vicina alla centrale distrutta dal terremoto/tsunami di quasi due anni fa registrerebbero pesi più preoccupanti.
radiazioni
Ambiente, Tepco accusata per Fukushima
A distanza di oltre un anno, continuano le indagini per trovare i responsabili dell’incidente nucleare più dannoso della storia, dopo Chernobyl: quello accaduto in Giappone nel marzo 2011 a seguito del terremoto e dello tsunami che ha danneggiato gli impianti di Fukushima. Con oltre 1.300 vittime e oltre 2.500 malati di tumore per le radiazione, il disastro di Fukushima, trova oggi una spiegazione che non servirà a risarcire i familiari delle persone che hanno perso la vita per l’incidente nella centrale nucleare o che si sono ammalate, ma porrà fine a molte domande.
Nucleare, gli smartphone giapponesi rilevano le radiazioni
E’ stata talmente tanta la paura scaturita dai fatti di Fukushima (e fa paura anche adesso), che le aziende tecnologiche si sono adattate ed hanno deciso di sfruttare anche questo aspetto sociale. Per questo in Giappone se acquistate oggi uno smartphone potreste trovare una funzione che non esiste in nessun’altra parte del mondo: il rilevatore di radiazioni. Lo ha inventato la Softbank Corp, una società telefonica che ha una buona fetta di mercato in quel Paese.
Fukushima: il Giappone tenta di “resettare” l’area intorno alla centrale
Sono passati oltre 25 anni dal disastro nucleare peggiore della storia, quello di Chernobyl, ed ancora l’area intorno alla centrale ucraina è inabitabile. Questo è dovuto alla precauzione presa dall’allora Governo sovietico che rese off-limits le terre per diversi chilometri intorno alla centrale, le quali sono state abbandonate fino ad oggi, e chissà per quanto ancora. Visto che il Giappone non ha così tanto spazio però, il Governo nipponico ha deciso di bonificare l’area intorno a Fukushima per non doversi ritrovare tra 30 anni con un deserto.
Allarme cesio radioattivo nel riso vicino Fukushima
Trovato cesio radioattivo sopra i livelli nel riso coltivato a circa 60 km dalla centrale nucleare di Fukushima. Vietato il consumo e le esportazioni del cereale contaminato. Il pericolo per l’agricoltura e per la salute dell’uomo, molto temuto in questi ultimi mesi in Giappone, oggi ha messo in allarme i coltivatori di riso nei pressi della centrale del disastro del marzo scorso.
Fukushima: radiazioni in mare il triplo di quanto dichiarato
Il disastro di Fukushima si sapeva già che fosse di dimensioni considerevoli, ma oggi arriva la notizia che è anche peggio di quanto si potesse pensare. In particolare l’ultima novità riguarda il livello di radiazioni in mare, che per un errore nel calcolo effettuato dall’Agenzia Giapponese per l’Energia Atomica (Jaea), speriamo fatto in buona fede, è stato di gran lunga sottostimato. L’Agenzia infatti annunciò che il livello delle radiazioni nell’oceano avesse raggiunto 4,72 miliardi di terabecquerel di cesio 137 e iodio 131. In realtà queste erano 15 miliardi, più del triplo.
Un coniglio senza orecchie a Fukushima, video bufala o verità?
Un coniglio senza orecchie a Fukushima, ha fatto la sua comparsa in un video che sta impazzando in rete sollevando non pochi dubbi e perplessità sulla veridicità e la localizzazione del filmato. E’ lo scotto da pagare per l’enorme quantità di documenti digitali immessi in tempo reale sul web, fanno il giro del mondo in pochi secondi, sollevano allarmismo, fanno scalpore e poi magari si scopre che non è quello che sembra e che oggi anche la realtà si può manipolare.
Non sappiamo se è questo il caso, ma lo è stato, se vi ricordate, con i limoni mutanti di Terzigno, o ancora con la pioggia di petrolio imputata alla marea nera. Non è certo strano che ci verifichino malformazioni dovute all’esposizione alle radiazioni e la fuga radioattiva nei territori limitrofi a Fukushima potrebbe aver già sortito i suoi effetti.
Fukushima: radiazioni rilevate nell’Oceano Pacifico e Atlantico
Quando il mese scorso gli esperti hanno dichiarato che il disastro di Fukushima era stato peggiore di quello di Chernobyl, non l’hanno detto a caso. Come non è stato un caso che i funzionari giapponesi abbiano aumentato la gravità dell’incidente alla centrale nucleare al livello 7, il livello più alto della scala internazionale. I radionuclidi diffusi nell’acqua del mare nipponico infatti non sono rimasti soltanto intorno alla centrale di Fukushima, ma sin dai primi giorni erano stati rilevati a cinque e dieci chilometri a Sud della centrale, e ad oltre 30 chilometri in mare aperto.
Ken Buesseler, oceanografo chimico del Woods Hole Oceanographic Institution, ed Henrieta Dulaiova, oceanografo chimico dell’Università delle Hawaii, hanno ora scoperto che le concentrazioni di radionuclidi sono arrivate non solo nel vicino oceano Pacifico, ma addirittura nell’Atlantico.
Fukushima: riprendono i lavori di messa in sicurezza della centrale
La Tepco non vuole avere morti sulla coscienza, ha già abbastanza guai a cui pensare, e così ecco che, alla ripresa dei lavori, le misure di sicurezza da intraprendere per evitare che qualcuno si faccia male diventano rigidissime. Sono stati infatti nominati 12 tecnici per ristabilire il raffreddamento “normale” nella centrale (al momento è in funzione soltanto il sistema di emergenza), e siccome le radiazioni sono troppo elevate, questi tecnici si alterneranno, in squadre da tre, per appena 10 minuti per volta nelle operazioni, in modo da limitare l’esposizione a non più di 3 millisievert, già considerati comunque pericolosi.
Questa è la situazione che attualmente regna a Fukushima: livelli di radioattività di 600 volte superiori alla norma entro un raggio di 3 km dalla centrale e 1400 becquerel per chilogrammo di cesio 137 nell’acqua fino a 15 km di distanza, con una stima sul danneggiamento delle barre di combustibile al 55%.
Fukushima: la radioattività continua a salire, messa in sicurezza solo tra 9 mesi
Secondo la Tepco, in una dichiarazione di ieri, le radiazioni all’esterno della centrale di Fukushima erano in aumento tanto che ci vorranno dai 6 ai 9 mesi per stabilizzarle. Oggi, a seguito di una lunga serie di proteste e polemiche per l’ampio lasso di tempo dichiarato, l’azienda, che è sull’orlo del fallimento, ammette che forse ne basteranno solo tre almeno per raffreddare i reattori. Il mistero di Fukushima continua a rimanere fitto.
Al momento avvicinarsi ai reattori equivale ad una condanna a morte (anche se gli operai che ci stanno lavorando sanno che rischiano davvero grosso), e così si sono potuti inviare solo dei robot, i quali hanno attestato un livello di radiazioni nel reattore 1 tra 10 e 49 millisievert l’ora, nel reattore 3 tra 28 e 57. Numeri altissimi se pensiamo che appena il giorno prima la differenza di misurazione non superava i 4 millisievert all’ora.
Fukushima inabitabile per 20 anni…soltanto?
Dopo aver dichiarato il livello 7 per quanto riguarda la pericolosità delle radiazioni all’esterno della centrale di Fukushima, in Giappone, la Tepco, l’azienda responsabile della struttura, ha ammesso che i livelli di radioattività sono talmente elevati che l’area attualmente evacuata, un raggio di 30 km, sarà inabitabile per almeno 20 anni.
Ora, considerando che il livello 7 è lo stesso di Chernobyl, e che i tecnici hanno ammesso appena ieri di non riuscire a ridurre l’incremento di radioattività, i conti non tornano. Le radiazioni all’esterno di Chernobyl le conosciamo, sono passati 25 anni dalla catastrofe e ancora l’area circostante è disabitata, e lo sarà ancora per diversi decenni. Come si può pensare che, con un tasso di radioattività potenzialmente maggiore, appena nel 2031 si potrà tornare a vivere a Fukushima?
Nucleare, Fukushima come Chernobyl: alzato pericolo a livello 7
Meglio tardi che mai. Ciò che da settimane chiedevano in molti, e cioè l’innalzamento del livello di gravità dell’incidente di Fukushima al livello 7, lo stesso dell’incidente di Chernobyl nel 1986, è stato rinviato per un mese, nella speranza che si riuscissero ad arginare le radiazioni. Ma visto che, esattamente un mese dopo, la situazione è ancora critica, dopo il tentativo della scorsa settimana di scendere da 6 a 5, ora il livello è stato nuovamente riportato in su, toccando quel fatidico livello 7.
Secondo le rilevazioni effettuate dalla Tepco, che vanno prese sempre con le pinze visto che più volte si sono rivelate errate, le radiazioni all’esterno della centrale giapponese sono “appena” (si fa per dire) il 10% di quelle all’esterno di Chernobyl. Ma il problema è che sono in aumento e loro non sono in grado di fermarle. Per questo il pericolo è che in breve tempo raggiungano quelle del distrastro nucleare più grave della storia.
Terremoto nucleare su Fukushima, esplode reattore
Quello che si temeva è accaduto. Quanto anticipato ieri, quando la centrale di Fukushima faceva paura per una possible esplosione, si è avverato. Nelle scorse ore una nuvola di fumo bianco si è sollevata dalla centrale, ripresa a debita distanza dagli elicotteri, segno che la tanto temuta esplosione è avvenuta.
Nonostante le strutture antisismiche più avanzate al mondo, il Giappone non ha retto al terribile terremoto di ieri, le cui scosse continuano ancora oggi, e così delle strutture tanto pericolose quanto delicate come quelle nucleari rischiano di combinare un disastro epocale.
Inquinamento radioattivo
Inquinamento radioattivo
Trattasi di un livello anomalo di radioattività di origine antropica nell’ambiente. La radioattività, o decadimento radioattivo, è l’insieme di processi fisico-atomici a mezzo dei quali alcuni nuclei atomici instabili (radionuclidi) o radioattivi decadono (trasmutano) in una specie atomica a contenuto energetico inferiore in accordo con la legge di conservazione della massa e dell’energia energia e raggiungendo così uno stato di maggiore stabilità.
Tale trasmutazione avviene in vari modi: per emissione di protoni e neutroni dal nucleo e per la cattura elettronica. Ogni tipo di decadimento emette in genere dei raggi. I raggi alfa e beta sono composti di particelle con carica elettrica, perciò interagiscono quasi immediatamente con la materia circostante venendo immediatamente assorbiti, i raggi gamma e i neutroni invece, elettricamente neutri, vengono assorbiti solo per urto diretto contro un atomo o un nucleo atomico pertanto possono propagarsi per lunghe distanze.