Referendum nucleare: senza l’Election Day sprecati 400 milioni di euro

Nucleare e acqua pubblica sono i temi principali dei referendum su cui gli italiani saranno chiamati a votare durante la prossima primavera. Quesiti scomodi che al Governo fanno paura, e per cui ha deciso di non accorpare al voto delle amministrative che si terrà nello stesso periodo, in modo da non far raggiungere il quorum del 50% degli aventi diritto. In questo modo salteranno tutti.

Una mossa da vecchi politicanti con la coscienza sporca, come le fonti energetiche che preferiscono, e che se il referendum non passerà saremo costretti a sorbirci. Secondo i calcoli fatti da Greenpeace infatti, tenendo le due tornate elettorali (che diverranno sicuramente tre con i ballottaggi) separate, si sprecano letteralmente 400 milioni di euro. Questi sarebbero sufficienti a costruire impianti eolici per fornire energia elettrica a 200 mila famiglie.

Referendum ambiente e mobilità sostenibile, a Milano partita la raccolta firme

“Sdraiarsi sull’asfalto caldo per fare un picnic all’ombra di un palazzo. Oppure puoi firmare…”; “Respirare le stesse polveri sottili abbracciati davanti una caldaia a gasolio. Oppure puoi firmare…”; “Baciarsi sulle sponde dei Navigli ammirando la migrazione dei roditori. Oppure puoi firmare…”; “Pedalare accompagnati dal cinguettio dei clackson inebriati dal profumo dello smog. Oppure puoi firmare…”
Sono gli slogan che accompagnano la raccolta firme (scadenza 6 novembre) per cinque referendum volti a migliorare la mobilità sostenibile e la qualità dell’ambiente nella città di Milano che, dopo i mesi estivi, in cui si sono già raccolte molte firme, si appresta ad accogliere i Referendum Days il 17, 18 e 19 settembre prossimi, con cento tavoli distribuiti su tutto il territorio urbano per chiamare all’appello più iscritti possibile afferenti alle liste elettorali del Comune di Milano.

I promotori del movimento civico Milanosimuove, coordinati da Lorenzo Lipparini, vogliono che i cittadini, giustamente, recuperino il possesso ed il controllo della propria città, battendosi attivamente per un’aria più pulita, maggiore sicurezza e, soprattutto, incidendo positivamente sulla riqualificazione ambientale di Milano per migliorare la qualità della vita sempre più minata dallo spettro delle polveri sottili.

Greenpeace: 10 motivi per essere antinucleare

nucleare freestyle greenpeace

La battaglia più attuale di Greenpeace in questi ultimi tempi è quella contro il nucleare. Oltre ai manifesti ironici sulla Polverini, candidata del centrodestra alla Regione Lazio, che inneggiano al ritorno al nucleare, le iniziative dell’associazione ambientalista sono state molteplici. Gli attivisti italiani infatti sono andati a protestare in gommone a Venezia, hanno avviato una raccolta firme che ha superato le 40 mila adesioni, e hanno attivato una “Nuclear Hotline“, un numero verde (800.864.884) per lasciare il proprio messaggio contro il nucleare da presentare ai politici candidati alle elezioni.

Oltre a tutto questo, e alla raccolta di firme di personaggi famosi del mondo dello spettacolo (Lello Arena, Bernardo Bertolucci, Andrea Camilleri, Ascanio Celestini, Elio Germano, Beppe Grillo, Sabina Guzzanti, Diego Parassole e Valerio Mastandrea), Greenpeace ha stilato anche i 10 motivi per cui bisogna essere antinucleari. Li troverete dopo il salto.

Partita la raccolta firma per dire no al nucleare

Il nucleare è un’energia pericolosa e antiambientalista, e per questo va ostacolata. E’ con quest’intenzione che Legambiente ha indetto una campagna di raccolta firme contro il nucleare, per far sentire il proprio dissenso alla politica italiana che pare non aver imparato nulla dalla storia, e che in campo energetico vuol tornare indietro di 30 anni.

Secondo il Governo Berlusconi infatti il nucleare in Italia dovrebbe arrivare a coprire circa il 25% del fabbisogno energetico nazionale. Per raggiungere quest’obiettivo alquanto assurdo, si dovrà far fronte ad un esborso di tantissimi miliardi pubblici, per ottenere forse la metà del previsto e forse tra 20 anni. Tutto questo non va bene, perchè toglie risorse alle rinnovabili, più economiche e soprattutto disponibili da subito, ed è per questo che noi di Ecologiae.com e Legambiente diciamo di no al nucleare.