Altro che crisi dell’economia. A far fare l’ennesima figuraccia davanti al mondo all’Italia stavolta ci si mettono anche le multinazionali. Sono state in 55 le aziende a livello mondiale che giovedì hanno sottoscritto il protocollo di Kyoto, lanciando un messaggio importante, cioè che è più importante la salute della Terra che qualche miliardo in più o in meno guadagnato.
A farsi da portavoce del movimento è stato Lars Josefsson, presidente della Vattenfall, quarto produttore di energia elettrica mondiale. Secondo lo svedese infatti al primo posto delle preoccupazioni delle maggiori industrie mondiali è il riscaldamento globale, e in questo caso allearsi con la politica per contrastare questo problema ambientale è prioritario rispetto ai dividendi.