Puglia, inaugurato il primo impianto di stoccaggio di C02

Enel ha inaugurato questa mattina il nuovo impianto di stoccaggio di anidride carbonica, il primo progetto pilota in Italia, alla presenza del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.

Il progetto, finanziato per 100 milioni dall’Europa, si pone come obiettivo l’azzeramento delle emissioni di C02. L’impianto, presso la centrale termoelettrica di Cerano, in provincia di Brindisi, entrerà in funzione entro il 2012.

Smog a Brindisi, al via il progetto cattura e stoccaggio C02

Si è da poco concluso il meeting dedicato al progetto europeo Carbon capture and Storage dedicato all’inquinamento atmosferico e allo smog della città di Brindisi. Nella sede dell’ENEL della città pugliese, la Federico II, si è parlato di come abbattere i livelli di PM10 e di catturare e stoccare l’anidride carbonica con il progetto European Economic Recovery Programme.

L’incontro del Network Europeo, giunto alla sua quarta edizione, si è posto come obiettivo la promozione e lo sviluppo della tecnologia Cattura e Stoccaggio della C02, già in uso nelle capitali europee e a breve in partenza dalla sede ENEL della città pugliese.

Mobilità sostenibile, arriva Smart City a Parma

La Commissione Europea ha varato una serie di iniziative per promuovere la mobilità sostenibile, per abbattere le emissioni inquinanti e migliorare la qualità della vita delle nostre città. Uno di questi progetti è Smart City, annunciato dal vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani durante un convegno a Parma sulla mobilità sostenibile in Europa.

Parma sarà una delle 20 città pilota del progetto europeo. Gli obiettivi sono quelli di ridurre le emissioni di CO2 del 20% e di potenziare del 50% la flotta di veicoli pubblici a basso impatto ambientale, ma anche incentivare l’uso di energie rinnovabili per gli spostamenti, l’uso delle biciclette nelle piste ciclo-pedonali, dei mezzi pubblici verdi e di puntare sull’efficienza energetica.

Ambiente e inquinamento, il rapporto Enea su Valle Biferno

E’ stato presentato oggi a Roma  il risultato di un progetto pilota sulla qualità dell’aria, partito nella Valle del Biferno, in Molise, quattro anni fa.
Attraverso strumenti di alta tecnologia, tra cui un cielometro, è stato possibile monitorare costantemente la qualità dell’aria e lo scenario meteodiffuso del sito geografico molisano.

Lo studio dei rapporti tra le emissioni inquinanti e i fattori meteo-climatici della Valle del Biferno ha preso in esame nello specifico il polo industriale di Termoli e il risultato è stato quasi inaspettato: il sistema messo a punto dall’ENEA ha rilevato che il 40% dell’inquinamento dell’area proviene dalle industrie locali, mentre il restante 60% da altre fonti, ossia automobili, riscaldamento domestico, cantieri per le infrastrutture.